all things amazing

debbo confessare di avere uno strano rapporto con la fotografia e con l’universo che la circonda. una specie di atto mancato, un incespicare della mia comprensione: non si tratta di repulsione ma piuttosto di colpevole indifferenza (a pensarci ora non ho mai posseduto una camera!) che si accompagna ad una insensata bramosia di vedere e rimirare pellicole impresse! coscienza scissa, dicotomia apparentemente inesplicabile: non amo farmi ritrarre e non saprei neppure dove cominciare a puntare l’obiettivo, ma trasecolo e mi emoziono di fronte a scatti capaci di giungere in un luogo della mia sensibilità dove le altre arti non giungono!

presuntuosamente mi penso capace di rubare qualche istante al tempo e di carpire istantanee che più spesso mi fanno ridere piuttosto che sentire, ma in realtà non saprei neppure da dove cominciare, e in realtà, da molto tempo ho abbandonato qualsiasi velleità reportistica. ma per far pace con me medesimo debbo nutrire la mia anima oftalmica, procurarle immagini e foraggiarla assai più possibile.

spasimo per possedere quelle pubblicazioni monumentali ed enormi che fanno bella mostra di loro dalle vetrine più leccorniose delle librerie: album fotografici dalle dimensioni sconsiderate e dalla patina lussuriosa. i grandi nomi della fotografia a rappresentare il grande secolo trascorso e immortalato nei loro scatti. ma il denaro scarseggia e gli occhi tengono più del portafoglio!

in più, la mia smania sarebbe anche assai più ampia, e ambirebbe agli album di famiglia e alle cartoline in bianco e nero, alle foto ricordo e ai souvenir: un vero e proprio voyeurismo onnivoro!

tutto questo pistolotto introduttivo non è altro che un silenzioso e mesto rullo di tamburi per introdurre una mirabilia che da più di due mesi lenisce e guarisce le mie pene: la rete (la famigerata e vituperata rete) non poteva che albergare il balsamo per curare la mia miopia bulimica!

all things amazing è una comunity di ferventi amanti di foto ed affini! ho indagato un poco ed ho scoperto che è nata poco più di anno e mezzo addietro, ma da allora sta marciando a ritmi sostenuti e preziosi. se mi chideste cosa sia esattamente una comunity mi cogliereste un poco impreparato: direi un social network peculiare e di certo meno celebre dei suoi più noti parenti! è fatto di persone (users iscritti) che si dilettano a pubblicare e commentare su di una piattaforma comune immagini e tutto ciò che gira attorno alla rappresentazione artistica e figurativa.

l’innamoramento che mi ha afflitto sin da subito è che il comune sentire di questa comunity corrisponde straordinariamente con quell’universo immaginario (proprio appunto delle immagini) di cui vorrei saziarmi!

naturalmente tutte le immagini di questo post provengono da lì! ma non solo di foto si tratta: è un vero e proprio ricettacolo di memorabilia, freakerie, bozzetti, schizzi, dagherrotipi. cartoline d’epoca, africanerie e carte postali: ritratti di celebrità e memorie di famiglia, souvenir e bric-à-brac improvvisato e caduco! è come vagabondare in qualche mercatino di pulci che rende celebri alcune capitali d’Europa e perdersi fra storia e memoria!

che faccia aveva (l’amato) Michail Bakunin? ma questa qui sopra: è ovvio!
il sito (la comunity) si sustenta di almeno una dozzina di pubblicazioni giornaliere, animata e sostenuta dai suoi iscritti: abbonarsi tramite un reader consentirà di ricevere quotidianamente un piccolo album casuale di raffigurazioni. dall’icona russa alle sperimentazioni dadaiste, Man Ray e Marylin assieme a nudi artistici e ritratti ritrovati in trincea!

un vero e proprio panoptikum al quale sono da tempo (e per sempre) affezionato: raccontarlo tutto sarebbe assai più stupido che improbabile. mi permetto piuttosto di presentarlo e di sperare che porti un poco di quel piacere che a me gentilmente arreca.
se così non fosse tolgo il disturbo concedendomi una di quelle divagazioni visive che ben contrastano con il buio, la neve e il gelo che ululano fuori dalla mia finestra.

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0 risposte a all things amazing

  1. alice scrive:

    bene. tu e la fotografia. bene.
    aggiungo una postilla al bene, che è idea personale e assolutamente opinabile:
    la pellicola impressa richiede una strada su cui appoggiare la meraviglia, pretende la carta e quel lavorio e, spesso, quell’errore che lì la imbalsama. perché è insito nella nascita e nella crescita di uno scatto. una specie di vita che merita il vestito.
    splendide tutte queste fotografie, splendide. e non c’è un “eppure” da aggiungere. rifletto semplicemente su quanto sia sempre per me strano ammirare una “pellicola vestita” sullo schermo ultrapiatto e distante.
    allora l’uno sì, ma anche l’altro.
    allora andare almeno una volta nella vita all’ultima sporca e disordinata bancarella della brocante di Montreuil a Parigi, il sabato pomeriggio, dove una vecchia col figlio ritardato vendono chincaglierie per pochi spiccioli, tra cui fotografie degli anni ’50 di bambini al mare e feste di famiglia.

    “Souriez, car vos dents ne sont pas seulement faites pour manger ou pour mordre.”
    Man Ray

  2. costantino scrive:

    Autentico sito acratico.
    Interessantissimo.

  3. hrundi v. bakshi scrive:

    interessante

  4. Janas scrive:

    Grazie per la segnalazione!

    • borguez scrive:

      grazie per la visita,
      la curiosità mi spinge ad aggirarmi sul tuo blog e, inevitabilmente, a mettermi sulle tue tracce!
      e per questo ti dico a presto

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