appunti di inizio Giugno

e per questa volta il simbolico taccuino d’appunti verrà davvero messo da parte, sistemato in valigia, chiuso come lo schermo del mac, come la cerniera di una sacca da viaggio, come la porta di casa. le chiamano vacanze, ferie. vedrò di farle assomigliare a cotanto nome.
tempo prezioso che ruberò al tempo, in cui mettere in ordine ad idee e pensieri. tempo di riposo, tempo di distanza e tempo di scritture cartacee (quelle vere insomma), tempo di viaggio e di risate.
ma con ordine…

un paio di segnalazioni le annoto prima di partire. sto leggendo con attenzione vecchi e nuovi post di un blog “intelligente” e curioso, Jazz from Italy, del quale condivido tante idee e gusti musicali. una maniera di affrontare il jazz e la cultura che lo circonda assai doverosa e sapiente, fuori da facili approssimazioni e da “ideologie alla moda”. si intuisce un grande amore per l’espressione musicale più intransigente del ‘900 e per questo annoto immantinente quell’indirizzo nel mio blogroll.
la stessa passione che anima T.P.Africa e i suoi curatori, attraverso i quali ho conosciuto e mi sono oramai appassionato a seguire le vicende di Frank e del suo Voodoo Funk. un dj in viaggio attraverso la terra madre africana alla ricerca di vinile e storie da raccontare, un dj nel bel mezzo della sua incolumità personale per le strade di Conakry (Guinea) fra la polizia che spara e i disordini infiniti d’Africa. il pericolo sembra rientrato almeno. consiglio davvero di non perdere i suoi mix in formato mp3 che si trovano nella sezione Archive del blog. roba che scotta!
mi ero ripromesso un paio di articoli da scrivere e differenti vicissitudini mi hanno fatto rimandare ulteriormente. a dire il vero uno dovrebbe riguardare Jimmy Giuffre, ma più mi ci provo e più mi rendo conto di quanto mi sfugga lo sguardo generale, un po’ per troppa passione e un po’ per mia incapacità narrativa. rimando ancora. ancora un poco.
avrei anche un paio di novità che riguardano questo blog. due nuove rubriche per tentare di stare al passo con una rete irrequieta e vulcanica. con un universo musicale presente in essa che permane in continuo movimento e richiede di affinare metodi e misure. mi riprometto di mettere a punto i dettagli e ritornare con idee lucide e assai più concrete.
porto con me l’iPod stracarico fino all’orlo per prendermi il tempo di approfondire alcune discografie e affrontare tomi monumentali con la dovuta perizia. perché senza musica non si potrebbe sopravvivere. alcuni di questi dischi li appunto qui a fianco, nella five easy pieces che continua a rappresentare un poco dei miei ascolti. fra questi dischi ci sarà anche la discografia completa di Eric Dolphy che tenterò di esplorare guidato dal volume di Claudio Sessa, Il Marziano del Jazz Vita e musica di Eric Dolphy (Luciano Vanni Editore). perchè per entrare nel mondo dei giganti è bene farsi accompagnare da giganti, e Claudio Sessa è uno di loro.

e visto che ci siamo introdotti fra i boschi secolari della cultura credo sia finalmente giunto il giusto tempo per leggere il capolavoro di Henry David Thoreau. rimando la lettura di Walden, ovvero La vita nei boschi da quando ero poco più che maggiorenne. di acqua sotto i ponti ne passò. adesso credo sia tempo. metto in valigia l’opera poetica completa di Giorgio Caproni e Prewar Folk The old, weird America”: 1900-1940 di Stefano Isidoro Bianchi perchè ancora non ho mica avuto molto tempo per leggerlo.
direi che può bastare. Melius abundare, quam deficere!
si sono aggiunti altri due appuntamenti imperdibili a quel luglio prossimo venturo che mi aspetta e di cui già parlai. è d’obbligo segnalarli anche perchè saranno nella mia città (o nei paraggi) ed è mia seria intenzione rendere memorabile quel mese. fra le varie iniziative del Ravenna Festival segnalo assolutamente la serata dell’11 luglio: Congotronics Night con Konono n.1 e Kasai Allstars da Kinshasa (Congo). qualche sera dopo, presso la Rocca Brancaleone farà il suo ritorno in città Ernst Reijseger per un omaggio a Werner Herzog. Requiem For A Dying Planet il titolo del progetto insieme a Mola Sylla Cuncordu e Tenores de Orosei. per chi non ricordasse il nome di Reijeseger sarà bene, per rinfrescare la memoria, associarlo ai nomi di Michael Moore e di Han Bennink, i componenti del più formidabile ensemble irriverente e improvvisativo che mi sia capitato di vedere. Clusone Trio, che bei tempi quelli.
è veramente tutto. parto, a presto…

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0 risposte a appunti di inizio Giugno

  1. Lo scrive:

    buon viaggio

    attento ai ricci

  2. Pingback: Congotronics Night « borguez

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