Baby Dee Goes Down To Amsterdam

ed è così giunto anche il tempo della grande consacrazione di Baby Dee nell’olimpo delle altre musiche che continuano a sollazzare di ammantante catarsi tutti coloro che da tanto tempo si avvertono altri. altri da ciò che circonda, altri dai generi, altri dalle predilezioni sentimentali e sessuali e finalmente altri persino da se stessi.
e se vi è un tempio per questo tipo di incoronazioni si può star certi che questo sia il Bimhuis di Amsterdam, luogo incontrastato delle altre musiche: è lì che Baby Dee è stata catturata dal vivo due anni addietro (2009) per l’Holland Festival in collaborazione con la radio olandese. con lei sul palcoscenico il fido John Contreras al violoncello, Alex Neilsen alla batteria e Joe Carvell al basso ad accompagnare la splendida e sulfurea satanassa fra pianoforte e arpa.

Baby Dee Goes Down To Amsterdam (Tiny Angel, 2011) nasce così di fronte ad un pubblico attento e caloroso e ad una Baby Dee in forma smaliante. un recital per un canzoniere che finalmente ha assunto la caratura che compete ad una regina di quelle musiche altre di cui sopra. siparietti sconci inframezzano delizie seicentesche, ballate dolenti si alternano ad ebbre e sudicie canzoni da cabaret: la duplicità a cui ci ha abituato questa strega turchina.

il video sopra è assai più recente (28 ottobre 2011) a testimoniare, se ve ne fosse bisogno, l’insana bellezza a cui è giunta l’arte musicale di Baby Dee. e se è vero che il pop ed ogni altra fandonia commerciale necessita di incoronare le proprie eroine, ebbene è giunto il tempo noi altri altri di incensare la torbida delizia di questa sovrana.
Salve Regina, e che lo spettacolo vada ad incominciare…

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