Billie Holiday Lady In "Rehearse"

nel suo prezioso Scritti nell’Anima edito per la Tuttle Edizioni (quella di BlowUp), Eddy Cilìa ribadisce un concetto che già altrove aveva espresso caparbiamente: l’ascolto della voce di Billie Holiday nel disco Lady In Satin (sua ultima incisione, un anno prima della morte) è qualcosa di straziante, doloroso e talmente insostenibile da dover interromperne l’ascolto. niente di più vero! e oggi l’ho capisco assai bene! è che quel disco è stato il mio primo incontro con Lady Day! sotto forma di audiocassetta dentro l’automobile di mio padre: era probabilmente il 1976, io avevo 8 anni e Billie Holiday l’eternità di fronte! una folgorazione, è bene dirselo!
da allora la mia passione per quella voce è dovuta correre a ritroso, a riscoprirne le origini e il principio. a ritrovare la scintillanza di un timbro, la dinamica e lo swing, pur sempre avendo nella corteccia cerebrale quella voce dei suoi ultimi giorni. voce paradigmatica di un’esistenza, specchio di un declino e cifra indissolubile del ‘900. chi sta scrivendo è un fan, di quelli maniaci e persino cocciuti. qualcuno che per insaziabile necessità ha voluto possedere tutte le registrazioni della signora del blues e avrebbe voluto andare oltre. quindi ho mandato a memoria così tante incisioni e concerti da confondere dischi e tempi. come un cane di Pavlov comincio a vibrare al solo sentire quella voce. ma da fan ho trovato particolare soddisfazione morbosa nel cofanetto antologico della Verve.

on verveThe Complete Billie Holiday on Verve 1945-1959 è qualcosa di imprescindibile! 10 cd e un libretto monumentale, 12 ore di incisioni, una vita che si racconta e si canta! ma la delizia per insaziabili fans è racchiusa in una serie di discussioni, dialoghi e chiacchere catturate negli studi d’incisione e inserite nell’opera. è allora che quella voce torna a scendere (o a salire?) a livello umano, nel quotidiano di sospiri, risate e raucedini. dissertazioni tecniche e storielle, false partenze, telefonate: c’è spazio per una normalità che sbalordisce, l’umano sconsacrato e ordinario. è un poco come sbirciare dalla serratura e spiare un segreto che in realtà non esiste! esistono quelle conversazioni, fra tintinnare di bicchieri, finestre aperte sugli schiamazzi di bambini e accordi di pianoforte accennati. anche questo è dolcissimo e straziante, come Lady In Satin, come la parabola della sua vita.
ho raccolto quelle brevi incisioni estrapolandole dal resto, facendole brillare per nudità e concretezza. ascoltate così di seguito suonano come una memoria senza passato, come uno sguardo senza giudizio. a me commuovono, ciascuno ne faccia ciò che vuole…

Billie Holiday Lady In “Rehearse”

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0 risposte a Billie Holiday Lady In "Rehearse"

  1. hrudi v. bakshi scrive:

    .

  2. costantino scrive:

    …anch’io borguez, ho amato, amo, e amerò per sempre Lady Day…della quale ho raccolto anche i rumori del respiro…la straziante e commovente profondità della sua voce è un’esperienza che io reputo veramente intima…

    …Peccato per gli “strani frutti” di cui lei cantava…da sopra gli alberi, son finiti sui barconi (della speranza?)…non è ancora cambiato il loro destino…Credo che la Signora sia veramente incazzata per questa cosa che la rende ancora amaramente attuale…

    …Mi piace ricordarla mentre salendo di un semitono alla volta ripeteva alla luna:

    …Uh Uh Uh…what a little moonlight can doooo…

    …Uh Uh Uh…what a little moonlight can doooo…

  3. borguez scrive:

    strange fruits!
    eh già, sagace e amaro parallelismo! o forse neppure di quello si tratta, ma della medesima vergogna che il tempo non cancella, anzi ingrassa indecentemente!

    Uh Uh Uh!

    grazie Costantino!

  4. costantino spineti scrive:

    …Eccola borguez…

    …Credo sarai d’accordo se, sommessamente, la dedichiamo a tutte le anime perse in fondo al mare…a tutte quelle anime naufraghe senza pace…di cui purtroppo non si parla mai…

    …Ma non c’è problema “illustre cavaliere eccellenza”…ne parliamo noi…e senza reticenza!

    http://www.youtube.com/watch?v=h4ZyuULy9zs

    …Ho giust’appunto appena letto di un tendone da circo piantato in quel di Villa Panphili a Roma…

    “Je se bruciasse collui drento!” (in romanesco language)

    • borguez scrive:

      ti concedo, costantino, la pubblicazione di questo filmato perché è per i più alti e nobili motivi, per la tua dedica a coloro che saranno dimenticati senza la vergogna e senza la pietà. te lo concedo, ma questa Billie Holiday mi ero vietato da solo di pubblicarla. troppa anima nuda, inerme e dolorosa. troppa tragica e amara bellezza!
      io molto spesso non riesco a sostenere lo sguardo, ed è un poco come scavarmi in profondità. troppo intimo, troppo significativo: da averne paura!

  5. SigurRos82 scrive:

    E’ possibile che io abbia visto questo box alla Feltrinelli ad un prezzo ridicolo? Cavolo, ero di corsa e non mi sono soffermata più di tanto…cercherò di rimediare 🙂

    Intanto sto adorando Momo Wandel Soumah…letteralmente…*_*

    • borguez scrive:

      un prezzo ridicolo?
      potrebbe pure essere! sappi che è una summa preziosa su Billie Holiday e su tutta la musica del ‘900!

      Momo è un prezioso consiglio di Maurizio ReeBee! ringraziamolo!

  6. Hank scrive:

    Segnalo a SigurRos82, il cui blog mi si permetta di dire che è bello davvero, che il box di cui parla l’ottimo Borguez, e che ho sempre visto in vendita (perlomeno io) a cifre immorali, non è da confondersi con una sorta di “estratto” pubblicato recentemente, che contiene 6 cd anziché 10, è intitolato “The Complete Studio Verve Master Takes”, e si segnala per una copertina di formidabile bruttezza.

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