Bob Marley & The Wailers Milano, 27 Giugno 1980

alcune doverose premesse (o assunti) per spiegare ed introdurre:

  • nel giugno dell’80 avevo 11 anni e mezzo
  • nel giugno dell’80 avrei voluto essere maggiorenne per una notte per poi ritornare candidamente alla mia pubertà
  • nel giugno dell’80 sapevo già (stranamente) chi fosse Bob Marley
  • nel giugno dell’80 possedevo una TDK D-C90 sulla quale mio padre (che ascoltava quasi esclusivamete jazz, opera e sinfonica) aveva registrato Babylon By Bus (quantomeno strano! me lo si lasci dire)
  • ancora oggi (come sempre) avrei enormi difficoltà a stilare una lista di dischi da (fantomatica) isola deserta, ma se mi si chiedesse quale è uno dei più immensi dischi live che conosco non esiterei a rispondere Babylon By Bus. rispondo allo stesso modo da ormai 30 anni e sarei anche pronto a cambiare idea se solo mi si desse una valida alternativa
  • Croz.FM è l’m-blog più rispettabile della rete!

mi rendo conto dell’apparente confusione. vado a spiegarmi comminciando dalla fine. Croz.FM è un m-blog divenuto celebre e  indispensabile parallelamente alle Theme Time Radio Hour di Bob Dylan. già se ne parlò e non è detto che non succeda nuovamente. da allora quel blog si è fatto adulto e da più di un anno non smette di snocciolare delizie come da una cornucopia capovolta. e da lì che con mia immensa sorpresa mi ritrovo sul davanzale fiorito del mio desktop la registrazione del mitico (mi sia per una sola volta doverosamente concesso l’aggettivo) concerto di Bob Marley a Milano. inatteso e meraviglioso come il passato che torna a trovarti. e nel passato il tempo si appiattisce e si confonde, ma nonostante questo a quel concerto non posso tornarci, vuoi per le questioni anagrafiche di allora e per chissà quante altre ragioni misteriose di oggi. posso curiosare con le orecchie aperte e gli occhi chiusi. la registrazione non è qualitativamente ottima, ma forse, per una volta, vale più il significante del significato.

nel corso dei molti anni che sono passati da quel giugno del 1980 mi è capitato soltanto una volta di incontrare qualcuno che fosse stato a quel concerto. era uno sconosciuto e quindi la timidezza e la discrezione mi fermarono dal seppellirlo di domande. era uno di quegli 80.000 che affollarono quella sera lo stadio di San Siro e che inconsapevolmente celebrarono un rito collettivo di perdita definitiva dell’innocenza. spesso penso a quella data simbolicamente e la carico di onerosi significati. quella notte calda di giugno segnò la fine definitiva dei ’60 trasportati nel ventre denso dei ’70. lì finirono illusioni e possibilità. il 27 giugno 1980 è il perfetto spartiacque fra lo shock collettivo dell’uccisione Moro (maggio ’78) e la sbornia stupida e italiota degli azzurri di Bearzot (luglio ’82). quella notte a Milano finì il governo ad interim della fantasia e cominciarono gli ’80 che fecero da tragico preambolo ai ’90. e oggi che stanno per finire pure quella coppia di lustri che chiameranno anni zero ci accorgiamo che al peggio non c’è davvero fine.
a celebrare quel rituale un uomo visionario che conosceva già la sua imminente fine, ma che continuava a profetizzare additando la sua gente, e così facendo parlava ad un popolo così vasto da comprendere tutti i sobborghi di qualsiasi agglomerato urbano, inventando, involontariamente, il concetto di world music.
facevano assai più scalpore i suoi lunghi capelli e i suoi atteggiamenti freak, e così, quando atterrò all’aereoporto di Milano fu inevitabile lo scontro con la stupidità del belpaese e con la RAI democristiana…

esistono, per chi volesse, altri due filmati ingenui e stranianti (qui e qui). ciò che vorrei io invece e approffitare di questo spazio “pubblico” per trovare qualcuno che a quel concerto c’è stato e magari farmi raccontare un poco di una notte magica (quella sì) italiana. ringraziando l’inconsapevole Croz, mio padre, quegli 80.000 e Jah!

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40 risposte a Bob Marley & The Wailers Milano, 27 Giugno 1980

  1. borguez scrive:

    tanto per avvalorare la mia tesi a proposito di Croz.Fm…
    Hrudi non sa di questo e credo ne sarà lieto!
    e poi c’è questo! ma tutto questo Alice già lo sa!

  2. hrudi v. bakshi scrive:

    lieto lieto!
    ringrazio con gioia
    nonostante la lingua inglese
    come tu ben sai mi risulta
    alquanto ostica e incomprensibile!
    cercherò di capire ugualmente o farmene
    una ragione.
    grazie

  3. alice scrive:

    Acciderba se lo so… lo so sempre e sempre aspetto il gong, per raccattare qualcosa in più, ancora qualcosa di più.
    So anche che quando tu ne avevi 11, io tentavo di imparare a mangiare con la forchetta probabilmente.
    Ma so anche che più tardi, molto più tardi, quando scegli quale colore di strade prendere, una fu verde gialla e rossa. Nessuna sapeva perché e per quanto, ma in quel carnale momento chiamato adolescenza si decidono le frecce di un percorso. E Bob Marley c’era immerso fino al collo nella mia adolescenza, tra i fumi, perfino coi capelli.
    Impossibile un concerto suo. Come ho mancato altri concerti “vitali”.
    Faccio del mio meglio per tenermi stretto e raggiungere quei “magnifici” che ancora ci sono.

  4. borguez scrive:

    hrudi…
    in quella pagina ci sono due freccine azzurre (e non sono in inglese).
    click e il gioco è fatto!

  5. hrudi v. bakshi scrive:

    ..pensavo fossero dardi!

  6. borguez scrive:

    si è fatto dardi!
    vado!

  7. Jazz from Italy scrive:

    borgz,
    in quel giugno io dovevo ancora compiere undici anni.

    Ricordo però che, all’inizio degli anni ’80, andò in onda l’ultima puntata di Atlas Ufo Robot, mettendo la parole FINE ai miei sogni al fianco di Goldrake, ed allontanandomi dal mio “compagno” Actarus.

    Qualche giorno dopo debuttò sulla Rete 1, Mazinga Z.
    Ma io, chissà in quale preciso istante, ero diventato grande.

    Ora che rileggo le tue note,
    e rivedo quel grande uomo e fantastico musicista che è stato Bob Marley, chissà per quale imprecisa ragione, mi sento fanciullo.

    Positive vibration, Stir it Up, Concrete Jungle, Lively Up Yourself, Is This Love, Jamming…

    …e torno a sognare.

    thanks.

  8. hrudi v. bakshi scrive:

    fatto e rifatto…

    grazie marchigno!
    sono contento come un bambino
    con due vaschette di nutella monodose
    in mano da leccare fino in fondo!

  9. Lucien scrive:

    Io di anni ne avevo 19 e dovevo andarci, poi non ricordo più con certezza assoluta per quale dannato motivo rinunciai. Probabilmente per inseguire una donzella. Ah, gli ormoni! Ci andò il mio amico Bobo, che al ritorno affondò il coltello del suo racconto sulle mie ferite (d’amore e musicali).

  10. Dio Rasta! Sono riuscito ad ascoltare, tramite un amico fonico, le tracce originali di Uprising, senza effetti, non mixate. Facevano paura anche così!. Una band così ritmicamente solida, cosi colorita musicalmente, negli anni 70 – 80 ha avuto pochi eguali. A quei tempi avevo 12 anni e possedevo il classico Penny a batteria per metterci i 45. Sono io il vero protagonista dell Festa delle medie di Elio e le S.T. Marley era veamente il segno del passaggio tra le tensioni degli anni ’70 e il nuovo decennio del disimpegno. Purtroppo del reggae, si concepì solo ‘atteggiamento “alcaloide”, senza realmente capire il movimento. In ogni caso, la musica da sola, basta e avanza. Ci sono altri album importanti del genere, vi potrei stuzzicare con “Brass culture” di Linton Kwesi Johnson, di cui possiedo il vinile originale.

  11. diego scrive:

    “hi croz. that was the wrong bob, but i like it too”
    Viktor

    “There are no wrong Bobs, viktor, only different Bobs. :-)”
    Croz

    sorrido.

    Proprio stamane ascoltavo, casualmente, una compilation di reggae africano…

  12. borguez scrive:

    Is It Rolling Bob?

    visto che diego mischia “casualmente” lupi, capre e cavoli!

  13. costantino spineti scrive:

    …A quanto sembra,in quel giugno,eravamo in parecchi ad avere 11 anni e mezzo…

    Conobbi la voce e la musica di Bob Marley proprio in quel periodo…credo che potrebbe essere sicuramente una perfetta colonna sonora di quei “miei anni”…

    A quel tempo vivevo a Centocelle,oggi un quartiere romano commerciale e quasi dabbene,ma all’epoca…ultima landa di periferia…vera e propria borgata pasoliniana,piena zeppa di “vini e oli”(tipiche osterie di allora),di baretti,di muretti,di campi sterrati e resti di acquedotti romani abbandonati a se stessi che rappresentavano delle vere e proprie fortezze da espugnare per me e per tutti i bulli adolescenti che facevano parte della mia banda…ottimo rifugio erano anche per tutti i tossici che andavano a dividersi il grisbi dell’ultimo scippo fatto all’ufficio postale di Piazza dei Mirti,per poi spararsi nelle vene un pò di quella polvere bianca comprata poco prima in uno di quei baretti di cui parlavo prima…Sì…ricordo un sacco di “gnugna”…perchè era così che la chiamavamo noi (piccoli)…

    Solo successivamente,seppi che Bob Marley…accompagnato dai gloriosi wailers…pompava i bassi e ciondolava danzando da vero re etiope parlando di noi…cercando disperatamente e con orgoglio di prenderci le parti…di difenderci…di insegnarci ad appropriarci del nostro futuro…ci incitava ad alzarci in piedi,a tenere alta la testa…a lottare per i nostri diritti…dopo quasi trentanni…non ho ancora finito di ringraziarti…Bob.

    Oggi…dopo averlo ascoltato,letto e anche studiato a fondo…ogni volta che lo riascolto mi torna in mente una pistola…sì,una Magnum 44 credo…tatuata su un polpaccio di uno spacciatore che si chiamava Dario…aveva una grossa motocicletta Honda parcheggiata fuori del bar…ogni tanto,come premio,mi portava a fare un giro…Dario, e la sua “indimenticabile camminata da bullo”, attraversavano spesso la strada che divideva il bar ed il campetto sterrato dove io ed i miei compagni giocavamo con le biglie di vetro…veniva a nascondere la “gnugna” tra le aiuole…poi quando arrivava la “Madama” a sirene spiegate,Dario,con la sua faccia stralunata diceva:”Ma che volete da me?”…E noi zitti…sapevamo perfettamente cosa cercava la polizia…soltanto che avevamo un pò di confusione nel capire chi fossero i buoni e chi i cattivi…

    ….Ancora oggi…a quarantanni suonati da qualche mese…ogni volta che vedo un macchina della polizia a sirene spiegate mi viene da chiedermi…..

  14. borguez scrive:

    ringrazio Lucien che a quanto pare è già abbastanza contrito di suo per l’occasione perduta. un vecchio adagio alquanto maschile e poco gentile reciterebbe che di grazie muliebri ce ne sono a volontà, ma che di Bob Marley, ahi noi, non se ne trovano più!

    errori di gioventù: li chiameremo così!
    piuttosto sarei curioso di ascoltare la testimonianza dell’amico Bobo!
    chissà…magari!

  15. borguez scrive:

    Il Grande Favollo ha ragione da vendere!
    eccome!
    e se poi parla di Linton Kwesi Johnson in questi luoghi avrà lasciapassare e sempiterna riconoscenza!
    Bob Marley però ha la statura dei santi, la favella dei profeti e il suono immortale!
    a presto

  16. borguez scrive:

    Solo successivamente,seppi che Bob Marley…accompagnato dai gloriosi wailers…pompava i bassi e ciondolava danzando da vero re etiope parlando di noi…cercando disperatamente e con orgoglio di prenderci le parti…di difenderci…di insegnarci ad appropriarci del nostro futuro…ci incitava ad alzarci in piedi,a tenere alta la testa…a lottare per i nostri diritti…dopo quasi trentanni…non ho ancora finito di ringraziarti…Bob.

    ecco il Costantino che sa dire e fare suo il cosmo tutto. bravo. come l’aleph del mio illustre cugino argentino!

  17. costantino spineti scrive:

    ….Chi borguez?

    …Quale dei due….Jorge Luis…o Diego Armando?

    ……perchè secondo me…lo sono entrambi…

  18. borguez scrive:

    il primo Costantino, il primo…

  19. MingusSamba scrive:

    Nell’80 avevo 22 anni.
    Il reggae non era la mia musica.
    In quegli anni feci un migliaio di chilometri per ascoltare Ornette Coleman.
    Il free jazz mi emozionava.
    Col tempo ho imparato ad apprezzare anche altro.
    Ci sono arrivato tardi ma Bob Marley e la sua band sono stati una voce straordinaria di quegli anni e per la musica di sempre.

    E’ un piacere averti scoperto e condividere la passione per la musica

  20. Joyello scrive:

    Nel 1980 avevo 18 anni.
    Una cosa la ricordo benissimo.
    Bob Marley era considerato “Vecchia Scuola”, un frickettone fumato che non stava dando più niente di nuovo alla musica.
    Noi di quell’età pensavamo che fosse “Vecchio” e lo trattavamo allo stesso modo in cui trattavamo Yes, genesis, Led Zeppelin e Pink Floyd: spazzatura.
    Ovviamente con gli anni le cose si sono ridimensionate e il valore di Bob (e anche di qualcun altro) è stato rivalutato da molti di noi.
    La cosa di cui mi vergogno un po’, ma che mette bene in luce il tipo di ribellione di noi vecchi punk, è che la sera dell’11 maggio 1981, organizzammo un party per festeggiare la morte di un vecchio freak.
    Poi… sono cresciuto.
    🙂

  21. borguez scrive:

    mi piace l’idea lanciare una voce nel grande spazio del web e ricevere l’eco sconosciuto di nuovi naviganti. MingusSamba (ehm… complimenti per il neologismo) e Joyello sono due di loro. un tempo, visto la loro dichiarazione anagrafica, li avrei chiamati i grandi, quelli che avrebbero potuto essere quella sera a Milano. ma forse allora un migliaio di chilometri per Ornette Coleman valsero ben oltre. fatto sta che Coleman ancora suona divinamente, Marley no.
    che dire al vecchio punk che alberga in Joyello? il tempo e una buona dose di intelligenza permettono, per fortuna, di poter cambiare idea.
    li ringrazio della visita, entrambi.
    a presto

  22. Anonimo scrive:

    io Bob lo conosciuto grazie a mio fratello e mi ricordo che nel 81 che e venuto a Milano non avevo ancora l’eta per entrare al concerto ma in tutti i casi e stato un concerto memorabile. Da li in poi Bob e stato un maestro di vita in tutti i sensi e mi ha accompagnato per tutta la mia vita nei momenti bui della mia tossico dipendenza e della mia risalita dall inferno. Marley e stato il mio credo mio stilo de vita e ora che ora con i miei 40 anni lo e tuttora: Rober grazie per avermi fatto sognare i aprezzare il credo Rasta. FOREVER LOVING JAH. (non sei morto; hai raggiunto il tuo Signore HAILE SELASSIE.

    • borguez scrive:

      grazie della tua testimonianza, ci accomuna l’età e la passione per Bob Marley. parole condivisibili le tue, e liete nel saperti ispirato e aiutato dalla musica di Marley.
      grazie delle a visita, a presto

  23. Anonimo scrive:

    Io ero a Milano, 20 anni. Tutto é poi cambiato e si é trasformato, ma la sensazione di un oceano di gente che condivide le stesse emozioni é qualcosa che ti appartiene PER SEMPRE. Meraviglioso, inspiegabile, totale brivido durato 2 ore. Amavamo la sua musica, le sue parole, la sua grazia di incredibile fascino.
    Auguro a tutti una esperienza così

  24. Totonno58 scrive:

    E’ un grande rimpianto per me, che avevo l’età, non esserci stato ma sono contento delle tante registrazioni, testimonianze dirette che ho raccolto in questi 30 anni (alcune cose che ha raccontato Pino Daniele, allora giovanissima spalla di Bob, sono gradiose!)..ora provo anche a scaricare quel link che tu hai postato…
    P.S.Il 27/06/80 è stato anche il giorno della tragedia di Ustica!

    • borguez scrive:

      grazie anche per la tua testimonianza Totonno58.
      se quel numero 58 assomiglia al tuo millesimo il tuo tempo ti avrebbe consentito di certo di essere a Milano quella sera, ma niente rimpianti direi.
      sarei curioso di conoscere ciò che raccontò Pino Daniele, non ne sono a conoscenza. puoi aiutarmi?
      sono purtroppo a conoscenza della triste coincidenza di quella data e dopo così tanto tempo non saprei pronunciare nessuna parola di disdegno che non sia già stata detta.

      Bob Marley e la sua vicenda ingigantiscono dentro la mia coscienza con il passare del mio tempo: segno inequivocabile di una grandezza purtroppo perduta.
      a presto
      borguez

  25. Totonno58 scrive:

    Pino ha ancora oggi molta discrezione nel raccontare del suo incontro con Bob ma ogni tanto, incalzato dalle domande, si lascia andare a qualche rimembranza…racconta che, alla fine del concerto, stette più di un’ora a parlare con Bob, seduti su un amplificatore (!) e che Bob era molto interessato al fatto che esistesse “un Sud” ed “un Nord” Italia con le loro differenze, anche culturali, per cui c’era chi sceglieva l’uso del dialetto nelle canzoni…Pino ha sempre posto l’accento sulla serenità, disponibilità, di Bob e che ogni tanto c’era qualche ragazzo che voleva parlare con lui per avere consigli di carattere personale ecc…
    Inoltre, ricordo che all’epoca Pino parlava, anche nelle canzoni, di “feeling”, un termine sconosciuto a tanta parte dell’ignorantissima Italia dell’epoca…quando, una volta, gli chiesero cosa significasse quella parola, lui rispose “è chell’ c’aggio sentuto e tuccato(!) dint’ ‘o cuncerto ‘e Bob Marley!!”

  26. Totonno58 scrive:

    Caro Borguez, ho una sorpresa-rivelazione per te e pe rtutti vooi!!!La registrazione che tu possiedi ed hai postato qui NON E’ quella di S.Siro ma di Dortmund!!Qualche dubbio ce l’avevo..ascoltando il concerto del tuo link ed avendo visto il concerto tedesco, svoltosi due settimane prima,mi sembrava tutto troppo uguale…ieri sera, casualmente, ho trovato questo….

    http://www.megaupload.com/?d=OCA1I863

    Sentirai sulla tua pelle l’urlo, la danza all’unisono della folla…e molti brani sono eseguiti in modo diverso, istintivo..trascinati da quell’energia terrificante!!

  27. Totonno58 scrive:

    Ho un’altra grande sorpresa, caro Borguez…dall’archivio di Radio Polare, 12/05/1981…non solo tristezza…)

    http://www.radiopopolare.it/fileadmin/trasmissioni/maliberaveramente/30_aprile/bob_marleysito.mp3

    • borguez scrive:

      radio polare ho immaginato che fosse radio popolare, e chi sennò!
      la sorpresa è bella e gradita, mi metto in ascolto.
      non smettere di inviarmi leccornie del genere, ne vado ghiotto.
      a presto, e ancora grazie.

  28. carla scrive:

    io c’ero.. avevo vent’anni e la notte magica come dici tu..e cominciata la mattina.
    Noi eravamo li presto dalle 8 e abbiamo visto tutto da sotto il palco.
    Emozioni uniche, gente anche nuda che girava, nubi che passavano e lasciavano una scia di maria , Pino Daniele ha fatto da apripista al concerto di BOB,
    e se vai su you tube Bob Marley milano 27 giugno 1980 puoi vedere il video del pubblico e al 48 secondo in altro a destra quella abbraciata a un ragazzo con la maglietta bianca, sono io….siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    emozioni per tutta la vita..
    🙂

  29. Pingback: Marley A Film by Kevin Macdonald | borguez

  30. silvia scrive:

    Buonasera, io sto cercando il vinile di questo concerto…. lo so, è introvabile. Qualcuno potrebbe aiutarmi? Vi ringrazio molto

  31. Valerio Bilotti scrive:

    Io a quel concerto c’ero e mi ricordo ancora tutto…l’Average White Band praticamente cacciata dal palco , Pino Daniele accolto molto meglio, una coppia che faceva sesso sulle gradinate e poi il concerto , indimenticabile : iniziato con le coriste e la band fino all’entrata in scena di Bob : grandi versioni dei suoi brani migliori, la maggior parte dei quali conoscevo tramite Babylon By Bus e il live precedente… tra le piu’ belle di quella sera cito Redemption Song.

  32. Carlo Basile scrive:

    Buona sera a voi! Mi chiamo Carlo Basile, sono stato un noto discografico romano, adesso sto scrivendo un libro sulla mia vita a contatto con le rock stars…avrei bisogno di poter pubblicare una bella foto dello stadio di San Siro pieno di gente per il concerto di Bob Marley, potete autorizzarmi citando la fonte ovviamente? fatemi sapere, cordiali saluti, Carlo Basile

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