Eliane Radigue Songs of Milarepa

nell’attesa di sorprese sconsiderate e di rivelazioni illuminati mi sono preso il tempo necessario per ascoltare per intero le 5 canzoni di Milarepa che Eliane Radigue, dietro investitura del Ministero Francese della cultura, sonorizzò ed arrangiò fra il 1981 e il 1983. tempo considerevolmente lungo per questi nostri tempi a precipizio, sfuggenti, tempo misurabile in due ore e mezza, tempo dilatato e sottratto a quel flusso che pare corre in discesa ed inghiottire.

il lavoro fu realizzato dalla stessa Radigue (seguace della disciplina buddista) al sintetizzatore e alle registrazioni, da Lama Kunga Rinpoche a declamare i testi nella lingua tibetana originale e da Robert Ashley a tessere la narrazione in lingua inglese. il lavoro vide la luce su doppio vinile nel 1983 per la Lovely Music che provvide poi nel 2005 a stamparne la versione in doppio cd.
questa la copertina originale del vinile che raccoglieva 5 delle oltre 100.000 canzoni che il religioso componeva e intonava spontaneamente per comunicare le sue intuizioni negli insegnamenti e nelle conversazioni. la declamazione alternata dei due oratori si adagia placida su un tappeto di drone devozionali che innalzano e sostengono le epifanie della narrazione.
drone rispettosi e devoti appunto, che solo negli spazi liberati dal verbo si concedono sovrapposizioni e aumenti di spessore che lasciano trasparire registrazioni preparate di preghiere, voci, cori muti. siamo pur sempre nei dintorni di un minimalismo appreso ed applicato che libera la maestria di Madame Radigue nel restare compunta e misurata.
lavoro che andrebbe (come tutti) contestualizzato nel proprio tempo, in quel debutto degli anni ’80 saturo di ben altre digressioni e tendenze; lavoro coraggioso e rivolto altrove e probabilmente, proprio per questo, rimasto intonso ed immutabile e capace di di rigenerarsi (reincarnarsi?) in momenti successivi.

la signora Radigue ha continuato saltuariamente a riproporre questo lavoro nelle sue performance dal vivo e non credo oggi lo faccia più: peccato! avevo avuto una privata rivelazione (chiamiamolo sogno) in proposito a quelle sconsiderate sorprese di cui accennavo più sopra, e avevo immaginato una collaborazione fattiva con una voce, anch’essa vicina a questo credo orientale, che andasse a sostituire e a meglio interpretare le illuminazioni del religioso tibetano.
magari meditando assai potrei pure aspirare ad ascoltare Leonard Cohen che intona le canzoni di Milarepa così come le ha sonorizzate Eliane Radigue, oppure è solo un sogno ed è bene che mi attenga a questo lavoro che è già di per sé un dono prezioso.
buon ascolto.

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5 risposte a Eliane Radigue Songs of Milarepa

  1. Fabio scrive:

    Un passaggio radiofonico della signora Radigue, in piena estate, con letture della vita di Milarepa, genero’ reazioni diciamo cosi’ polarizzate tra gli ascoltatori di Radio Popolare:

    http://fabiocalling.blogspot.com/2007/07/prospettive-musicali-del-15-luglio.html.

    Musica che va contestualizzata, molto.

    • borguez scrive:

      pare proprio fosse una puntata coraggiosa per la quale mi complimento in ritardo abbondante: riascoltarla è improbabile? chissà?
      deduco un tuo interessamento a questo tipo di operazioni e concordo appieno sulla necessità di contestualizzazione, mettendosi ben d’accordo su cosa e come gli elementi in essere vadano predisposti.
      ogni cosa che stuzzica la mia curiosità ha valore assoluto, e tanto basta (a me).
      a presto

  2. Fabio scrive:

    Purtroppo non registravamo ancora allora… Piacerebbe anche a me riascoltare vecchie puntate, ormai perdute per sempre.

  3. Dianella scrive:

    in youtube non ho trovato Songs of Milarepa, ma Trilogie de la mort, sì, ascolato con calma e attenzione si colgono particolari sottili e magnifici; mentre ascoltavo ho improvvisato questa poesia:
    http://poesiaprosaspontanea.wordpress.com/tag/eliane-radigue/

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