Fabrizio Cassol, Serge Kakudji, Rodriguez Vangama
Coup Fatal

Luigi Ronda è entrato educatamente nella mia vita passando dalle pagine di questo blog, attraverso preziose mail e scambi di musiche per poi, finalmente, trovarsi e riconoscersi dietro una stretta di mano e diversi sugheri di bottiglia saltati per innaffiare le parole: e adesso mica ci si lascia più! anzi adesso inizia quello scambio necessario di bellezze che fa luccicare e impreziosisce un’amicizia: anche Luigi Ronda ha un blog ma non è la musica l’argomento principale del suo scrivere, o in un certo senso lo è, ma si capisce dopo. insomma auguro a chiunque di incontrare un Luigi Ronda se proprio non avrete la fortuna di trovare quello originale.
e lui che da almeno tre giorni continua ad insistere sul fatto di aver scoperto il disco più bello di sempre (parole sue), l’illuminazione sulla via di Kinshasa, la folgorazione dovuta al contagio della grande musica africana (glielo avevo detto io). e quindi, contravvenendo alle mie regole di libertà editoriale, ho promesso che l’avrei ascoltato e ne avrei scritto in ogni caso, positivo o negativo che fosse.

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il disco in questione si chiama Coup Fatal e, malgrado io volessi rimanere completamente all’oscuro di tutto fino al primo ascolto, sono venuto a sapere involontariamente che verte attorno ad un incontro fra arie barocche, musica congolese, balletto e teatro. insomma abbastanza da poter sospettare un pasticcio!
Coup Fatal
è innanzitutto uno spettacolo/concerto teatrale di Alan Platel, col marchio della sua compagnia dei Ballets C de la B, ma non è il balletto il fulcro di questa produzione. piuttosto la musica e la scoperta da parte Fabrizio Cassol (collaboratore di Platel) di un controtenore autodidatta congolese che giunto al conservatorio belga si dedica allo studio della vocalità nel concerto barocco: Serge Kakudji, questo il suo nome, si applica ed apprende ma quando ritorna a Kinshasa per spiegare agli amici che tipo di musica sta studiando si rende conto della voragine culturale che separa la sua passione dalla grande tradizione musicale del suo paese. e a questo punto che giunge il chitarrista Rodriguez Vengama e Les Salopards (13 musicisti armati di chitarre, likembe, balafon e percussioni) a fare da collante ad un progetto che aveva già avuto un primo tentativo nello spettacolo Pitié (2009) dove si abbozzava questa fusione inverosimile (nello spazio e nel tempo) fra barocco e tradizione congolese.

Coup Fatal

Coup Fatal (Outhere, 2014) è il titolo dell’opera e del disco e deve questo nome alla fatalità dei proiettili che purtroppo infestano le tante guerre del continente: la scenografia dello spettacolo è curata da Freddy Tsinda che ha decorato il palcoscenico con tendaggi formati da bossoli di proiettile esplosi. scenografia scarna dove 13 musicisti circondano il proscenio in una classica ambientazione afropolitana, illuminazione notturna e con abiti da sapeurs. e poi giunge la figura di Serge Kakudji che canta brani che fondono Haendel, Gluck, Monteverdi e Vivaldi con le sonorità della rumba e dei nuovi ritmi elettrificati congolesi. ed è una vera sorpresa!

il disco è una delizia inimmaginabile perché il ponte che lancia unisce due sponde inverosimili: non una crasi, non un pasticcio e neppure una fusione, impossibile la contiguità degli stili e qualsivoglia terreno comune. siamo in un luogo inesistente, un’ipotesi irrealizzata di un incontro incongruo dove, di volta in volta, non sarà difficile riconoscere qualcosa di conosciuto ma trasfigurato da un’idea primigenia che riconduce tutto in un altrove inatteso. eppure la freschezza e la gioia che sprigionano queste 11 composizioni ridona grazia e gusto, quella semplicità primordiale della musica africana unita all’umanesimo intriso di animo rinascimentale che rendeva il concerto barocco una musica dello spirito.
consiglio (come sempre) ripetuti ascolti, il superamento dello straniamento da perdita di orientamento culturale e l’abbandono di ogni pregiudizio di sorta. lo spettacolo è ancora in tour e purtroppo è appena transitato dall’Italia (Life is what happens to you while you’re busy making other plans! stigmatizzava John Lennon) e pure andato in onda su Rai5.
ma il disco è qui e credo si debba ringraziare Luigi Ronda per l’entusiasmo: e se non vi capiterà di incontrarlo di persona presenterò io di persona la vostra gratitudine.
buon ascolto

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3 risposte a Fabrizio Cassol, Serge Kakudji, Rodriguez Vangama
Coup Fatal

  1. ReeBee scrive:

    Mhhh visti in tv.
    Molto, molto interessanti.

    • borguez scrive:

      l’ascolto è assai interessante, credo che visti live (musica+danza+teatro) possano essere meravigliosi!

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