five easy pieces

prendo a prestito il titolo originale di un lontano film del 1970 di Bob Rafelson e inauguro una piccola sezione nuova del mio blog. la si può vedere qui di fianco a destra. mi spiego meglio…

chi ha visto questo film saprà e ricorderà come la musica fosse presente in maniera evidente nella trama di tutto il film, sin dal titolo. la storia della famiglia, il fallimento di una carriera e la rappresentazione traslata di una borghesia in decadenza. un road movie introflesso, il segno della sconfitta di una generazione, un film subdolo e sofferente, scorretto e disperato. Five Easy Pieces aveva sotto traccia la musica, strisciante e insinuante come nelle vite di molti di noi. dunque una citazione innanzitutto di un film amato e mai dimenticato e la prerogativa di cominciare ad annotare quei dischi che percorrono per qualche tempo i miei giorni, li affiancano e li sostengono e qualche volta li trasformano. perché è sempre tempo di novità, riascolti e riscoperte, prestiti preziosi e ignote e misteriose musiche affondate nel buio della coscienza collettiva. suggerimenti, suggestioni e colonne sonore. masterpieces e ineffabili classici. ninna nanne e noise insieme.

mi limiterò a cinque. li sostiuirò quando riterrò che sia il caso di farlo. non è una classifica. non è nulla di definitivo e soprattutto sarà un promemoria per me ed un suggerimento per chi lo vorrà. conto presto di poter rendere le voci linkabili, non appena il mio amico avrà un minuto per me, per ovviare alla mia imbecillità informatica di cui sotto sotto vado fiero.

è come sempre solo musica, non cambierà il mondo, ma salva la mia vita!


Chopin, Preludio No.4

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17 risposte a five easy pieces

  1. Luca Sartoni scrive:

    felice di essere considerato “il tuo amico”. A cosa vuoi linkare le voci?

  2. borguez scrive:

    cosa vuol dire “linkare”?
    l’ho letto sull’Osservatore Romano e pensavo fosse cosa chic!

    a parte tutto… ti spiego tutto al più presto!

  3. diego scrive:

    primo: sfrutterò il tuo assist e cercherò di procurarmi questo film…
    secondo: linkare cosa? attento al copyright (è una minaccia generica… e poi da che pulpito!)

  4. borguez scrive:

    lungi da me l’idea di sfidare le lunghe spade del copyright!
    volevasi semplicemente linkare i titoli dei dischi che compaiono nel “Five Easy Pieces” in modo da giungere alle pagine di All Music Guide o Amazon o quant’altro per poter dare maggiori informazioni a proposito degli stessi…
    ma per il momento non ne sono capace!
    provvederò…

  5. Hank scrive:

    Eh sì, gran film. Ma… deve esserci un errore… E i Congos, per Jah?

    E si consideri che manco li ho ancora ascoltati…

  6. borguez scrive:

    Mio fratello è figlio unico è ancora e solamente una canzone di Rino Gaetano. c’era un verso tipo e non ha mai criticato un film senza prima prima vederlo che ritengo fondamentale e necessario. lo stesso dicasi per gli agognati Congos! attendo con ansia un gesto da te, Hank, mio benefattore!

  7. diego scrive:

    tout se linka, ca vans sa dire

    breaking news: i Congos suoneranno al Create Goat Festival!

  8. Hank scrive:

    E dire che l’unica entità che ha il potere (la forza, direbbe suo cugino Darth) di sobillare una reunion dei Congos è proprio Lui. E non quel dilettante di Jah: il Moloch.

    @ Borguez: Grazie della fiducia! Rifletto e ti rendo edotto.

  9. borguez scrive:

    State ventilando la malsana e sfrontata ipotesi di una reunion dei Congos con successiva ed inevitabile tourneé? Per cui ovvio passaggio al Festival più importante dell’estate e inimmaginabile set all’Hana-bi?
    Il segreto sta nel mentire al Moloch… fargli credere che si tratta di oscuro folk primigenio della madre africa, qualcosa per cui i Finntroll non avrebbero mai preso una chitarra in mano, Lansdale non avrebbe mai scritto un libro e Cazzaniga mai parato un rigore!
    Ci si può riuscire!

  10. diego scrive:

    the Congos…
    tu chiamalo se vuoi
    Desert Folk

  11. borguez scrive:

    l’ora è tarda… lascio l’Hana-bi dopo essermi assicurato che tutto è in ordine per l’avvento di Woven Hand. per quanto mi riguarda decisamente imperdibile…
    maggiori info qui
    notte

  12. locknlollmaud scrive:

    notte

  13. chris scrive:

    buongiorno!
    come al solito fingo di non sentire.

    davide eugenio è in spiaggia.
    chiamalo se vuoi
    desert folk

  14. borguez scrive:

    Sand Folk
    Bear Fucker
    Rasta Mystic
    Deep Double Sleep

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