F.U.N.K.

da qualche parte a Homestead, nelle vicinanze di Pittsburgh (Pennsylvania) vive una signora di colore che ha superato da poco la sessantina e che risponde al nome di Betty Mabry. non ci sarebbe nient’altro da aggiungere, se non fosse che un tempo, questa stessa signora, sposò un “celebre” trombettista jazz e che, come è presumibile, ancora oggi su una parte abbastanza nascosta del suo corpo è tatuata una frase eloquente e definitiva che riguarda la storia della musica.

il “celebre” trombettista portava il nome di Miles Davis e convolando a nozze omaggiò la signora del suo cognome. Betty Davis, dunque! lei aveva 23 anni, lui 42. non solo, la ritrasse nella copertina del suo disco Filles de Kilimanjaro e le dedicò un brano nello stesso: Mademoiselle Mabry. il matrimonio resistette poco più di un anno, giusto il tempo di permettere alla signora di trasmettere al marito la passione per la moda di fine decennio, per la musica di James Brown, Sly & the Family Stone e per Jimi Hendrix. alcuni critici sostengono senza timore di errore che fu in quei giorni che maturò la svolta elettrica di Davis. stiamo parlando di dischi come In a silent way, Bitches Brew e On the corner. quando il termine “seminale” non è usato a sproposito insomma. in ogni caso nel ’69 divorziarono perchè, come afferma lo stesso Davis nella sua autobiografia: she was too young and wild! inoltre c’era più di un sospetto che la passione di Miss Davis per Hendrix non si limitasse all’ascolto dei dischi.

negli anni successivi Betty Davis continuò la carriera di modella e sbarcò come prima “manquenne d’ebano” a Londra senza mai dimenticare la sua passione per la musica e le frequentazioni dello star system dell’epoca. sedusse e abbandonò il pallidissimo Robert Palmer e con un pugno di canzoni se ne ritornò a New York nel 1971. trovò finalmente le giuste collaborazioni e nel 1973 fece il suo debutto discografico con l’omonimo Betty Davis. nello spazio di due anni incise i successivi They Say I’m Different e Nasty Gal. sono tre dischi fondamentali, non sto scherzando. roba che scotta, il funky nella sua più alta accezione, una voce che graffia, linee di basso che sbattono in pancia e ritmo pulsante. pedali wha-wha pigiati a fondo e testi un po’ troppo espliciti per passare inosservati di fronte alla censura. qualcosa di torrido e vietato ai minori, con Betty che ansima, ruggisce e pare sculettare fuori dal disco, contorcersi, ammiccare e supplicare l’amante di turno.

betty-davis-black.jpgbetty-davis-they-say-im-different.jpgdavis_betty_nastygal_101b.jpg

verso la fine dei ’70 una crisi depressiva allontanò la Davis dal music business. ci tornerà nei ’90, ma diciamo, con un eufemismo, che i bei tempi erano già andati. pare che nascoste in qualche sala di registrazione ci siano alcune sessions insieme all’ex marito e ad alcuni musicisti del circuito Hendrix incise verso la fine dei ’60… le attenderemo come un’epifania.

sembra che nello slang degli afroamericani il vocabolo funk (ed il suo aggettivo funky) indicasse l’odore sprigionato dal corpo in stato di eccitazione, e per estensione poteva significare “sexy”, “sporco”, “attraente” ma anche “autentico”, cioè libero da inibizioni.” (Wikipedia)

Betty Davis è il FUNKY! ah, dimenticavo del tatuaggio… il testo recita così:

THIS ASS INVENTED FUSION

(non sarà difficile immaginare dove esso sia collocato)

F.U.N.K. da Nasty Gal, 1975 (premere play e cercare di restare immobili)

Questa voce è stata pubblicata in Vita Nova. Contrassegna il permalink.

0 risposte a F.U.N.K.

  1. Maud scrive:

    sei riuscito a mettere gli mp3!!! Peccato che ascoltati sul mio portatile si piantino di continuo… a questo punto chiederò delucidazioni a te, visto che ormai ne sai a pacchi!!

  2. diego scrive:

    well, I’m sorry. Non ci sono riuscito.
    Non sono riuscito a rimanere immobile.
    Funky! ecco cos’era quell’odore…

  3. borguez scrive:

    diciamo che non trovando adeguato video su YouTube ho dovuto arrangiarmi nell’apprendere l’arte di inserire mp3 sul blog… non si finisce mai di imparare!
    in ogni caso la cosa più eloquente per spiegare la materia era un brano come quello, ma se non riesci ad ascoltarlo si può ricorrere ai buon vecchi dischi….
    Diego, quant’è funky il concetto stesso di funky? (sineddoche?)

  4. diego scrive:

    è più funky in concetto stesso di funky o più punk il concetto stesso di punk? e così via…

    funk-you, man!

  5. linda scrive:

    mi serviva proprio un imput come questo per affrontare il grigiore di questa giornata!
    vado a colmare il buco…
    il concetto di funky è come me l’aspettavo… un po’ tipo: free your mind and your ass will follow. qualcuno disse.
    il tatuaggio ha bisogno di commenti? anche no.

  6. borguez scrive:

    benvenuta a Linda che non esiterà a procurarasi questa hot stuff, e due precisazioni omesse nel post:
    – il quarto brano di Nasty Gal dal titolo “You and I” è una ballatona soul tutta sinuosa ed intrecciata ad un controcanto di una tromba che non sarà difficile riconoscere…
    – le cattive ragazze del black odierno (e sto pensando a Macy Gray, Missy Elliot o Kelis) vanno a letto dopo Carosello… nella notte fonda si aggirano solo pantere: Tina Tuner e Betty Davis!

  7. Hank scrive:

    Cazzo, proprio l’unica volta che Youtube tornava utile… Esistono foto adeguatamente discinte e leopardate, a far pendant con la dichiarazione programmatica di “Anti-Love Song”: “Cause you know I could posess your body / You know I could make you crawl / And just as hard as I’d fall for you, boy / You know you’d fall for me harder / That’s why I don’t want to love you”.
    La quale fa graziosamente pendant con il miglior titolo di tutti i tempi (soffermatevi un attimo sulle foto e, ok, proseguite): “If I’m In Luck I Might Get Picked Up”.
    Il tutto fa infine pendant con la voce di Lydia Lunch innestata su Kraftwerk adeguatamente negrissimi, e con i plausi e le erezioni che ne conseguono.

  8. Hank scrive:

    E mai frase fu più adeguata di “Vado a colmare il buco” (Linda, op. cit.), semplicemente sublime.

  9. borguez scrive:

    anche a me la metafora di Linda non era sfuggita, ma non avrei saputo chiosarla adeguatamente… come al solito hai provveduto esemplarmente, e per questo ringrazio Hank!
    Anti-Love Song è in assoluto una delle mie preferite, ma F.U.N.K. esplicava sin troppo il tema in questione!
    credo non esistano filmati su YouTube semplicemente perchè il nome di Betty Davis è associato all’aggettivo “hard”!
    buona domenica a Hank e a tutti!

  10. Post interessante pero’ chiedere di restare fermi con certi pezzi é una pretesa assurda 😉

  11. borguez scrive:

    in realtà non si trattava di pretesa assurda, ma di retorica provocazione…
    l’ascolto di oggi però si è incagliato come un meccanismo zoppo su altra nera materia:

    3
    That’s the Magic Number
    Yes it is
    It’s the magic number

    De La Soul!!!!

  12. borguez scrive:

    Allez Ségolène Royal!

  13. diego scrive:

    politique onaniste.

  14. borguez scrive:

    Ci sta pure la battuta di Diego, ma rammentare che la Francia è avanti anni luce rispetto ad una visione sociale e progressista non è peccato… attenderemo il ballottaggio!
    Per quanto camperò a lungo non credo vedrò mai in Italia una donna “libera” concorrere per la carica di primo ministro o per la carica di presidente della repubblica…

  15. diego scrive:

    rammenti bene! la mia era solo una battuta fine a se stessa, Nomen omen… in questo caso non auspicabile!
    Rimane il fatto che purtroppo la Ségolène ha poche probabilità di vincere.

  16. Buster scrive:

    grandi informazioni! queste voci di hendrix e betty non sono presenti nelle biografie di jimi, anche se mi sembra di vederla durante il concerto a maui..
    comunque complimenti davvero

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.