Group Doueh Beatte Harab

ragiono da tempo intorno ad alcune parole significative che gli amici di T.P. Africa non hanno mai smesso di ripetermi riguardanti la qualità delle incisioni che provengono dal contenente africano: così ogni volta che mi trovo ad ascoltare qualcosa che proviene da quelle terre mi chiedo se si tratta di un prodotto edulcorato per le profane orecchie occidentali o, più verosimilmente, la medesima qualità (per incisione e supporto) che incessantemente passa di mano in mano senza uscire da quel continente.
in attesa del loro parere mi sbilancio a dichiarare che l’ultimo lavoro del Group Doueh sembra suonare esattamente come se provenisse da un ghetto bluster appoggiato in un cortile di Dakhla, Sahara Occidentale. ed è in quella stessa città che i membri del gruppo lo hanno registrato con i mezzi e le possibilità disponibili: la Sublime Frequencies ha poi onorato l’impegno di pubblicarlo in vinile e distribuirlo all’occidente sempre più ghiotto di questi suoni “autentici”.

Beatte Harab raccoglie 11 recenti registrazioni di questo “banda per matrimoni” che si è ritrovata a fare virtù per necessità: rispetto ai due dischi precedenti c’è un riavvicinamento ai suoni della tradizione mauritana e l’utilizzo, assieme alle oramai celebri chitarre, di strumenti arcaici: ardin (arpa comunemente affidata al tocco femminile), tinidit (cordofono elettrificato) e qualche latta di thé o vaso di terracotta percossa fanno da tappeto alla voci aspre e ruvide di Halima Jakani e di Bashiri Touballi.

la miscela è ipnotica e obnubilante nonché balsamica per le membra agghiacciate dal novembre. in più, sapere che alcuni di questi canti sono intonati per non fare dimenticare completamente al mondo la questione del popolo Sahrāwī aiuta come può una coscienza insoddisfatta e avvilita (la mia).

Questa voce è stata pubblicata in 2010. Contrassegna il permalink.

22 risposte a Group Doueh Beatte Harab

  1. finegarten scrive:

    sentito oggi, è uno di quei dischi che scalda il cuore. come l’ultimo group bombino, non so se l’hai sentito, davvero bellissimo (sempre sublime frequencies)

  2. SigurRos82 scrive:

    Dopo Group Inerane ecco il Group Doueh! E non lo sapevo nemmeno! 🙂

    Questo di Group Doueh spero sia ‘malato’ tanto quanto i due predecessori 😀

  3. Anonimo scrive:

    Scusami caro borguez, ti leggo adesso e mi accorgo che aspetti un nostro parere 🙂 Ti prometto che scaricherò e ascolterò il disco entro il week-end …

  4. SigurRos82 scrive:

    Ascolto come al solito intrigante, ma li preferivo nei due dischi precedenti: Hendrix a zonzo nel deserto che si mette a suonare jam a bassa fedeltà per strada. Ma questioni di sfumature 😉

  5. Philipp scrive:

    Is uabab blog shut down now for ever?

    • borguez scrive:

      Hi Philipp,
      I’m afraid but I think that WordPress will not accept my “blogging” no more. I’m in contrast with Terms of Service of this platform. so, at the moment, uabab is closed and borguez (this site) is suspended.
      I’m working to reborn again in other situation. I will keep informed.
      stay tuned

      borguez

  6. trickypau scrive:

    Ciao caro Borguez. Oggi sono particolarmente triste. Non bastasse la scomparsa del grande Monicelli, ora arriva l’inaspettata notizia della sospensione del tuo magnifico blog (una delle poche isole felici dove era bello rifugiarsi di tanto in tanto) e, adirittura, l’eliminazione di uabab. Spero di cuore, per te e per noi tutti, tu possa risolvere i problemi con l’amministrazione di WorldPress. Quando (e come) succederà non lo so, ma quel che è certo e che tutti noi borguezdipendenti saremo quì ad aspettarti a braccia aperte. Un abbraccio

    • borguez scrive:

      Ciao Trickypau,
      premettendo che la scomparsa di Monicelli, per come e quando è avvenuta, è cosa assai più toccante e tremendamente umana della chiusura (probabile) di un blog, approfitto della tua calda solidarietà per spiegare, a chi è interessato, alcuni fatti che hanno portato a questo punto.
      Wordpress è intervenuta muscolarmente a chiudere il blog giustificando il gesto con la violazione dei termini di servizio che avevo sottoscritto: e credo abbia pure ragione! così il blog è indisponibile e il mio account sospeso: il problema è che con quello stesso account sto (stavo) gestendo anche questo blog (borguez).
      alcune richieste di delucidazioni o di possibili compromessi non hanno ancora ricevuto neppure la dignità di una risposta ed è per questo che credo che la mia love story con wordpress si possa considerare terminata.

      a questo punto l’unica soluzione è trovare altre soluzioni (lapalissianamente) alle quali sto già pensando. credo ci vorrà tempo vista la mia lieta incompetenza in materia di informatica applicata. ho già chiesto aiuto a stregoni che hanno la magia nera nelle mani, ma se qualcuno nel frattempo avesse suggerimenti è inutile dire che sono assai benvoluti.
      diciamo che ci sto lavorando e che non ho intenzione di smettere: queste le premesse, per i risultati si dovrà attendere un poco, credo.
      grazie della solidarietà e della stima.
      se dovessi risorgere come l’araba felice (con la “L”) non mancherò di farlo sapere, nel frattempo mi farò vivo nei paraggi e non mancherò di seguire i tanti blog fraterni, fra i quali il tuo.
      a presto

      borguez

  7. SigurRos82 scrive:

    Grande borguez, ti aspettiamo 🙂

  8. Anonimo scrive:

    Carissimo fratello borguez, questa amara vicenda mi lascia veramente indignato. Fare, produrre e specialmente condividere cultura così come fai te, fuori dall’establisment prestabilito, in questa italia da gratta e vinci, oggi non sembra veramente possibile.

    Per quanto riguarda wordpress, credo fermamente che li si possa elegantemente mandare a cagare, loro, e le loro violazioni dei termini di servizio nelle quali spero ardentemente affogheranno senza ciambella.

    Ma….dopo aver consultato il mio amico Julian Assange, mi sono reso conto che qui, nella rete, si può risiedere ovunque…qui, là e dappertutto! E allora andiamo a un party con la pistola a Panama col cappello in testa, sulle nuvole del Messico, o in Nicaragua col grisbì, su un’isola dell’oceano indiano in canottiera, o in Madagascar, in Senegal, nella bloody bay di Negril in Jamaica a ciondolare col cigarro tra le dita! Oggi, con pochi e vili danari, si può comprare un dominio ovunque e risiedere e svolazzare nell’etere come un potente e nerboruto ippogrifo…quale sei…e senza passare per il via!!

    E allora compra un dominio…è giunta l’ora che volge al dèsio!

    “Era già l’ora che volge il disio
    ai navicanti e ‘ntenerisce il core
    lo dì c’han detto ai dolci amici addio;
    e che lo novo peregrin d’amore
    punge, se ode squilla di lontano
    che paia il giorno pianger che si more;
    quand’io incominciai a render vano
    l’udire e a mirare una de l’alme
    surta, che l’ascoltar chiedea con mano. ”

    Canto VIII Dante Alighieri

    …e non dimenticar quando avrai trovato la tua “isola” di chiamarmi, io accorrerò immantinente con singolare solerzia, punterò il mio severo sguardo verso wordpress…molto lentamente solleverò la mia mano destra in sino alla bocca…solo allora arcuerò le dita fino a farle divenir cilindro alle mie labbra…indi finalmente esploderò una potentissima pernacchia che con un lungo, irto, periglioso percorso celeste s’insinuerà violentemente nelle finestre degli uffici di wordpress lasciando basiti e interdetti tutti i maledetti addetti!!

    Con affetto, stima e devozione

    Tuo fratello Costantino Spineti

  9. GM scrive:

    Mio caro borguez,
    prima di tutto, come promesso, mi ritrovo d’accordo con SigurRos. Il primo disco dei Doueh sembra musica così come si ascolta in Africa, mentre quest’ultimo è assai ben confezionato, e tradisce presenze aliene. Comunque sia, per chi ama i suoni ipnotici ed esoterici del Sahel occidentale trovo che il Group Doueh sia più tormentato e sconvolgente dei suoi analoghi tamashek. Personalmente sono rapito dall’ardin da quando ho visto “Aspettando la felicità” di Sissakho, in cui si vede la straordinaria Mint Abba duettare con l’altrettanto sconvolgende figlia.

    Secondo, mi dispiace per il blocco del tuo blog, anche se quanto dice Costantino non è esattamente vero. Non credo sia la legge italiana questa volta ad essere intervenuta, ma l’attacco della major ai siti che mettono musica a scarico, e che sta portando al blocco di molti blog e siti in giro per la rete. E non è certo un dominio personale che potrebbe salvarti, perché anche in quel caso saresti comunque perseguibile tu e il provider che ti ospita.
    La scelta di essere pirati comporta una vita da braccato, credo sia inevitabile. Bisogno trovare trucchi sempre più sofisticati, oppure occorre orientarsi su strategie alternative.
    Un caro saluto, GM

  10. odradek scrive:

    Ma no, ma dai, ma cazzo!

    Ancora grazie per quel che hai fatto finora, uno dei luoghi migliori nello spazio incorporeo della rete.
    Ma che, se scompare davvero, lascia un vuoto molto concreto.

    Ciao.

    odradek

  11. Pietro scrive:

    Arrivo tardi, ma la notizia rattrista anche me… Monicelli ben inteso! Borguez è soltanto lì acquattato, come un palombaro nell’ombra pronto a riaffiorare al momento opportuno… Intanto un abbraccio

  12. Anonimo scrive:

    Suggerimento possibile per un’araba fenice: tumblr.com
    Dai dai dai.

  13. umberto scrive:

    borguez, non posso farcela

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