joni from alberta, canada

non deve esser stato semplice sedersi su quella sedia un po’ barocca, con quel vestito dal candore antico, con quella voce un poco rotta dall’emozione e provare a spiegare cos’è un dulcimer, raccontare chi lo avesse costruito e cercando l’accordatura scambiare qualche timida parola con il pubblico a proposito della canzone… poi improvvisamente dimenticarsi dei propri 26 anni appena compiuti, di quelle telecamere puntate addosso, del calore di quei fari nello studio e iniziare a suonare trasportando ogni cosa dentro l’incanto.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=hxfpWEZy7_0]

Joni Mitchell. California. gennaio 1970, dal vivo a Londra negli studi della BBC. poi il set acustico proseguì, prima alla chitarra e in seguito al pianoforte dove Joni presenta in versione incompleta My Old Man. entrambe le canzoni vedranno la luce ufficialmente solamente 17 mesi dopo con la pubblicazione di Blue. un bellissimo disco di “canzoni”, e non è banale dirlo. un bellissimo disco suonato e cantato, uno specchio virato al cobalto dove riflettere la grazia e la magia di una decina di brani pressochè perfetti, e l’aggettivo è tanto più improbabile da utilizzare quanto lo è lo splendore ancora immutato dell’opera. poi gli anni a seguire ci regaleranno altre meraviglie che portano i nomi di Hejira o di Mingus, o se si vuole Shadows and Lights fino ad arrivare a Both Sides Now. ma queste sono già altre storie che meriterebbero altri discorsi. intanto lei continua a professarsi innanzitutto pittrice e poi musicista, ma questo è davvero poco importante, almeno finchè di fronte ad un suo quadro non avrò il medesimo stupore che questo disco mi regala.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=m9Fb_HzEoow]

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0 risposte a joni from alberta, canada

  1. Anonimo scrive:

    bellissimo!
    uno dei primi dischi acquistati!
    (all’epoca il sabato era dedicato all’acquisto del vinile.
    spesa minima lire 12000!
    almeno 1 lp doveva iniziare a girare sul piatto prima che
    si trasformasse in domenica)
    ai tempi il monopolio regnava sovrano in quel
    di ravenna
    quando chiesi il disco, il proprietario di tat……
    mi disse:
    “a si! Joni mitchell l’abbiamo schiaffata la sotto”
    praticamente fra le bottiglie del mastrolindo e gli stracci per
    la pulizia dei pavimenti!
    lo guardai un po’ incredulo
    …..ma poi lo avevo sempre considerato un imbecille!
    non comprai mai più un disco in quel “negozio”
    e per fortuna ora non c’è più!
    rimarrà sempre un gran disco!
    oggi torno…e lo faccio girare.

  2. trelkovsky scrive:

    in effetti fra tanti dischi “anche solo”
    la copertina risaltava su tutto!
    blue…..elemento comune alla mia discoteca.

  3. borguez scrive:

    e già… bellissimo!
    quando ho scoperto quei video (c’è ne sono altri per chi volesse) su youtube non ho resistito, dovevo confessarlo che amo infinitamente questo disco e l’arte di Joni…
    ma lo spunto che mi da il caro “Anonimo” è impagabile: ma poi lo avevo sempre considerato un imbecille riferito certamente a chi penso io è la frase perfetta di oggi!
    una volta lo stesso tizio rispose così ad una mia richiesta di un disco: NON ESISTE!
    tu chiamalo se vuoi…coglione!

  4. Anonimo scrive:

    …la mia shure non è certamente come nuova
    grossi problemi di attrito a contatto coi solchi
    del vinile!
    ho aumentato un po’ il peso su di essa per evitare
    il gracchiamento sugli alti
    …che in questo disco abbondano!
    il resto…. ineccepibile bellezza.
    …se poi possedete un giardino, e magari una sedia
    a dondolo col sole e il tepore di oggi
    il porticato e la copertina sulle ginocchia sono superflui!
    per cui….v o l u m e .

  5. punck scrive:

    difficile non avere qualche incredibile aneddoto da raccontare su “Eugene” il veditore di dischi……..

    come difficile scordarsi del cagnetto billy che ti mordeva le gambe nel negozio concorrente!!!

  6. trelkovsky scrive:

    se non ricordo male l’unica nota positiva di tal negozio
    era o erano le commesse!

  7. anselm eibenschutz scrive:

    forse io nei vinilici sabati pomeridiani
    comprai contemporaneamente a blue della succitata,
    moondance di van morrison
    che ai tempi consideravo come miglior lato a
    dei dischi che conoscevo!
    Poi anni dopo vidi un concerto con dylan a bologna.
    per me “l’attrazione” ai tempi era morrison
    rimasi deluso!
    rimasi impressionato da dylan!
    tutte le storie si mescolano sempre un po’

  8. chris scrive:

    io dal coglione trovai il primo 12″ in vinile bianco dei damned su stiff rec. un colpo di culo incredibile. quel disco è tutt’ora introvabile e si trovava in una pila di vinili in offerta di cui si voleva liberare al più presto.
    era probabilmente l’82

    borguez, scommettere con te è come rubare le caramelle ai bambini.

  9. borguez scrive:

    pare si sprechino i ricordi di provincia di solitari acquirenti di vinili costretti dalla carenza di luoghi idonei, a sbattere la testa sempre sugli stessi spigoli dolorosi…
    del “coglione” (mi pare che siamo tutti d’accordo) si è dunque già detto molto, ma Punck ha aperto la discussione sul vero luogo delle nostre “madeleines” proustiane…
    La Luna di Mezzogiorno!

    il dibattito è aperto…

  10. borguez scrive:

    ebbene sì…. il primo disco dei Violent Femmes è del 1982!
    ho perso una scommessa (una cena che sarà mai) con Chris! la mia memoria senile faceva confondere la data dei miei primi ascolti di quel disco con l’effettiva pubblicazione di esso… avrei detto 1984 e mi sbagliavo!

    anche perchè il 1982 sarà sempre e soltanto l’anno di Nebraska del boss!

    ps: ricordarsi di non scommettere! scommetto che la prossima scommessa la perdo!

  11. Anonimo scrive:

    certo adesso ci sono sicuramente meno problemi se si vogliono acquistare cd o dischi
    ….ma anche se non si vogliono acquistarli!

  12. borguez scrive:

    Soprattutto la seconda…

  13. Maud scrive:

    anch’io ho visto morrison e dylan insieme (o meglio, uno di seguito all’altro nella stessa serata), ma a roma! ricordo un van morrison particolarmente scontroso…

  14. anselm eibenschutz scrive:

    si suonava prima marrison poi dylan.
    probabilmente lo stesso tour…un po’ di anni fa…..
    ….nell’anno in cui il lurido suonò nuovamente con i
    velvet?

  15. Maud scrive:

    non ricordo… primi anni ’90, comunque! io, per somma stupidità adolescenziale, scelsi di vedere gli U2 piuttosto che i velvet! che amarezza…

  16. anselm eibenschutz scrive:

    il meglio lo avevano gia dato tutti anni prima
    col “senno di poi” però…..alcuni sono morti
    per cui!

  17. borguez scrive:

    anch’io vidi Van Morrison e Dylan al Parco Nord di Bologna…
    And it’s a hard rain’s a-gonna fall!
    …pioveva un’acqua da fine del mondo ed ero talmente lontano dal palco da non poter giurare che quell’omino che cantava in quel modo fosse realmente Bob Dylan!

    poi ci furono pure i Velvet, ma non chiedetemi date che non è periodo…
    quella volta invece ero in prima fila e le emozioni furono più cerebrali che fisiche…
    l’operazione puzzava un poco di stantio, ma quelli sul palco erano i Velvet Underground per davvero… credo di essermi spiegato!

    Maud: scegliere gli U2 ai Velvet è una colpa che oramai avrai espiato abbondantemente… perdonati da sola!

  18. Anonimo scrive:

    soprattutto date!

  19. anselm eibenschutz scrive:

    sembra tu sia oggetto di doppio tiro incrociato!
    di quà per date sbagliate e scommesse perse!
    di là per………se non ho capito male un mac!
    buona giornata.

  20. borguez scrive:

    I’m in love with my MacBook! A real one!

    non chiedetemi, date!

  21. Anonimo scrive:

    vogliamo le caramelle.

  22. Maud scrive:

    sei uno youtube addict!

  23. borguez scrive:

    lo credo anch’io, ma in realtà è perchè non riesco a linkare brani musicali a mio piacimento… da una parte la mia imbecillità informatica, dall’altra l’effettiva impossibilità di WordPress, e dunque ricorro costantemente a YouTube.
    qualcuno più esperto mi ha confortato dicendomi che mi passerà… speriamo!

    buon week-end a te e a tutti!

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