La Settimana Rossa

questa è una vecchia storia avvenuta in terra di Romagna quasi un secolo or sono. la mia memoria conservava un’idea vaga e confusa dei fatti che avvennero durante la Settimana Rossa. di recente mi è capitato di leggere un articolo al riguardo e ne ho approfittato per fare qualche ricerca. per fortuna la rete conserva e preserva nei suoi meandri alcuni piccoli tasselli di una vicenda che rischiò di cambiare la storia d’Italia agli albori di un secolo dove tutto sarebbe potuto accadere, ed in effetti accadde.

Ancona, 7 giugno 1914. le forze dell’ordine uccidono all’uscita da un comizio antimilitarista tre giovani operai: due repubblicani e un anarchico. la folla si era riunita per manifestare il proprio antimilitarismo, contro la guerra di Libia e per la liberazione di Antonio Moroni e Augusto Masetti rinchiusi per renitenza alla leva. in particolare il Masetti, qualche anno prima, aveva sparato durante l’adunata al colonnello e per questo fu rinchiuso in manicomio. Sergio Zavoli lo intervistò nel 1964…

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due giorni dopo, il 9 giugno 1914, l’intera Romagna insorge. anarchici, socialisti, repubblicani scendono in piazza, fiocchi rossi al collo e cappa nera sulle spalle. più i larghi cappelli portati di sghimbescio, in una postura allora detta alla dioboia tanto per non fare scordare un anticlericalismo robusto. è lo sciopero generale! aderiscono i repubblicani tradizionali e anche la corrente eretica. la Romagna Socialista, organo riformista ma niente affatto moderato, incita alla lotta a oltranza. i giorni successivi dimostrano che non si è in presenza di uno sciopero come tanti. un comitato dello stesso sciopero proclama la decadenza delle autorità costituite e la nascita della repubblica. le notizie che provengono dal resto della Romagna sono confortanti. chiese in fiamme, uffici pubblici occupati, polizia ed esercito in ritirata. Ravenna si abbandona a una grande festa popolare, che dura giorni (due libri sull’argomento). sempre Sergio Zavoli che intervista un socialista ravennate…

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in quei giorni Piazza del Popolo di fronte alla Prefettura è assediata dai manifestanti. è in una di queste sommosse viene ucciso il commissario di Pubblica Sicurezza Giuseppe Miniago ferito mortalmente alla testa. non si scoprirà l’omicida ma solamente l’arma del delitto. una bottiglia di seltz carpita in uno dei bar della piazza e lanciata verso l’ingresso del palazzo. in quei disordini si distinse l’anarchico Masetti (omonimia), facchino ravennate avvolto nella leggenda e nel mistero. un testimone oculare…

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in questa foto dell’epoca l’immagne di come si presentava la piazza in quei giorni…

a Forlì, il leader socialista Benito Mussolini (sic!) ha fatto svellere i binari ed è impegnato nell’abbattimento della statua della Madonna, sulla piazza principale. i ravennati invece vanno oltre. arrestano un generale dell’esercito, tale Agliardi, e sei ufficiali. li detengono nella sede repubblicana. è un passo azzardato. calano le truppe e assediano la città, che deve arrendersi. il generale Ciancio instaura una specie di dittatura militare che coordina la repressione. Ravenna è sconfitta, per il momento. la guerra mondiale di poco successiva cancella anche il ricordo della Settimana Rossa.

le vicende, la storia e i personaggi sono dettagliatamente descritti in questo sito al quale mi sono appoggiato e al quale ho rubato quei tre video. io mi sono limitato a tratteggiarne troppo rapidamente la cronologia incuriosito da fatti che non conoscevo e privatamente inorgoglito dai miei antichi concittadini…

…magari più tardi, nel pomeriggio, a vég a fér un zìr in piàza!

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0 risposte a La Settimana Rossa

  1. hrudi v. bakshi scrive:

    ..ocia che se fa gnit in piàza e nuvaenta de zent
    iè ignurut coma una stala’d sumer!

    ignoravo gran parte della storia, ma sopprattutto da dove venisse la postura alla “dioboia”!

  2. déserteur scrive:

    sempre stando alla leggenda, la “maledetta” bocia di seltz, sarebbe stata poi nascosta in via magazzini posteriori dal mitico facchino masetti……..

  3. hrudi v. bakshi scrive:

    ….non sarà mica quella utilizzata dal mitico barista del barnum!!!

  4. zazie scrive:

    http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/i_moti_della.htm

    Questa incredibile storia della Settimana Rossa è stata la passione di mio babbo da due anni a questa parte, ha raccolto molti aneddoti, soprattutto sulle giornate alfonsinesi. Il comune di Alfonsine ha pubblicato il suo piccolo libro che si chiama “Quando Alfonsine divenne famosa-giugno 1914, la rivolta della Settimana Rossa”, te lo porterò..
    Un tuo post sulla Settimana rossa …io ho proprio questo libro tra le mie scartoffie..strane coincidenze..un pò come essere nati lo stesso giorno dell’anno…

  5. borguez scrive:

    secondo me in quel luogo ameno dei magazzini che furono portuali vi è nascosta ben più di una bocia pronta ad essere scagliata!
    vecchio covo di struscianotte e saltafossi!
    in quel luogo alberga lo spirito represso frettolosamente in quei giorni…
    bentornato déserteur!

    a vègh par la mì stré,
    incotr’ a la mì guera.
    sa chèsc a chésc in tèra,
    azidènti a chim’to sò!

    …(sarà il caso prendere qualche lezione grammatica e fonetica dialettale)

  6. borguez scrive:

    zazie? zazie? …questo nome mi dice qualcosa!
    chiamiamole strane coincidenze, per me non lo sono quasi mai! ho come una specie di venerazione vana e insulsa per questo genere di cose, tanto da farne quasi un credo!
    il sito che hai linkato è quello al quale mi sono “appoggiato”! ad Alfonsine evidentemente quella tradizione resiste e annida (mi riferisco al referendum del 1946)!

    …inutile aggiungere che mi piacerebbe dare un’occhiata a quel libretto!

    …il mio benvenuto a Zazie!

  7. chinchillart scrive:

    Storia incredibile di cui, nella mia beneamata ignoranza, non sapevo assolutamente nulla.
    Mi chiedo dove e quando si sia perso lo spirito di quegli uomini. Soprattutto la loro sana e inarrestabile indignazione.

  8. borguez scrive:

    lecito ignorarla e ancor più verosimile sentire una distanza da queste vicende, ma il solo fatto che siano accadute in luoghi noti accende l’immaginazione.
    dove sia finito quello spirito temo di saperlo…

  9. hrudi v. bakshi scrive:

    indignazione è parola vuota senza più nessun valore
    soprattutto dopo l’abuso fatto dai “nostri” politici, giornalisti, opinionisti, e stronzi vari!
    rabbia pura,…..quello che ci vorrebbe.

  10. maud scrive:

    temo che da queste parti si stia oramai troppo bene perchè si possano risvegliare certi ardori… e chi ancora si trova davanti problemi paragonabili a quelli di quei tempi (mi riferisco al nostro sud) continua, con inspiegabile inerzia, a farsi sbambocciare da chiesa e viscidi politicanti populisti…
    se penso che in spagna c’è stato il franchismo fino al 1975 (al 1975!!!!!) ed ora è uno dei paesi europei più progressisti, mentre in italia la guerra civile l’abbiamo vinta noi (più o meno) e ci troviamo in balia degli ‘stronzi vari’ di cui sopra, mi viene una gran tristezza!

  11. maud scrive:

    nota di servizio: borguez, domani sera ricordami la ‘merce’, che in questi giorni sono rimbambita!

  12. borguez scrive:

    non posso che unirmi alle sante parole di Hrudi e di Maud!
    altrettanto sante come il termine merce, che in questo caso dicesi di proiettore dato in affido vista imminente partenza! ….la tua!
    ma sei matta, l’orecchio globale ci ascolta….mi fan chiudere!

  13. hrudi v. bakshi scrive:

    …poteva andarti peggio!
    ricordarti della RO(B)BA!!!

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