Little Annie & Baby Dee
State Of Grace

è a notte fonda, quando l’ennesimo giro di liquori ha già fatto il suo dovere che ci si può concedere di salire sopra il palco di un club fumoso e vellutato per interpretare, accompagnati dal pianoforte, alcune canzoni bagnate di lascivia, sordide e dense. è solo allora che la voce potrà prendere la roca inclinazione che le è più consona, il piano concedersi le pause dovute e le canzoni respirare quell’aria malsana che racconta la sensualità delle vite disperate.
su quel palco si possono immaginare Little Annie e Baby Dee: hanno entrambe il physique du rôle per frequentare le zone più torbide della notte. qualche fortunato ha avuto già l’opportunità di vederle dal vivo ed ora giunge il frutto discografico di questo sodalizio saldato sulle reciproche esistenze guascone.

State Of Grace (Tin Angel, 2012) porta la ragione sociale di entrambe, ma è la minuta Little Annie a porre la sua voce contralto dietro al microfono e Baby Dee fa trotterellare le sue dita paffute sui tasti del pianoforte. in realtà c’è un solo duetto fra le due regine (Pain Check) e alcuni controcanti da parte di Baby Dee che si prende la title track per interpretarla con dolente di dolcezza, l’altra versione dello stesso brano vede Little Annie confrontarsi con Bonnie ‘Prince’ Billy nell’eterna contrapposizione fra apollineo e dionisiaco (è giusto citare anche le collaborazioni  di Eric Chenaux , Chris Cundy e Jordan Hunt).

la canzone da cabaret ammicca ad un vecchio teatro tedesco che fu glorioso ed irripetibile, la ballad dolente ricorda il primo Waits e centinaia di musical ammiccanti, il crooning femmineo si specchia nella foto di una Marlene Dietrich in abito di lamè. il trucco sfatto, l’alcool, la vita sghemba ce la mettono le due sagome di Laurel & Hardy virate al muliebre.
Little Annie è in questi giorni al centro esatto dell’occhio di bue che dal loggione la inquadra nel mezzo dell’impiantito del palcoscenico: un film su di lei è pronto ed una autobiografia dal titolo eloquente sono pronti a raccontarla (You Can’t Sing The Blues While Drinking Milk).
a quest’ora non è ancora ora di andare a dormire, buon ascolto.

Questa voce è stata pubblicata in 2012. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Little Annie & Baby Dee
State Of Grace

Rispondi a borguez Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.