Ljudbilden & Piloten One hundred fifty-five

non ho mai creduto ad una possibile “stagionalità” della musica! al disco per l’estate, a melancolie da appiccicare all’autunno o a canti alpini per salutare la neve cadente. ma credo sia la seconda volta che mi capita (o forse la terza!) di scoprire dischi in coincidenza di una tarda primavera fiorita, di giornate di luce che si allungano e di lentezze incombenti che fanno rilasciare i corpi trattenuti dall’inverno.
e in questi dischi ritrovare una “sospettosa” attinenza con il clima e i colori circostanti, come Correspondences di baudelairiana memoria.
un paio d’anni or sono fu la volta dei The Gentleman Losers dalla Finlandia con un disco omonimo che non ha ancora smesso di frequentare i mei ascolti (attendo seguiti e futuri sviluppi ma dal grande nord pare non giungano notizie). disco assolutamente consigliato per chi lo avesse perso. (myspace)
l’anno scorso feci la scoperta, in questo stesso periodo, delle delizie elettroacustiche di Bexar Bexar. parlai di lui e una sua rapida apparizione all’Hana-bi fu solamente un breve antipasto di una cena che avremmo voluto consumare per intero. Tropism resta anch’esso un disco imprescindibile. (myspace)

penso che quest’anno la primavera sarà occupata da Ljudbilden & Piloten. ragione sociale multipla dietro a quale si nasconde in realtà il solo Kristofer Ström con domicilio fiscale a Malmö (Svezia). trombettista, polistrumentista, grafico, appassionato d’animazione e chi più ne ha… il suo disco d’esordio One hundred fifty-five per Nosodro è sinceramente e caldamente suggerito. lo presenta lui stesso assieme a Rikard Heberling (che ne ha curato il design) nel breve spazio di 30 secondi!
naturalmente c’è un sito, che rimanda gentilmente ad un blog e che fa da eco ad un doveroso myspace al quale affiancare l’inevitabile youtube.
e dunque altissima esposizione mediatica che rischia di appannare un poco un disco che non necessita invece di molto di più di un ascolto attento e lascivo, come lo è la pelle al sole o certi crepuscoli di maggio che tardano a svanire.

[youtube=http://it.youtube.com/watch?v=CKIYuEJm2es]

disco interamente suonato in solitudine, pensato nello spazio di due anni e realizzato senza apparenti urgenze e con quella beata imprudenza che conservano gli esordi. disco che è possibile ascoltare a spizzichi e bocconi mentre fa da sottofondo ai tanti video (peraltro bellissimi) presenti su myspace, ma che io invece consiglierei di gustare in uno spazio aperto, in una spiaggia, nel tempo di un tardo pomeriggio primaverile.
disco piccolo eppure schietto e sincero. e divertente, irriverente. lento e rallentato. acustico come il preludio ad un’estate che è già alle porte.

[youtube=http://it.youtube.com/watch?v=OCbxZD5p2Ko&feature=related]

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0 risposte a Ljudbilden & Piloten One hundred fifty-five

  1. diego scrive:

    musica per le mie orecchie!

    noto inoltre che lo spazio ‘five easy pieces’ è quantomai intriso di colori cupi e vontilliani. alla faccia della primavera inoltrata! tutto ciò mi stimola assai…

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