Markku Lepistö, David Munelly, Riccardo Tesi, Bruno Le Tron, Didier Laloy
Accordìon Samurai

chissà mai se possa essere immaginabile il ritrovamento di un Manuale di Etnomusicologia Fantastica alla stregua di quelli zoologici pensati e scritti dal mio illustrissimo cugino Jorge L. Borges, o semmai la discoperta di alcune registrazioni sul campo effettuate da Alan Lomax prive di indicazioni temporali e spaziali ma con la semplice notazione grafica Europe. tutto questo non è dato di sapere, ma si può star certi che semmai si giungesse a questa epifania il suono e le annotazioni condurrebbero senza esitazioni a questo disco.

prendi cinque virtuosi dell’accordéon provenienti da diverse parti del vecchio continente e lascia che la loro maestrìa e la loro cultura interagiscono con la dovuta calma passando per vari incontri ed esecuzioni live. con il dovuto tempo si otterrà al fine una seduta di registrazione (aprile 2011), coordinata da Frédérique Dawans dell’agenzia artistica belga Fragan, presso il Centre de Crèation des Nouvelles Musiques Traditionnelles et Musiques du Monde, a Correns nel sud della Francia. è così che i cinque guerrieri dell’accordéon Markku Lepistö (Finlandia), David Munelly (Irlanda), il nostro Riccardo Tesi, Bruno Le Tron (Francia), Didier Laloy (Belgio) hanno dato vita al disco Accordìon Samurai uscito per l’etichetta belga Homerecords. con ruoli paritetici e licenza condivisa di scrittura ne è scaturito un vero e proprio trattato di folklore fantastico della cara e vecchia (e bistrattata) Europa. assai difficile stabilire un luogo preciso del vecchio continente, ancor più arduo individuare quale celebrazione o rito umano possa essere accompagnato da queste musiche: è un po’ come se la storia si fosse messa di traverso e avesse sovvertito eventi, migrazioni, conquiste e calendari. ecco allora il popolo europeo di ceppo caucasico che celebra i riti di passaggio, il mutare delle stagioni, le bucoliche feste pagane, i balli, matrimoni, le nascite e gli addìi senza appartenere a nessun luogo ma solamente alle genti di queste terre.

disco da vertigine culturale, indomito e profondamente radicato nella cultura che crediamo nostra e riconosciamo come improvvise olfazioni d’infanzia. si viaggia in senso inverso attraverso tempi e luoghi e si giunge a bordo di questo folklore fantastico in uno spazio inconsueto eppur così familiare.
l’unica magia concreta è la capacità tecnica di questi cinque musicisti, straordinari a dosare e posare la loro arte per rendere così leggera la musica e lasciare spazio a questo sogno. che la festa abbia inizio allora.

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22 risposte a Markku Lepistö, David Munelly, Riccardo Tesi, Bruno Le Tron, Didier Laloy
Accordìon Samurai

  1. SigurRos82 scrive:

    Whoa whoa whoa. Ecco la prima fermata del 2012 🙂

    Ho un solo disco di Riccardo Tesi, ma l’ho consumato.

    • borguez scrive:

      pur essendo senza tempo è bene dire che il disco nasce nel 2011, ma avendo il futuro remoto di fronte non è il caso di intrattenersi in quisquiglie cronologiche.
      è una meraviglia!

  2. odradek scrive:

    Ciao, Borguez.
    Grazie per questa ennesima meraviglia.
    E una domanda: quanto durerà ancora la possibilità di una condivisione così accurata come la tua, dopo che hanno iniziato con Megaupload?

    • borguez scrive:

      quanto durerà? bella domanda.
      di certo per ora c’è solamente il mio desiderio di continuare a fare ciò che ho sempre fatto da 5 anni a questa parte, per tutto il resto ci si penserà a tempo debito. se solo pensi a quante volte abbiamo già cambiato il nostro modo di condividere musica, dai nastri in avanti, non mi spaventa poi molto il futuro.
      a presto e grazie della comprensione

  3. odradek scrive:

    Mi piaci proprio tanto, signor Borguez.
    Non suoni come un’avance, sono ostinatamente etero.
    E’ semplice ammirazione.
    🙂

  4. G. scrive:

    Manca solo il più grande…Renato Borghetti.

    • borguez scrive:

      ne mancano altri a dire il vero, ma non ho schierato io il quintetto in campo. in più mi piace l’idea che i cinque provengano tutti dal vecchio continente, condizione necessaria per creare questa miscela di folclore inusitato di vecchia europa!

      • odradek scrive:

        Beh, mancanza per mancanza, ci avrei visto bene Guy Klucevsek in compagnia di questi signori.
        Ma è niuiorchese, anche se già negli anni ’80 con “Polka From The Fringe” ha detto la sua alla grande sulle musiche “nostre”…

  5. odradek scrive:

    Ma sei il G. di DeB?

  6. G. scrive:

    è una battuta?

  7. borguez scrive:

    non so derimere questa questione….

  8. G. scrive:

    No per carità,non c’è da dirimere nulla…:-)
    Sinceramente non ho ho capito cosa sia DeB.

    Quando si parla di accordéon non riesco a non pensare al meraviglioso quartetto di Renato Borghetti..tutto quì.

    O.T

    Borguez e vijay iyer ha avuto una crisi mistica?
    Non si sente più in giro…:-)

    • odradek scrive:

      @ G.: solo una banale “omonimia” con il gestore di un sito (DeBaser) che so annoverare altri passanti sulle lande Borgueziane. Tutto qui. – P.S. ho preso nota del Borghetti (grazie) e nel caso non lo conoscessi ti consiglio Guy Klucevsek, in particolare il citato “Polka From The Fringe”.

    • borguez scrive:

      Vijay Iyer! non saprei… non farò mancare notizie appena ne giungono.

      • Paolo scrive:

        Dal 26 gennaio è in tour (europeo), il 24 febbraio esce il nuovo in trio (Accelerando), sempre per la ACT.

        • borguez scrive:

          puntualissimo Paolo.
          stavo per rispondere ma sono stato felicemente preceduto.
          sei assunto: art.18 annesso e compreso (prima che venga rimosso)!
          grazie e a presto

  9. G. scrive:

    L’ho anche visto dal vivo qualche anno fa..
    il più zappiano di tutti!

    Olà

  10. ZeMoa scrive:

    Caro amico, questo link sta solo a scaricare la copertina dell’album. è rotto? è possibile risolvere questo problema?
    Grazie per i messaggi.

  11. LD scrive:

    Quite amazing record – wonderful tunes. Thanks.

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