Mike Cooper Blue Guitar (Ten Songs for Guitar and Voice)

torno su Mike Cooper a breve giro di tempo, ma si sa che l’infatuazione snobba le tempistiche e che la passione di nutre di eccessi. scrissi riguardo a Rayon Hula pochi giorni or sono e mentre quelle note dondolanti riempiono ancora gli spazi oziosi ecco giungere un nuovo lavoro del prolifico chitarrista. in più, il tempismo di “Lionel Essrog” nei commenti del post precedente giunge felicemente in contemporanea al mio intento di scrivere ancora a proposito del nostro.
(breve digressione: l’anonimato garbato e discreto è serenamente tollerato dal blog e da chi lo cura, ma di fronte all’acutezza e al buon gusto di alcuni commenti nascerebbe spontaneo il desiderio di saperne di più, di poter condividere e confrontarsi crescendo. mala tempora currunt, non disperdiamo intelligenza e resistenza).
dunque mentre la ::Room40 si accorge e ristampa quel piccolo gioiello di exotica futuribile che è Rayon Hula, il tenero Mike Cooper da seguito e continuazione ad un altro tesoro seminascosto del suo forziere segreto Spirit Songs (qui): ritorna al concepimento di canzoni per chitarra e voce, nell’apparente gesto primordiale del cantautore, ma qui siamo di fronte all’esperienza di una carriera ai margini della sperimentazione che si proietta straordinaria su di un futuribile in stretto contatto con la tradizione (anglosassone e mediterranea).

Blue Guitar Ten Son Songs for Guitar and Voice porta una ingannevole eloquenza in grembo, spiegata e narrata sapientemente dallo stesso Cooper. 10 composizioni scarne e ossute ridotte all’essenziale dalla nobile povertà di mezzi e accompagnate, in soli due brani, dalla chitarra dell’australiano Tim Catlin. è bene precisare sin da subito la tecnica compositiva (assemblativa?) di Mike Cooper: trattasi di improvvisazioni musicali e vocali registrate in tempi diversi e pensate separatamente le une dalle altre e successivamente sovrapposte. in più, la parte testuale, salmodiata e  intonata come una preghiera devozionale, proviene nella maggior parte dei casi dalle pagine di Gravity’s Rainbow di Thomas Pynchon sottoposte ad un ludico e casuale lavoro di cut-up di lontana memoria.
le premesse potrebbero spaventare chiunque, ed invece emerge la capacità innata di Cooper di giungere all’essenziale, emotivo e concreto, del suo fare musica. una musica che porta echi di blues antecedente la guerra, echi di folk ancestrale anglosassone, abbozzi di raga indiani o stralci di sonorità mediterranee che guardano alla diaspora rembetika. materia per la maggior parte acustica (fatta eccezione per un  paio di brani in cui la chitarra viene cautamente processata dall’elettronica) che potrebbe appartenere ad un lontano irraggiungibile e che invece scaglia l’idea di canzone e di improvvisazione in futuro altrettanto inarrivabile.
la musica di Mike Cooper possiede una freschezza benefica che mi riconcilia con questo tempo (musicale) incerto: mi addentro nelle sue composizioni con quel salvifico senso di smarrimento che giova all’ascolto e allo spirito. e lui non tradisce e non inganna mostrando limpido le sue intenzioni. canzoni buone per questi giorni imprecisi.

Mike Cooper Blue Guitar (Ten Songs for Guitar and Voice)

Questa voce è stata pubblicata in 2010. Contrassegna il permalink.

8 risposte a Mike Cooper Blue Guitar (Ten Songs for Guitar and Voice)

  1. SigurRos82 scrive:

    Io continuo a prendere appunti e ad apprezzare assai questo delicato e sublime Mike Cooper……..

    🙂

  2. Lionel Essrog scrive:

    Beh ci sarebbero due concerti imminenti:
    Il 24 Febbraio “TRUTH IN THE ABSTRACT BLUES” – COOPER / SPERA / BELLATALLA( non Leila Adu ahimè) al Fanfulla di Roma
    E il 4 marzo TIM SPARKS / MIKE COOPER – STRANGE STRINGS – ACOUSTIC GUITARS –sempre a Roma però “il Cantiere”…
    Darei il migolo sinistro per esserci ma per me è troppo lontano.
    Però visto che in questi giorni siamo affetti da “cooperite” ecco anche Pacific Voyager del 2008
    http://www.zshare.net/download/72608527d88053cc/
    Ciao

    • borguez scrive:

      Roma è lontana per ora e l’appuntamento è soltanto rimandato.
      le segnalazioni sono però preziose per chi potrà approfittarne: sia per quanto riguarda i live che per quel viaggiatore del pacifico, che, pur possedendolo, consiglio vivamente.
      p.s. ho una mail alla quale rispondere. pigrizia permettendo sarò celere.
      a presto.

  3. MIKE COOPER scrive:

    Thanx for your support and comments. kupa.

  4. MIKE COOPER scrive:

    Does somebody have photographs or video of Truth In The Abstract Blues concerts at Fanfulla please? We need some.Please contact me if yes – cooparia@gmail.com

    Thanx ‘in anticipo’

    • costantino spineti scrive:

      …oooof course, dear Mike Cooper!

      I have a wonderfull video of the concert at Fanfulla…magic night!!

      Next week i’lle be at Rome, i’ll write you to give you dvd. It’s a pleasure for me.

      Porterò con me anche la videocamera e una camicia hawaiana perchè, se sei d’accordo, vorrei intervistarti.

      Saluti…anzi, cheers!!

Rispondi a borguez Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.