Occhi di Ragazza Gianni Morandi

mi piacciono i ricordi che affondano nella memoria e lasciano sfumare i contorni e confondere le forme. cose accadute moltissimi anni or sono, talmente lontane da non poter più verificarne l’effettiva esistenza o la verosimile attendibilità. ma a proposito di alcui particolari si ha la pretesa di esserne certi, di non potersi sbagliare e di poterci quasi scommettere (sic!)…

il mio ricordo è impigliato a qualche primavera (o estate?) di un’anno incerto a metà dei ’70 (75? 76? 78? …non ricordo!). per sempre imprigionato fra i sedili vellutati dell’auto di mio padre: una Fiat 131 bianca, come dimenticarsene? molto probabilmente una vacanza, o forse solo una gita domenicale o chissà che! ma che ci fosse già l’autoradio con il mangianastri questo lo ricordo con estrema esattezza. bella imponente con manopole ingombranti e dinamiche macchinose di molle e espulsioni.

fra i due sedili c’era lo spazio per inserire alcune musicassette e non potrò mai più scordare quella playlist preferenziale sulla quale ho probabilmente formato la mia sensibilità musicale. una specie di piccola e privata educazione sentimentale al mondo dei suoni, l’imprinting defintivo a un desiderio smanioso di ascoltare musica e di assimilarne la magia sfuggente. se si vuole un ritratto dell’artista da giovane! li elenco così come li preferivo allora, nello stesso ordine in cui li sistemavo in attesa di entrare nel box del metano!

1) tutti i successi di Gianni Morandi 2) Magical Mistery Tour The Beatles 3) tutti i successi di Domenico Modugno 4) Elvis Presley ..ma non ricordo più cosa! 5) Lady Sings the Blues Billie Holiday 5) La musica dell’Orchestra Secondo Casadei e per ultima… 6) La pastorale di Beethoven…

morandi_cd01.jpg

dato per scontato il sempiterno ringraziamento a mio padre per quel tipo di educazione e tenendo conto che ciascuna di quelle musicassette potrebbe racchiudere una storia e aprire la porta a molte altre, vorrei soffermarmi solamente sulla prima, allora la mia preferita. RCA LineaTre per chi ricorda, Gianni nello splendore degli anni ’70 e sopra ogni altra cosa una canzone… Occhi di ragazza! a questa canzone associo indissolubilmente l’idea del viaggio, dei cieli azzurri, della spensieratezza, di una serenità che appariva indistruttibile e preziosa, la stessa che qualcuno ha perfettamente ritratto molti anni dopo!

da Dalla/Bardotti/Baldazza una ballata ondeggiante in stile WestCoast con gli inserimenti soulful dei fiati e la voce grezza e potente di Morandi, come un Wilson Pickett nato per errore sulle colline bolognesi. e poi gli archi ad accompagnare il viaggio, il tono maggiore e l’andatura incalzante, quell’inciso e quella parte struggente a richiamare la necessaria melodia italiana!

per chi viaggia, per chi è ancora spensierato, per chi andrà in vacanza, per chi sa ancora allargare le braccia e ballare in solitudine, per chi vorrà godere di questo filmato splendido risalente all’EuroFestival del 1970…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=d3fksF_ESiE]

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0 risposte a Occhi di Ragazza Gianni Morandi

  1. déserteur scrive:

    grande canzone, grandi mani, grande monoblocco di crine sulla cute, grande Gianni: http://www.youtube.com/watch?v=F4E9eJ9jUfs

  2. Maud scrive:

    i miei preferiti erano decisamente più rock:

    1) Beatles
    2) Birds
    3) Joni Mitchell
    4) Fairport Convention
    5) Creedence Clearwater Revival

    nel mio caso l’auto in questione era una lancia beta rossa ed io me ne stavo per buona parte del tempo in piedi cantando in un inglese ovviamente inventato, abitudini che peraltro non ho perso del tutto, ne quella di cantare ne quella di farlo inventando le parole che non capisco… quest’ultima cosa poi mi viene proprio spontanea ed è opportuno che non avvenga quando sarò in inghilterra!

  3. borguez scrive:

    Si direbbe sulla carta che sei stata più fortunata di me! che i nostri padri (distanti generazionalmente) abbiano comunque svolto egregiamente il loro lavoro di educatori (altrimenti adesso non saremmo così dannatamente coinvolti con la musica)… ma ognuno ha i suoi ricordi e non cambierei quella cassetta di Morandi per niente al mondo!
    Mi facevo vanto immeritatamente della varietà dei generi che era compresa in quei nastri! da Billie Holiday a Modugno, da Elvis a Secondo Casadei…lì dentro, nei miei sogni più esoterici potrebbe essere compresa ogni cosa!
    L’unico appunto (che non merita affatto) che si potrebbe fare al padre di Maud è quello di aver snobbato la musica italiana e di aver generato, insieme a tanti altri padri, una serie di generazioni di anglofili impuniti!
    Se non si fosse capito io amo ancora la musica italiana…e Déserteur lo sa!

    …e poi 131 is better than Lancia Beta!

  4. Hank scrive:

    Beati voi. Mio padre ascolta esclusivamente opera e musica sinfonica. E la simbolica e necessaria uccisione della figura paterna ha avuto la controindicazione di fare di me un appassionato di musica inutile e debosciata.

  5. hrudi v. bakshi scrive:

    ..beati voi !?!
    i miei viaggi su macchine paterne (1100 special, fiat 850, lancia fulvia 2c), erano immancabilmente senza radio, e senza musica!!!

    …a casa lo stereo era un’utopia e a 14 anni iniziai a lavorare quando gli altri erano in vacanza per comprare uno stereo che riuscii ad acquistare a metà con mio fratello per la modica cifra di £ 1’658’000 !!!
    i dischi costavano 12’000 £ e da li partì un lungo viaggio infinito

    …mai più un’auto senza radio, una casa e un ufficio senza stereo la bici senza ipod….la sensazione di rincorrere e di aver perso qualche cosa rimane

  6. déserteur scrive:

    vacanze anni ’70 in 500 fiat rossa, no autoradio, no autostoppisti per mancanza di spazio essendo 2 adulti, 2 bambini + bagagli, però tanta musica riprodotta attraverso questi oggetti allora di uso comune: http://www.elettracompany.com/mkportal/modules/gallery/album/t_a_2.jpg
    http://www.dgmsas.it/k7.jpg
    quando le pile si esaurivano in occasione di lunghi tragitti, si passava alle versioni dal vivo che spaziavano da arie di opera, “romagna mia”, “rosamunda”, “una rotonda sul mare”: le uniche eccezioni alla lingua italiana erano i dialetti. ma quanti secoli sono passati? oggi quando viaggio solo ogni tanto spengo l’autoradio, verifico che i finestrini siano ben chiusi (per rispetto delle membrane altrui), e canto di tutto…….. la parola passa agli etologi…

  7. borguez scrive:

    Hank, menti sapendo di mentuccia! più di una volta mi hai parlato delle alte frequentazioni di tuo padre (MJQ se non ricordo male) e del resto la sola figura di tuo nonno potrebbe esaltare la tua educazione sentimentale, ma probabilmente l’omicidio della figura paterna e del tuo avo non è ancora definitivamente compiuta…ti hanno di certo lasciato un patrimonio culturale e la loro eredità è ben riconoscibile nelle tue frequentazioni! Alan Lomax e Harry Smith non potevano certo nascere in Romagna…non con due nomi così!

    Hrudi mi fai sempre sorridere e stavolta intenerire…bella l’idea della musica sudata e conquistata come un vetta o il Capo Nord! ma del resto l’850 con i subwoofer si sarebbe rovesciata! onore a te…

  8. borguez scrive:

    Ho cantato di tutto, lo sai sui sentieri dei grammofoni, sai…

    l’oggettistica in questione è roba da far venir le lacrime e se a questa aggiungi questo (che mi pregio di aver utilizzato) la parabola è compiuta! ma ti rendi conto…utilizzare della tecnologia per registrare e riprodurre suoni e musica che si appella GELOSO…che tempi!

    anch’io comunque oggidì approffitto dell’eccessiva popolazione di riproduttori sonori per ritrovare spazi di silenzio che riempio a piacimento! premo il pulsante STOP e accendo l’acqua calda e dentro al microfono della doccia prediligo e stono Pazza Idea con tutto il dovuto e misericordioso rispetto per l’immensa Patty…ma i vicini già lo sanno!

  9. Hank scrive:

    Solidarietà ai tuoi vicini, soprattutto qualora gli sia capitato di immaginare la scena… Beh, sì, il MJQ credo lo abbia visto nel ’58. E adesso si bulla con i figli, ma in realtà sono certissimo che all’uscita abbia commentato:

    “Mo c’sa fai sti nigar…?”

    Gli oggetti linkati sono struggenti… Quando penso alle generazioni odierne, svezzate ad asettici mp3, mi convinco della degenerazione della specie umana (come non ne fosse bastante testimonianza DJ Francesco).

  10. borguez scrive:

    Se cercavi testimonianze dell’irreversibile degenerazione della specie umana non credo avrai difficoltà a compilare una lista infinita di esseri indegni e comportamenti assolutamente impensabili e inspiegabili… ma li lascerei nella loro marcescente demenza e non mi curerei di loro….
    mi tengo il MJQ, Coltrane e il Geloso, Gianni Brera e un Dolcetto di Dogliani di Pecchenino, Dylan alla radio su Theme Time Radio Hour e Cervantes…meglio di niente, intanto sei qua!

  11. diego scrive:

    Sui padri che hanno svolto “egregiamente il loro lavoro di educatori (altrimenti adesso non saremmo così dannatamente coinvolti con la musica)” non sono d’accordo. Da mio padre ho ricevuto tutto tranne che la minima educazione musicale, non per questo non sono maledettamente, fottutamente, dannatamente coinvolto con la musica!

    Visti gli interessi culturali dell’intera mia famiglia a volte mi capita di pensare che sì, in questo senso, mi sono fatto da solo.

  12. borguez scrive:

    Sono certo che da qualche parte della tua infanzia, caro Diego, c’è un aggangio, un momento o un particolare che non ti sfuggirà e che ti ricondurrà esattamente al principio delle cose…delle cose riguardanti la musica!
    Un regalo, un disco che ascoltavi passivo o anche l’osteggiatissimo liscio delle nostre terre, un fischiettare involontario o la filodifussione. e poi l’autoradio o l’adorato urlatore che piaceva tanto, la sigla di tutto il calciomiutoperminuto o uno strumento musicale donato, un mangiadischi.
    Pensaci e poi mi dirai… sono pronto a ricredermi!
    Pare che il tuo destino possa essre simile a quello di Hrudi…

  13. hrudi v. bakshi scrive:

    …specifico che il mio fremere per le autoradio,
    o la mancanza di quello che ai tempi andava per la maggiore, “il radiolone” non era l’inizio!
    il brodo primordiale probabilmente iniziò col mangianastri rosso e i 45;
    ricordo la sigla di un programma di cochi e renato, che posseggo tutt’ora (la copertina era renato pozzetto malvestito che scimmiottava un portiere di calcio su di un muretto con l’ombrello aperto)
    poi ricordo il mangianastri che letteralmente se li mangiava, e allora era un casino
    “le canzoni” si registravano direttamente dalla radio, ma bisognava stare zitti! naturalmente non erano mai complete, mancava l’inizio e se andava male anche la fine.
    il massimo era la richiesta alla radio libera esplicita per la registrazione…e a volte succedeva!

    …il bello era che non avevano ancora inventato “il vocalist”, figura a me tanto odiata quasi quanto il personal trainer

  14. borguez scrive:

    so di cosa stai parlando…lo so eccome! posseggo quel 45 giri, segno del tempo che passa e inequivocabile dichiarazione della nostra reciproca età!
    sic!
    come ti capisco…

  15. diego scrive:

    Tu m’insegni che romanzare è cosa buona e giusta, dunque un episodio agli albori delle mie curiosità musicali ce l’avrei… (ne abbiamo già parlato, lo racconterò in un post)
    Credo anche che se fosse stato un’altro episodio piuttoasto che quello le cose non sarebbero andate troppo diversamente, ma tant’è.

    Intanto sono un po’ uscito dal letargo con questo.
    (letargo provocato dalla scusa del cineforum)

  16. Loaded scrive:

    Mitico Gianni Morandi! Di lui ho chiarissimi ricordi fetali relativamente alla sua hit “Me lo compri Papà?” Per caso qualcuno si ricorda di un certo Padre Cionfoli? Probabilmente era solito sentirlo mia madre quando era incinta di me, tipo con le cuffie appoggiate al pancione… Ricordo chiaramente il nome, ma le ricerche finora fatte (anche su internet) non hanno dato esito…In cambio in informazioni offro i 45 giri -originali -dei Decibel (vedi Enrico Ruggeri) con le hit “Contessa e “Teenager” sul lato B e il 45 giri di Umberto Tozzi con “Gloria” e “Stella stai” sul b-side…

  17. borguez scrive:

    Caro Loaded,
    bentrovato sul mio blog. colgo l’occasione per porgerti i miei complimenti per il tuo blog che leggo sempre volentieri. dalle questioni che poni mi pare di comprendere che sei un po’ più giovane di me in quanto Padre Cionfoli lo ricordo assai bene ad un Sanremo di inizio anni ’80. la canzone si chiamava “Hop Hop Somarello” (o qualcosa del genere!) e non ha certo cambiato la storia della musica, ma a modo suo a percorso il tempo.
    se proprio sei curioso, il nostro possiede un sito…questo
    non ti chiedo in cambio quei 45 giri perchè sono cosa preziosa da cui non mi separerei…anche se anch’essi li ricordo con inutile nostalgia!
    a presto

  18. Loaded scrive:

    Caro Borguez davvero preziosa fonte di sapere musicale sei tu. Probabilmente io, al contrario di te e analogamente a Diego, non ho ricevuto una adeguata primordiale educazione musicale. Epperò mi piace ricordare quel vecchio giradischi ricevuto in regalo da “puteo” sul quale piazzavo alcuni 45 giri e rari 33 giri. A livello di date confesso che le immagini delle copertine e i nomi si confondono nell’abisso della mia memoria e possono, talvolta, riemergere in maniera asincrona. Padre Cionfoli in effetti mi è rimasto impresso più per il suo bizzarro nome che per altro…

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