Pest From The West (1939)

sono riuscito a fare mente locale, a riaprire le indagini, a proposito di un dvd che credevo perduto (hanno un po’ sempre l’aria smarrita) e che non avevo neppure terminato di vedere. la buona notizia è che è stato ritrovato il luogo del nascondiglio, e che i rapitori si dicono disposti a rilasciare l’ostaggio senza riscatto. si tratta di una di quelle edizioni da edicola, già vecchie e già impolverate, apparentemente edite da qualche folle cultore per incontrare casualmente la passione di un proprio simile, ignaro e per sempre riconoscente. non ne ricordo neppure il titolo (ma che importa?), ma non posso dimenticare il volto del protagonista.

parlare di Buster Keaton nel breve spazio qui intorno sarebbe improponibile anche perchè più avanzo nella lettura della sua biografia, più mi rendo conto dell’immensità della sua carriera e della sua pregnanza sulla cultura tutta del ‘900. My Wonderful World of Slapstick fu scritto insieme a Charles Samuels intorno al 1960 e successivamente tradotto in italiano per le edizioni Theoria con il titolo di Memorie a Rotta di Collo. non credo sarà difficile recuperarne un’edizione economica edita di recente dalla Universale Economica di Feltrinelli. un’autobiografia intensa come lo fu la parabola di Keaton, dal basso all’alto e poi ancora in basso, come una caduta, divertente e amara come il suo volto.

stavo saltabeccando in rete alla ricerca di alcune notizie ulteriori sopra piccoli film (quelli da due rulli) che Keaton fece per la Columbia verso la fine degli anni ’30, e scopro con immensa sorpresa che è riproposta in buona qualità una delle scene più divertenti che ricordo del dvd che fu mio. due click e apprendo che la pellicola si chiama Pest From The West, e che effettivamente è rimasta celebre per quei due o tre minuti.

io non aggiungerei altro, se non che Buster Keaton canta (splendidamente) con un ukulele una canzone dal titolo In a Little Spanish Town e che è vestito così buffamente per conquistare una senorita (Lorna Gray) cantandole una serenata. io continuo a ridere ogni volta che lo vedo, per come entra in scena, per quella tristezza dolce, e vedo in trasparenza tutta la smorfia di quel volto, la grandiosità di una vita e la nostalgia di un secolo che non tornerà…

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0 risposte a Pest From The West (1939)

  1. hrudi v. bakshi scrive:

    concordo!
    non conosca nulla della vita privata o pubblica di keaton, ma
    quello che ha lasciato impresso sulla pellicola basta e avanza……anche qualche cosa

  2. borguez scrive:

    ti assicuro che buona parte della vita di Buster (la prima) è stata davvero a perdifiato e a rotta di collo. immaginarsi l’assenza di controfigure e le gags provate e riprovate fino alla perfetta realizzazione.
    tanto per intenderci, all’età di tre anni debuttava sui palcoscenici dei vaudeville con il soprannome di “straccio umano”. la sua occupazione principale era farsi “lanciare” dal padre contro pareti o suppellettili…
    questo era solo il principio!

  3. zazie scrive:

    Le vecchie locomotive, le rotaie e i treni mi hanno sempre affascinata e da sempre entrano prepotentemente nei miei sogni notturni, forse è per questo che amo tantissimo “Come vinsi la guerra”, dove Keaton interpreta un macchinista maldestro vittima di rocambolesche avventure.
    Una pellicola incredibile è “Film” del 1965, l’ultima interpretazione di Keaton. Scritto da Schneider e Samuel Beckett (altro immenso genio),pare un’indagine onirica e surreale sul tema della visione. Consiglio di vederlo, appunto.

  4. borguez scrive:

    Credo di aver visto quel corto di sfuggita molte notti fa, con un occhio chiuso e l’altro semiaperto, sconfitto dal sonno. Mi ripromisi di cercarlo e vederlo, ed evidentemente le promesse sincere alla fine un poco trionfano. La rete credo sia stata creata anche per questo!

    Ho una predilezione per il volto di Buster anziano, quando la maschera del suo volto pareva aver compiuto il giro completo del tempo. Sunset Boulevard, o insieme a Chaplin in Luci della RIbalta, o negli spot della Alka-Seltzer, della Smirnoff o della Levy.

    Volevo solamente annotarmi quella piccola gag di quel film, ma giustamente il personaggio merita molto altro, e dunque ci si tornerà sopra!

  5. maud scrive:

    Go west, magari con la colonna sonora di Bill Frisell…

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