…quello ci seppellisce tutti!

l’espressione è di quelle forti, fra il dialettale e il pleonastico, ma mi è sbottata improvvisa dopo aver mirabolmente assistito all’ennesimo “doppio carpiato” del Dylan più imprevedibile! e hai voglia a discuterne febbrilmente fra distillati e ipotesi, mentre la notte sprofonda e la pioggia non smette, con Hank che ridacchia sornione e io che stento a crederci. ma la faccia di Hank che anni or sono mi annunciava basito l’improbabile notizia di Dylan coinvolto in uno spot televisivo di lingerie me la ricordo, eccome! ma lo spot io mica l’avevo visto…

[youtube=http://it.youtube.com/watch?v=Vq7W7icd-Fc]

e non credo vi sia dubbio fra chi dei due protagonisti sia quello irresitibile! era il 2004 e di tempo ne è già passato parecchio. così tanto da non accorgersi che Zimmerman pare ringiovanire e riprendere in mano le redini di quel tempo che continua a cambiare. la sua The Times They Are A-Changin’ diventa la colonna sonora di uno spot televisivo della Bank of Montreal, e, fra lo stupore generale, l’unico che pare intoccabile resta sempre lui. lui che riprende in mano la penna e scrive Chronicles, primo volume di una autobiografia in tre atti. lui che siede di fronte alla telecamera di Martin Scorsese e racconta una volta per tutte cosa accadde veramente in quel freddo inverno del Village, e cosa accadde prima, e cosa accadde dopo. nacque così No Direction Home! lui che trova il tempo di non fermare il suo Never Ending Tour e di incidere quel piccolo gioiello che è Modern Times! ancora il tempo…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=4q4GWKUOLK4]

forse a quel 2004 si dovrebbe ritornare, ad un’intervista televisiva concessa dopo molti anni di silenzio al giornalista Michael Radutzky della CBS. dietro quel volto perennemente scocciato e a quella voce che diventa ruvida cominciano ad affiorare parole scomode e concetti assai più ostici…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=L2L2VwHIv1k]

ed è forse allo stesso Radutzky che si deve la realizzazione delle Theme Time Radio Hour, visto che del programma radiofonico ne è il curatore. ne ho già parlato altrove e qui vorrei solo aggiungere un piccolo e non poco influente particolare. lo sponsor ufficiale della trasmissione e la celeberrima casa automobilistica di Detroit (Michigan), la Cadillac. l’ultima trasmissione andata in onda aveva proprio la Cadillac come argomento e in concomitanza con essa è uscito questo spot televisivo al quale mi riferivo poco sopra…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=xYWT5QUhvJs]

Hank continua a ripetermi che è inutile, il carisma di Dylan lo precede e lo preserva e si gongola soddisfatto in una delle sue smorfie, io continuo a rimanere basito e penso… quello ci seppelisce tutti!

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0 risposte a …quello ci seppellisce tutti!

  1. Hank scrive:

    Già. “This is the West, sir. When the legend becomes fact, print the legend.” (“The Man Who Killed Liberty Valance”)

    Buffo cortocircuito: da sessant’anni la musica rock si dà arie da persona adulta e cerca legittimazioni accademiche, tra teatri stuccati, commistioni letterarie e sperimentazioni le più improbabili. Dunque l’autorionia, che sigilla l’ingresso nell’età adulta, è bandita. E il bello è: e chi se la incula, l’autoironia. Dietro una rock band, quel che si vuole ascoltare è la “leggenda”. E la leggenda, con Dylan, la respiri anche quando vende pannoloni, con aria ovviamente sorniona e autoironica.

  2. Hank scrive:

    P.S. Non c’entra niente, ma dai un’occhiata qui: http://www.youandmeonajamboree.blogspot.com/

  3. borguez scrive:

    ma dimmi: cos’è il paese dei balocchi?
    ho paura di svegliarmi domani mattina trasformato in ciuchino! un ciuchino strafatto e coi dread (sia detto)!
    grazie per l’assist!

    e che poi non c’entri niente non è del tutto vero!
    quello c’entra sempre!

  4. borguez scrive:

    per quanto riguarda invece il tuo primo commento, beh, non posso che sottoscrivere ed annuire così come effettivamente stavamo facendo l’altra sera!

    nel caso poi trovassi l’intervista completa (tutti e 60 quei minuti), sai dove trovarmi!

  5. maud scrive:

    qualche giorno addietro ho visto “Don’t look back”, mi è piaciuto assai, in modo particolare le interviste in cui il nostro bob massacrava i poveri giornalisti basiti!
    e peraltro da giovane (ribadisco, da giovane, perchè le mie amiche qua mi stanno prendendo in giro da una settimana) era anche piuttosto belloccio!

    ieri sono stata nel nuovo negozio della rough trade a brick lane, spettacolare. sono riuscita a contenere l’impulso all’acquisto matto e disperatissimo che mi ha colto non appena varcata la soglia, ma ho comunque comprato una delle compilation rough trade, quella dedicata al country, quantomai pregevole.

  6. borguez scrive:

    facciamo così cara Maud, diciamo che Bob Dylan non passerà alla storia per essere stato “belloccio”!
    poi volendo… de gustibus!

  7. Hank scrive:

    Maud, con tutto l’affetto possibile: “belloccio” lo vai a dire a tua sorella.
    Borguez, con tutto l’affetto possibile: non l’ho mai vista, ma mi sento di escludere che tua sorella possa passare alla storia per essere stata “belloccia”

    Poi, per quel che attiene tutte le restanti e trascurabilissime miserie umane: sì, de gustibus. E io dico: “JAH RULES!!!!!!!!!”

    (is it rolling, Bob?)

  8. borguez scrive:

    Hank, lungi da me l’idea di giudicare la grazia estetica del caro Dylan.
    piuttosto quel sito cornucopia nasconde un leggiadro inganno… ne sei al corrente?
    come risolverlo?
    magari è bene parlarne in separata sede…

    JAH RULES ANYWAY!

  9. Hank scrive:

    Ohibò! Un parco utilizzo non ha tradito ripercussioni… Ora sono incuriosito assai, se ritieni se ne discute de visu, al più tardi al cospetto dei Gallon Drunk.

  10. borguez scrive:

    e così sarà! e così sia!
    questione di poco conto e piccola gravità in ogni caso!

  11. gagaryn scrive:

    òcio alla comare secca…

    e comunque come tutti sanno il tenero bob ha già lasciato questa valle di lacrime nel famoso incidente in moto, sostituito poi da paul maccartney operato di adenoidi il quale a suo volta vennoecosì sostituito nei bittles da sam cooke che aveva passato qualche dì nella spiaggia lunare insieme al sottoscitto

    Maud, don’t look back, grazie, dici nulla.
    sti cazzi che era belloccio bob,
    borguez o hank saranno bellocci,
    bob era divino (chi è del resto il/la suo sosia più sputato/a in “I’m not there”?)

  12. borguez scrive:

    puntuale e dislessico gagaryn, direi!

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