Remi Kabaka Black Goddess
(The Soundtrack from Ola Balogun’s film)

in questi tempi incerti di bassa fedeltà acustica, o di alta infedeltà auditiva, avere dei pusher discreti su cui poter fare certo affidamento è sacrosanta salvezza per coloro che necessitano dosi medie giornaliere di suoni stupefacenti.
così, senza spifferare quali siano gli altri fornitori, confesso apertamente di pendere letteralmente dalle orecchie dell’etichetta inglese Soundaway e di procurarmi ed inghiottire praticamente ogni nuova leccornia che fuoriesce da quelle presse viniliche. e debbo dire che il ludibrio e la soddisfazione sono molto spesso garantite: ma ancor di più quando l’origine dei loro ripescaggi affonda le reti al largo delle coste della madre di tutti i continenti. e se quel mare è Atlantico ed è racchiuso fra Africa e Brasile allora scatta il vecchio caro acquisto compulsivo a scatola chiusa.
sì perchè io Black Goddess (il film) non l’ho proprio visto. erano giunte vaghe notizie dalle sponde della rete e qualche mia ricerca si era inevitabilmente impantanata in qualche sito di dubbia morale (provare su google se non si crede); e di quella colonna sonora avevo letto in qualche rivista cartacea edotta. ma serviva l’imbeccata del pusher per avere la garanzia che dovevo possedere questo disco,

Black Goddess (The Soundtrack from Ola Balogun’s film) porta la firma del percussionista nigeriano Remi Kabaka che si vide incaricato dall’amico regista di collaborare alla colonna sonora del suo film ambientato fra Brasile e Nigeria in due storie intrecciate di schiavitù e di amore, dal ‘700 agli anni ’70, fra principi Yoruba e affari di cuore. il film fu girato interamente in Brasile fra il 1977 e il 1978.
la leggenda vuole che Remi Kabaka la incise anticipatamente senza vederne una sola immagine girata, e soprattutto con l’amico regista che gli suggeriva gli andamenti ritmici immaginando ciò che avrebbe girato solo in seguito. sempre in tema di leggenda: la sessione di registrazione ebbe luogo in un solo pomeriggio presso gli studi Decca West Africa di Lagos assieme ai musicisti Joni Haastrup, Biddy Wright e al sax di Dele Okonwo nella classica modalità improvvisativa del “buona la prima”.
in attesa di poter vedere (chissà come) il film non vorrei anticipare molto dell’ascolto di questa soundtrack: se però si riesce ad immaginare un’afrobeat acidificato che si mescola con l’afro-jazz che a suo volta strizza l’occhio al Davis elettrico ecco che potremmo iniziare ad avvicinarci alle suggestioni di questa colonna sonora.
ma non vorrei guastare oltremodo la festa dell’ascolto: ho fatto il nome del pusher e quello della hot stuff in questione. fatevene ciò che credete e quanto volete.

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8 risposte a Remi Kabaka Black Goddess
(The Soundtrack from Ola Balogun’s film)

  1. SigurRos82 scrive:

    Nella affannosa ricerca di questo disco mi sono imbattuta anch’io in siti di dubbia morale, quindi non stento a crederci 😉

    Che dire, se non un caloroso grazie, come al solito 🙂

  2. sensi05 scrive:

    rilancio di là se acconsenti

  3. sensi05 scrive:

    per quel che vale, vista la mia incazzatura a causa dell’abolizione delle festività del 25 Aprile e 1° Maggio: buon ferragosto

    • borguez scrive:

      io credo che aboliremo prima loro di quelle sacrosante festività.
      per quel che vale, appunto, buon ferragosto a te.

  4. tpafrica scrive:

    grandissimo!!!!

  5. Uncut scrive:

    Come sempre, un gran lavoro!
    Visto che navighiamo nei mari francesi, hai la possibilità di reperire Bobino 70 di Georges Mustaki?
    Ritengo sia un live di una bellezza commovente!

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