Susanna Wallumrød Flower of Evil

mi ritrovo a parlare di Susanna Wallumrød e ammetto di essere il primo a meravigliarmene. più o meno un anno addietro restai sorpreso di fronte a tanta bellezza racchiusa in Sonata Mix Dwarf Cosmos e ne scrissi e me ne appuntai il nome. oggi, per onestà nei suoi (e anche nei miei) confronti, è bene che ritorni a raccontarne. un anno dopo, nella stessa stagione, con lo stesso clima fuori dai vetri, con le stesse bevande fumanti a scaldare mani e budella e con la stessa Rune Grammofon a dare rifugio ed orizzonti al talento dell’algida norvegese.

susannaFlower of Evil è una piccola creatura a 14 petali, dei quali due riscritti e ripensati dalla stessa autrice e i restanti giunti sul prato dai quattro angoli della canzone d’autore. cover le si direbbe e tali in effetti sono. accolte e riscaldate fra pianoforte, organo e percussioni d’ovatta, fra chitarre subacque, vibrafoni e voci.
ci si impiega pochi istanti a dimenticarsi di Nico o Lou Reed, dei Black Sabbath o degli Abba che partorirono queste canzoni perché Susanna riporta tutto altrove, in un intimo dilatato e sospeso, e lo fa con tanta più personalità cresciuta in quest’anno e oggigiorno ingigantita e impossibile da evitare.
tentai di barcamenarmi fra impossibili paragoni uscendone perplesso, e per questo non persevererò nel tentativo di ingabbiare quella voce in facili associazioni o comparazioni. quello che posso dire è che sento una classicità indiscutibile vibrare in quelle corde vocali, come un richiamo distante ed assoluto ad abbracciare le tante vocalità muliebri che hanno fatto la storia della popular music.
e credo farà piacere a molti sapere che il controcanto di alcune canzoni è discretamente affidato alla “voce maschile” per antonomasia di questo inizio millennio: Bonnie “Prince” Billy. ed è delizia!

mi fermo qui, non aggiungo altro. un week-end è alle porte, e sarà freddo, forse nevoso, di certo ventoso. io consiglio di ritagliarsi un piccolo tempo di calore e di musica, di prenderlo a prestito in due soluzioni (da qui e poi anche da qui) e di lasciarsi scaldare da un grande disco di canzoni e di voci.
a presto

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0 risposte a Susanna Wallumrød Flower of Evil

  1. Lucien scrive:

    Ultimamente mi sto in particolare dedicando alle cover, argomento che mi ha sempre appassionato. Ho proprio sentito una sua cover di Love will tear us apart dei Joy Division. Non male, forse un po’ troppo slow, però di gran classe. Ora questo disco mi incuriosisce molto. Sempre puntuale tu, ogni tanto bisogna farti visita.
    Alla prox

  2. borguez scrive:

    non so se esattamente Lucien ami queste atmosfere, ma io credo si addicano perfettamente a questa stagione. lei è norvegese del resto.
    e poi Bonnie Prince Billy è più di una lieta sorpresa.
    a presto

  3. Fabio scrive:

    Marco, indovina qual e’ la collaborazione che Will Oldham ha preferito in assoluto… L’ha paragonata a Mark Rothko.

  4. borguez scrive:

    sono sempre stato un po’ tonto a proposito di indovinelli e questiti, caro Fabio. ma se mi scrivi qui e proprio qui, e se penso alla collaborazione di cui ho appena parlato a proposito di questo disco, mi vien quasi spontaneo dire Susanna.

    ma pazienterò la pubblicazione di quella intervista di cui vado assai curioso ed un poco invidioso. a te un plauso e un bravo e il piacere della tuo sostegno e della tua amicizia.
    ti seguo.

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