Taijiquan…its my wife and its my life!

cominciamo da qui! solamente due minuti e mezzo di tempo per osservare attentamente questo filmato…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=72yaPmAH3uw]

neppure io ci credevo! poco più di un anno fa vidi Lou Reed in concerto e l’apparizione sul palco del maestro, oltre che sembrarmi fuori luogo, non fece altro che gettare una luce straniante su tutta la performance. non fu un grande concerto e naturalmente mi dimenticai di quel kimono di raso rosso indossato da Master Ren GuangYi. ma con Lou Reed non si scherza! faceva proprio sul serio…

approfondendo le ricerche in rete, si viene a scoprire che sin dagli inizi degli anni ’80 il nostro si avvicinò diligentemente alla disciplina attratto dalla spiritualità e dal fascino dell’arte marziale, per una pacificazione interiore ed una ricerca verso il centro delle proprie energie. l’intervista sul sito di KungFu Magazine è alquanto eloquente. e il discorso potrebbe tranquillamente concludersi qui, se non fosse che Lou Reed è pur sempre un musicista, un’icona imprescindibile della storia del R’n’R, e con la musica ha sempre fatto, anche qui, sul serio. ora… tenendo bene a mente che da qualche tempo Laurie Anderson è la sua compagna e che da sempre il genere umano ha accompagnato pratiche meditative e spirituali con sonorità e canti che ne esaltassero l’introspezione e l’approfondimento, è facile pensare che la frittata sia bella che fatta!

“I first composed this music for myself as an adjunct to meditation,T’ai Chi,bodywork,and as music to play in the background of life—to replace the everyday cacophony with new and ordered sounds of an unpredictable nature. New sounds freed from preconception… I hope you find as much use for this music as I have in both writing and listening to it and exploring inner spaces.” (Lou Reed)

hudson-river-lou-reed.jpg

aprile 2007. la Sounds True licenzia Hudson River Wind Meditations, il nome impresso sulla copertina è proprio quello di Lou Reed. ai bottoni c’è Hal Willner e nei pensieri Brain Eno. 4 brani, musica elettronica, field recording e neppure una parola pronunciata. oscillazioni, sinusoidi, sonorità ipnotiche e lentezze estenuanti. non ho le facoltà per addentrarmi oltre nel merito e chiederò lumi all’amico Punck (detto fra noi: ti ha copiato la copertina!), ma quello che posso dire è che ho ascoltato attentamente il disco come molti credo abbiano fatto con Metal Machine Music a cui la mente corre involontariamente. per ora sospendo il giudizio… ma a questo aggiungo che Lou Reed sarà in Italia a luglio e non per promuovere questo disco, ma per riproporre il capolavoro immenso che risponde al nome di Berlin! cosa si può dire ad uomo ancora così creativo e maledettamente vivo come lui? solamente ciò che ho sempre pensato… che è un genio!

“I’m a New York city man, blink your eyes and I’ll be gone

New York city man, blink your eyes and I’ll be gone!”

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0 risposte a Taijiquan…its my wife and its my life!

  1. punck scrive:

    mmmm

    dici che devo citarlo per plagio???

    no….la mia e’ molto piu’ bella!!!!
    🙂

    certo che da come lo descrivi mi incuriosisce, mi devo mettere alla caccia.
    Ma tu lo hai sentito?

    il buon vecchio lou!!!!

  2. borguez scrive:

    la tua foto è di certo più bella, ma anche il caro Lou si diletta con la macchina fotografica…vedi qui!
    io il disco l’ho ascoltato, ma vorrei fossi tu a darmi un parere autorevole!!!
    complimenti per il passaggio su Battiti….

  3. Hank scrive:

    Mamma mia, sapevo che un triste giorno sarebbe successo (già con “The Raven” le prime inequivocabili avvisaglie…): abbiamo perso il vecchio Lou. E chi dice che la droga fa male mediti seriamente.

  4. borguez scrive:

    sono solo segni di rinnovamento, cambiamento, il numero 7 dell’I-Ching e le mutazioni cicliche dell’età… vedrai che cambierà, non so dirti come e quando, ma un bel giorno cambierà!

  5. anselm eibenschutz scrive:

    io non ho ascoltato il disco per cui non do giudizi in merito!
    …gli ultimi concerti che ho visto li lou, non mi sono piaciuti per nulla (grande dispiacere)
    ma poi, interrompere il concerto, per vedere il buffone a fianco
    …ma che senso ha?
    non ho parole.

  6. punck scrive:

    ok marco
    dunque
    contrariamente a quanto scritto da Hank, leggendo il tuo post mi ero entusiasmato.
    Lou alle prese con i suoni puri e nudi!!!!
    Leggevo di field recordings,delle mie amate sinusoidi e immaginavo un disco interessante, affascinante, insomma ci speravo.
    Mi sono messo alla caccia e sono riuscito a scaricarlo, non lo ho ancora trovato tutto , ma ne ho trovate 3 su 4 per cui mi sono gia’ fatto un idea, non ancora completa (manca ancora un pezzo) ma gia’ significativa.
    Purtroppo e’ davvero bruttarello
    Scontato, prevedibile e mal riuscito.
    Di field recordings solo 1 (almeno nei 3 pezzi che ho io) e per di piu’ di poco piu’ di un minuto e pure mal registrato e assolutamente fine a se setsso, fuori contesto rispetto agli altri di pezzi fatti solo di frequenze.
    Non sono solito confrontare le mie cose con qelle fatte da altri e di solito sono ipercritico nei confronti del mio lavoro, pero’ cazzo, stavolta staimo parlando di uno dei miei idoli, di uno con la cui muisca sono cresciuto, insomma di un mio mito……
    Beh, le cose che il buon vecchio lou ci propina stavolta io le so fare meglio!!!!!
    O al limite le so fare come lui o di chi ha lavorato per lui/con lui.

    Per una di quelle incredibili coincidenze succede questo, proprio 3 sere fa sono stato sveglio fino a notte fonda a lavorare su frequenze e sine waves per cercare di sviluppare una cosa che ho in mente.
    Poi leggo il tuo post e ascolto il disco di reed, traccia 2, titolo: find your note….
    Beh , quello che io ho fatto 3-4 giorni fa e’ questo:

    http://www.punck.net/mp3/sine of the times.mp3

    Ora, porca troia, 2 ipotesi:
    1) io sono meglio di Lou Reed
    2) il disco in questione e’ un dischetto.

    oppure entrambe le cose !!!!
    🙂

    piu’ seriamente dai cazzo, Lou, non deludermi cosi’!!!!!!

    conosco decine e decine di anonimi ragazzi che manipolano frequenze con piu’ perizia e che le sviluppano meglio, sono stati pubblicati centinaia di dischi bellissimi sfruttando i medesimi principi……….pero’ meglio.

    Fotografie:
    Qui andiamo ancora peggio
    Siamo seri, cazzo io non ci credo che quelle siano sue foto.
    Fanno davvero cagare, ma davvero qualcuno organizza una mostra con quelle 30 foto?
    Un coglione qualunque con una macchinetta digitale fotogafrebbe new york meglio
    Un qualunque turista tornerebbe a casa dalla grande mela con immagini migliori e piu’ rappresentative.
    Sono addirittura in vendita?
    Se e’ cosi’, credo che potrei fare mostre fotografiche pure io, tu, mia zia e chiunque altro………..

    spero di non essere preso per un presuntuoso sbruffone, perche’ mi rendo conto che leggendo cio’ che ho scritto lo si potrebbe tranquillamente pensare, ma stiamo parlando di uno dei miei personaggi di riferimento, di un mio eroe adolescenziale,ma al di la’ di questo, da Lui e’ lecito attendersi di piu’, molto di piu, immensamente di piu’.
    Altrimenti meglio che abbandoni le scene senza rovinare del tutto la sua reputazione con cagate simili.

    mi hai chiesto un parere?
    eccolo

    🙂

    perdona/temi la logorrea!!!!

  7. anselm eibenschutz scrive:

    mi fa piacere che punck dica apertamente quello che purtroppo è!
    a onor del vero, è partito col passo del fantasma, ed è arrivato come uno sprinter.
    ma giustamente se uno fa una cagata, bisogna ammettere che è una cagata!
    …anche se dieci minuti prima faceva oro!
    io penso che se qualcuno non mi convince, a luglio, nonostante berlin mi faccia drizzare le orecchie non andrò!
    troppi brutti concerti, e poi…mi sembra proprio una di quelle belle operazioni di marketing che in realtà da lou non mi aspettavo.
    ma in fondo non mi aspettavo neppure altre cose….attendo solo la videocassetta di kung fu da salotto tipo aerobica! per vedere tutti i fedelissimi fan armeggiare con sciabole e scimitarre di fronte al televisore.
    il lurido? tutta un’altra cosa!

  8. borguez scrive:

    ecco Punck, quando ti sollecitavo ad un commento, intedevo esattamente questo…
    evviva l’onestà! io resto sbalordito dalla faccia tosta del nostro che si permette impunemente di uscirsene con un disco come questo, e sono ben certo, come dici tu, che esistano centinaia di musicisti che non avranno mai gli onori della ribalta tanto quanto il vecchio Lou!
    ma lui è pur sempre sul lato selvaggio e dunque può permettersi anche questo, comprese le foto!!! diciamo che ho apprezzato il coraggio e la sfrontatezza, un po’ meno il prodotto… anzi, mi piacerebbe un consiglio esperto in materia: io resto con Basinsky, Alva Noto e alcune meraviglie di Sakamoto, ma mi avvicino alla materia col fare incerto del prncipiante…
    il tuo link non funzia a quanto pare, e mi tengo la curiosità!
    piacevoli dissertazioni comunque…

  9. Hank scrive:

    Quanto avrei voluto sbagliarmi, e inerpicarmi beato sulle sinusoidi… Gli è, purtroppo, che il rock’n’roll (o popular music, o come ci pare) è approdato da un pezzo alla terza età, e con lui il vecchio Lou. Così, ad aggiungersi ai plausi aprioristici dei fans terminali (tra cui, a scanso di equivoci, il sottoscritto), fioccano le onorificenze, le lauree honoris causa, i riconoscimenti accademici. Dotti e vetusti poeti in preda a erezioni postume berciano che i testi anni ’60 di quelli che all’epoca erano lerci tossici semianalfabeti (e ora simpatici scavezzacollo) beh, in fondo, a ben leggere, hanno addirittura “una qualche dignità poetica”. E l’artista si “istituzionalizza”. E si convince che tutto quel che di bislacco gli balena per la testa, essendo prodotto della sua mente eccelsa, non può che essere un capo d’opera. “E se riscrivessi Edgar Allan Poe? E se componesssi musiche per Bob Wilson? E se portassi in tour quella vecchia scorreggia di Ren Guang Yi?”. Le prossime mosse saranno una riscrittura del Decamerone (featuring Antony e Laurie Anderson al flauto a pelle), un libro di ricette tantriche e l’incellophanamento del Bronx. L’unico a salvarsi è Dylan, che starnazza e scacazza sulle sue canzoni come i piccioni sui monumenti.

  10. punck scrive:

    il link e’ corretto anche se sembra di no

    copia tutto l’indirizzo completo
    http://www.punck.net/mp3/sine of the times.mp3

    in un altra pagina del browser e vedrai che va’.

  11. mr.crown scrive:

    hank spero che tu non me ne voglia, ma sto da un po’ di tempo raccogliendo i tuoi commenti migliori. sul da farsi si vedrà.
    io mi fermerei per un po’ su questo numero 9, un pezzo da centravanti navigato, un ariete coi piedi buoni.

  12. Hank scrive:

    Mio Dio, e che vuoi farne? Uno Zibaldone? “Dialogo sconnesso tra un venditore di cervogia e un babbeo avvinazzato”? A parte che così mi istituzionalizzi, e mi tocca andare in tour con Borguez che rotea griglie come scimitarre, e incellophanare Azza…

  13. pressapoco scrive:

    sul da farsi si vedrà!… attento Hank, sei entrato nel girone oscuro dei CalamariNeri!

  14. Hank scrive:

    Cazzo, mi si antologizza vivente. Impanato e fritto. Invoco Rodotà.

  15. borguez scrive:

    caro Punck, ho ascoltato attentamente il tuo “sine of the time” e debbo dire che non mentivi. cosa posso dirti, cosa aggiungere…? io resto dell’idea che il coraggio di Lou mi piace, ma di quel disco non fruiremo credo molto… del resto è proprio lui stesso che ci ha abituati a vette immense e scivoloni memorabili, ma non di altalena si tratta, come puoi ben vedere a volta si svolta vertiginosamente e tutto, anche solo per un attimo, pare messo in discussione….
    attendo ancora i consigli sul decalogo del piccolo ascoltatore dei ragazzi che manipolano frequenze!

    Hank antologizzabile? ma dai….

  16. diego scrive:

    caro mio, qui lo dico e qui lo nego:
    quando ha suonato Say Valley Maker ho versato una lacrima.

  17. borguez scrive:

    è no, non te la cavi così….
    o mi racconti tutto per filo e per segno, minuzie, particolari, attimi e dunque foto e mp3, oppure te ne resti cheto e non mi sfrucugli l’anima e me la fai appassire di invidia!
    a molto presto e bentornato caro Diego!

  18. borguez scrive:

    pare sia cortese, così come nei pomeriggi delle nostre vite, invitare qualcuno a prendere un caffè o volerlo gentilmente ascoltare nelle elucubrazioni contorte di una mente amichevole, o più semplicemente ospitare le sue parole e i suoi pensieri sul patio delle nostre intenzioni…
    Luca Sartoni (io continuo a chiamarlo Hikari) mi ha ospitato nel suo blog affollatissimo ed ha accolto una mia veloce congettura a proposito di Pandora… mi ripeto, prima provare, poi giudicare!

  19. valentina scrive:

    sono riuscita a leggere solo oggi post + commenti e ho deciso che voglio imparare a memoria il # 9 di hank.

    ora vado ad acculturarmi anche su pandora.

  20. borguez scrive:

    number 9
    number 9
    number 9
    number 9
    number 9
    number 9
    number 9
    number 9
    number 9…

  21. punck scrive:

    plan 9 from outer space!!!

  22. Hank scrive:

    @ Valentina: Cospargo il capo di cenere e correggo: il post #9 difetta della parola chiave, dio mio. Rimedio: MASCARPONE!!!!!!!!!!!!!

  23. Anonimo scrive:

    Mascarpone is the real thing!

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