Tigran Hamasyan
Mockroot

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(Nonesuch, 2015)
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Questa voce è stata pubblicata in 2015, Chamber Jazz, Electro Jazz, Ethno Jazz, Tigran Hamasyan, Vocal. Contrassegna il permalink.

5 risposte a Tigran Hamasyan
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  1. Nicola Altieri scrive:

    Ascoltato dal vivo a supporto di Dhafer Youssef in un magnifico concerto che ho ancora impresso nei timpani. Uno dei pianisti più vibranti ed energici che abbia mai avuto la fortuna di ascoltare dal vivo, una forza della natura, una natura dirompente ed indomita.

    • borguez scrive:

      anch’io lo aspettavo volentieri ma il disco a fatto un paio di giri annoiati, non splendenti come avrei desiderato. ci ritorno però, anche se o che può capitare un passo falso (o forse semplicemente non piace a me).

      • Nicola Altieri scrive:

        In realtà devo ammettere che su disco anche io non l’ho mai apprezzato molto, questo non l’ho ancora ascoltato ma anche in passato ha alternato cose interessanti ad altre molto meno e comunque raramente con grandi picchi positivi. Certi musicisti hanno bisogno di essere guidati da compositori più abili di loro per dare il meglio, probabilmente lui è uno di questi.

  2. Nicola Altieri scrive:

    Nel concerto in cui l’ho ascoltato lui suonava per Dahfer Youssef, insieme con Chris Jennings al basso e Mark Giuliana alla batteria, tutti giovanissimi e tutti bravissimi. In effetti la parola supporto è errata e fa pensare ad un concerto separato 😉

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