Ugo Tognazzi La maionese

mi è difficile principiare un qualsiasi approccio a descrivere la mia passione per Ugo Tognazzi! e lo è perché spesso risulta difficile parlare di ciò che si ama: ciò che so dire è che ho sempre riconosciuto in lui le stesse affinità che mi legano a quel manipolo di amici che mi porto fieramente nel cuore. medesime le debolezze e gli slanci, identiche le passioni!
in più ricordo un giorno nebbioso di un ottobre passato al quale faccio risalire la definitiva fine della mia adolescenza: c’era un aereo da prendere e un sacco di vita da lasciarsi dietro; acquistai un quotidiano da leggere in volo e mi rattristai nell’apprendere della sua scomparsa improvvisa. era il 1990 e da allora non ho ancora smesso di curiosare e di sorridere della sua esistenza e del suo lavoro!
a complicare ulteriormente le cose ci si mette pure la vastità della sua carriera: più di 140 film, un sacco di teatro e infinite apparizioni televisive! è per questo che, nascondendomi dietro l’artificio retorico che mi consente di parlare di una parte intendendo il tutto (sineddoche?), giungo a raccontare un poco della grande passione di Ugo per la cucina, ed in particolare per la maionese!

ugo tognazzi la maionese

chiunque abbia visto il film La stanza del Vescovo (Dino Risi, 1977) ricorderà Tognazzi nei panni di Temistocle Orimbelli, personaggio “ambiguo e godereccio” alle prese con le proprie frustrazioni e le proprie debolezze! in quel film, come nei tanti del suo periodo adulto, il suo personaggio e la sua persona reale si esaltavano a vicenda in un inscindibile figura italiana altissima e mediocre al medesimo tempo.
le sue interpretazioni non potevano prescindere da quella voce impastata di sigarette e vizio, di quell’eleganza contadina piena di dignità e goliardia! così, senza particolari mediazioni, finiva per reinterpretare se stesso portando sul set i suoi modi e le sue manie! così è finita nel film una piccola deviazione insignificante e ininfluente, ma decisamente alla Tognazzi: nella cena in cui Orimbelli presenta l’amico Marco Maffei alla moglie e alla cognata, fa improvvisamente la sua comparsa la maionese!

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Tognazzi era questo: amabile e scorretto al medesimo tempo. Roberto Buffagni, nel suo La Supercazzola (Istruzioni per l’Ugo), lo stigmatizza così: “Ugo è infatti il massimo interprete di due qualità umane e italiane apparentemente contraddittorie: l’innocenza e l’indecenza.” e per fortuna, a racchiudere un poco il mare magnum di tutta questa indecente innocenza è giunto un sito internet (voluto dai figli) al quale va il mio plauso per la completezza e la sobrietà: www.ugotognazzi.com è un’acquasantiera di bellezza e irriverenza, di risate e gastronautica!

tognazzi maionese 2non sarà difficile ritrovare in quel sito ben quattro libri di Tognazzi a proposito di ricette e cucina, aneddoti e curiosità, vicende goduriose di abbuffate luculliane. nella sua villa di Velletri campeggiava in cucina un enorme frigorifero a parete con bianchi sportelli panciuti. Questo frigorifero è la mia cappella di famiglia! amava ripetere lo stesso Tognazzi. per dovere di cronaca è lo stesso frigorifero che compare nel film Dillinger è morto (Marco Ferreri, 1969) mentre Michel Piccoli, nella cucina di casa Tognazzi, si prepara un cena solitaria. e se si cita Marco Ferreri e Michel Piccoli non si può non finire al film gastronomico per antonomasia: La Grande Bouffe! ma sono dell’avviso che non sia un blog il luogo idoneo per disquisire di questo film: più adeguata sarebbe una bella tavola, fra bottiglie e calici, vivande e chiacchere interminabili!

tornerei alla maionese! curiosando nel sito mi imbatto in alcuni brani musicali interpretati da Tognazzi: con mia straordinaria sorpresa scopro una canzone che parte con funky un poco blando fra il (sof)friggere di una puntina e la voce assai black di Tognazzi…

Maionese è un ricettacolo di doppi sensi che racchiude in poco spazio la visione romantica e iscindibile che lega la cucina e la sensualità. Tognazzi è straordinario nel prendersi in giro e nel giocare il ruolo innocente e indecente (appunto) del cuoco seduttore! ma non sfugga il refrain alquanto veritiero: perché la maionese è irresistibile / la voglio sempre in tavola / è la cosa che mi piace di più!
grazie Ugo, buona appetito!

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0 risposte a Ugo Tognazzi La maionese

  1. Hank scrive:

    Meraviglioso, il più grande di tutti.

  2. borguez scrive:

    sono felice del tuo entusiasmo (che peraltro condivido)!
    e di fronte ad una tua affermazione così perentoria mi astengo dal nominare altri grandi attori italiani che stimo!
    magari te li sciorino abbarbicati al bancone di fronte a quell’altro interprete barbuto della commedia all’italiana!
    buona domenica e a presto!

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