William Basinski Vivian & Ondine

ho sempre associato le sonorità di William Basinski a qualcosa di acquatico, liquido e in movimento. anche quando il nome del compositore americano balzò alla ribalta per aver condensato in suono l’emozione e lo stupore attonito del vuoto di Ground Zero, anche allora io percepivo acqua. la saga della disintegrazione in quattro atti evocava matericità, fibra, polvere e dolore, ma io continuavo ad avvertire acqua in ogni dove. e del resto, vado chiedendomi oggi, cos’altro sono i loops se non rappresentazioni algebriche di onde, flutti e flussi?
vengono in mio soccorso i titoli compresi nella discografia di Basinski: Watermusic (I e II), The River e soprattutto, malgrado il titolo, Variations For Piano And Tape pensato e composto nel bel mezzo del mediterraneo che bagna l’isola di Pantelleria, rappresentazione idrografica della lascìvia marina e dell’ozio arcadico. vengono in mio soccorso, dicevo, a conferma di una percezione che il nuovo disco uscito a dicembre dell’anno scorso finisce per sancire definitivamente.

Vivian & Ondine (2062, 2009), sin dalla copertina che ritrae ancora il mare pantesco, si immerge completamente nel flusso eterno dei moti ondosi. mi permetto di non entrare nei dettagli tecnici della creazione proprio perché preferisco ribadire e attribuire a William Basinski quella capacità che molti suoi colleghi faticano a possedere: il calore denso del suono analogico e la capacità di creare umane sonorità manipolando algide apparecchiature elettroniche.
una sola traccia di 45 minuti e pochi ulteriori secondi: una calda e fluttuante marea che vagheggia sull’elasticità delle onde. l’apparente immobilità che dondola e si increspa nell’intrusione di lacerti sonori, una reiterazione identica e mai uguale a se stessa.
il mio consiglio è di rubare questo tempo al tempo: 45 minuti distesi dentro una vasca calda o adagiati fra le increspature delle federe a basculare lenti cullati da questo caldo magma marino. se sopraggiungerà fastidio o irritazione è bene sospendere l’esposizione, ma se la percentuale idrica presente fra le nostre membra entrerà in osmosi con il suono di Basinski, ogni cellula ne trarrà giovamento.
e se fosse invece il sonno a giungere lento poco importa: leggevo in rete una mail che due genitori hanno inviato a Basinski per ringraziarlo dell’unico rimedio contro l’insonnia caustica del loro neonato. in più il disco è il benvenuto alle due sopraggiunte nipotine del compositore: Vivian e Ondine, onomatopea ondosa la prima e leggenda acquatica la seconda. buona immersione.

William Basinski Vivian & Ondine

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Una risposta a William Basinski Vivian & Ondine

  1. Marco scrive:

    Scopro Basinski quest’anno e stasera in particolare la sua esperienza a Pantelleria, la mia isola. Sper poterlo contattare ed organizzare con lui un evento all’interno di PANTELFEST.

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