badubadù…

…faceva così il motivetto che Franco Godi aveva composto per accompagnare le avventure di quella sagoma che portava il nome di La Linea. chi ha qualche anno in più e si ricorda di Carosello e della Lagostina, non l’ho avrà certo dimenticata. era animazione al grado zero di complessità. un piano fisso, due dimensioni, due colori per creare il contrasto e tutta la fantasia che ci può stare dentro… ma c’era anche una mano, una mano destra, reale e straniante che compariva ad interagire con il suo personaggio e a dialogare muta con le imprecazioni spesso incazzose della sua creatura. quella mano era di Osvaldo Cavandoli che da qualche giorno ha deciso di andarsene, alla tenera età di 87 anni. Osvaldo Cavandoli era nato sulle rive del Garda ed era divenuto milanese d’adozione, si narra che quel personaggio fosse un specie di alter ego, qualcosa di autobiografico dal nasone pronunciato e dal carattere collerico. aveva partecipato insieme a Pagot, nel ’49, alla creazione del primo cartone animato italiano I Fratelli Dinamite, e successivamente, nel ’69, crea la sua Linea. si era sempre lamentato del fatto che il suo personaggio, così sfuggente, fosse invece rimasto intrappolato e legato a quello spot televisivo, con un meccanismo allora imprevedibile. ma aveva continuato a disegnarlo creando una serie progressiva di corti, numerati, come qualcosa di seriale che seriale non poteva essere. approfondendo sulla rete ho scoperto anche che aveva creato anche la Mucca Carolina, e non posso che essergli grato e ricordarlo così…

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0 risposte a badubadù…

  1. hrudi v. bakshi scrive:

    io la linea la ricordo bianca ma lo sfondo sono quasi sicuro era nero
    ma forse erano solo quelle relative alle pubblicità!

  2. borguez scrive:

    temo fossero i televisori che erano in bianco e nero… caro hrudi!

  3. hrudi v. bakshi scrive:

    esatto!

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