sono giorni indaffarati in cui mi ritrovo in altre faccende affaccendato, proprio nel bel mezzo di una girandola di uscite discografiche che carpisco e ascolto un poco frenetico! ma le mie antenne fanne il loro mestiere pur senza di me, come se non necessitassero della mia assoluta concentrazione. così che quando passa un disco come questo si mettono a fibrillare e mi sento tirare per il bavero! nel bel mezzo di tanta musica trovo quest’oasi che fiuto familiare, un luogo non del tutto sconosciuto!
Brian Blade è un grande batterista afroamericano. il jazz (fino a ieri) il suo ambiente d’elezione! Wayne Shorter lo esige nel suo attuale quartetto, e i suoi debutti furono assieme a Joshua Redman e Kenny Garrett in qualità di sideman! in questi anni ha ampliato le sue collaborazioni: lo hanno voluto assieme a loro Joni Mitchell, Bill Frisell, Norah Jones, Emmylou Harris e un tale Bob Dylan! gli orizzonti si sono allargati e diversificate le esperienze!
ma anche la sua vicenda non è da meno: la sua biografia lo vede polistrumentista per tutta l’adolescenza prima di approdare alla batteria, l’universo della popular song mai definitivamente allontanato e ascolti diversi e molteplici. ed è così che una chitarra in camera non manca mai e neppure la voglia di strimpellare canzoni proprie. senza fretta o angoscia ne incide blandamente per oltre dieci anni senza l’esatta esigenza di farle uscire o l’urgenza pressante delle major. finché un bel giorno giungono alle orecchie dell’amico Daniel Lanois (non il primo sprovveduto) che comincia una seria pressione al fine di una doverosa pubblicazione!
nasce così Mama Rosa (Verve Records, 2009) che deve il titolo (e la cover) alla amata nonna del nostro Blade. 11 canzoni e due ambientazioni sonore sorprendenti e inattese. siamo dalle parti della grande canzone americana, quella assolutamente classica: non ci si può sbagliare! sonorità riconducibili ad un passato che evidentemente tanto passato non è, grande talento musicale e ancor maggiore capacità compositiva. sì perché le “canzoni da cameretta” in questione non le paragonerei a quelle che stanno facendo (o hanno fatto) impazzire l’indie rock. Brian Blade da quella cameretta è uscito ed ha respiratato, ha ascoltato ed imparato! le strutture armoniche sono inusuali (pregasi notarlo assolutamente), le scelte d’organico leggere per consapevolezza e gusto e il talento dei musicisti indiscutibile!
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=oNWa9_tcnuw]
in più mi suscita una simpatia spontanea e quella sua voce scalda da far suo! il disco gira e acquista senso e consapevolezza. non so esattamente cosa sarà della carriera di Brian Blade, se continuerà una vita da songwriter o da jazzman, se preferirà le collaborazioni o chissà cosa! poco importa, non c’è fretta, la stessa che non c’era mentre si attendeva senza saperlo un disco sano e pulito (mi si concedano i due termini) come questo. se l’inaspettato e l’inderminato producono bellezze come questo disco saranno per lungo tempo benvenuti!
Serve la password.
mi permetto… in alto a destra, inserire il codice che viene riportato.
scaricare file. aspettare… aspettare i secondi indicati subito sotto il tasto premium… aspettare… 45, 44, 43, 42… e poi compare download standard. così nessuno chiede parole d’ordine. wow.
posso essere stata utile?
è il padrone di casa ad avermi insegnato.
in realtà debbo dire mea culpa e ringraziare Alberto che privatamente (via mail) mi ha fatto notare il disguido!
involontariamente avevo inserito una password per la decompressione del file. involontariamente, ripeto! e ci tengo a sottolinearlo: è come prendersi il privilegio di donare e poi pretendere assolutamente di essere ringraziati, pena il ritiro del dono!
strano comportamento quello di molti m-blog di pretendere un ultimo brandello di adulazione, una appropriazione indebita di riconoscenza attraverso l’inserimento di una password che molto spesso (guarda caso) è il medesimo nome del blog, a mo’ di preghiera o invocazione. con il fare ottuso e illogico delle religioni monoteiste!
vabbé!
ora il link è aggiustato (sistemato), non necessita password o segreti particolari!
resta il piacere della scoperta di un bel disco e il sentimento di condivisione che ne scaturisce.
buon ascolto a tutti e grazie per l’attenzione!
grazie, pensavo di aver dimenticato quel poco che so….di tecnologico! ritento allora
Hrundi v. B.
aaahhhhhhhhhhhh…
Allora me lo scaricherei, se non avessi raggiunto il mio limite di megaupload scaricando altra roba. Provo domani.
Che disco raffinato, non conoscevo Brian Blade. Al solito: GRAZIE borguez 😉
Uhhhhh, devo mettermi a caccia del nuovo di Bassekou Kouyate, meno male che l’hai segnalato…
Disco straordinario per equilibrio e classe. Merci beaucoup. Au revoir.
sono perfettamente d’accordo e in più curioso di vedere se il progetto potrà avere un seguito.
il talento e la misura (tu l’hai chiamato equilibrio) non mancano.
a bien tout
Mon cher Monsieur Borguez,
visti i risultati cé lo sì augùra tutti, I suppose.
Peraltro, giuocando di squallida sponda, nel qual caso possa (minimamente) interessare, nè avrei infine redatto una invero modestissima DePagina:
http://www.debaser.it/recensionidb/ID_30205/Brian_Blade_Mama_Rosa.htm
La si eviti come la peste (sé pùòte).
Aufidersen.
Still looking for the password for the Brian Blade. Thanks.
password?
which password?
just click at the end of the post
Sorry, not sure where you want me to click. After successfully downloading the RAR file it requires a password to decompress. Thanks from a Brian Blade fan!
Still hoping to get the password to open the downloaded RAR file you created.
I really don’t know what to say to you!
I’ve tried to open the .rar file and no password are request.
Try here!!!
Thanks for responding. This is very strange, that you can open the file without a password and it’s asking me for one. I also tried the link you provided above and it didn’t work either. Perhaps it was not meant to be.
Maybe you can upload a new RAR file of the CD again sometime at your convenience. I appreciate your responses! Buona giornata!