Faruq Z. Bey with Northwoods Improvisers
Primal Waters

molto tempo addietro, sulle pagine di questo blog, annotavo con tristezza la dipartita di quegli artisti che avevano reso migliore il mio tempo. qualche riga, un breve saluto e tanta amarezza. fui tacciato (amichevolmente) di amaro gusto da alcuni conoscenti che non mi fecero mancare le stilettate e le scaramantiche palpazioni inguinali.
così ho smesso (non che fosse un vizio, certo): da allora la scomparsa di qualcuno di vicino (artisticamente parlando) non ha più trovato le mie parole ma solo privata tristezza e muto rammarico. perché non è certo l’assenza di qualcuno di cui conoscevo solo l’espressione artistica a dolere, ma è vedere che un pezzo di quel tempo che ho passato assieme a quella musica, a quel film o a quel libro va a sgretolarsi inesorabilmente. il tempo, il mio tempo, è fatto anche (e soprattutto) di quegli istanti di idillio e catarsi procuratimi dalla musica e da coloro che quella musica hanno pensato, suonato e sognato.
il 2012 è stato anno di grandi perdite (mentre scrivo apprendo della scomparsa di Ravi Shankar). nessuno si preoccupi: non mi metterò a fare lacrimose liste o obituary, piuttosto ricordare uno di questi futuri introducendo un grande disco che il nostro ha registrato pochi mesi prima del trapasso.

Faruq Z. Bey era un sassofonista afroamericano il cui nome non era (forse) noto ai più; un grande musicista spirituale che ha attraversato le grandi stagioni del jazz senza che il suo nome balzasse prepotentemente alla ribalta. dopo diverse vicissitudini sfortunate (salute, accidenti) era riuscito negli ultimi anni a riunire intorno alla propria musica un manipolo di fidati musicisti: i Northwoods Improvisers di Skeeter C. R. Shelton e Mike Carey. una ottima manciata di dischi assieme fino all’agosto del 2011 quando entrano in studio per registrare Primal WatersFaruq Z. Bey è al tenore e all’alto sax; Mike Carey flauto, clarinetto basso e kalimba; Skeeter Shelton al tenore, all’alto e al soprano; Mike Gilmore vibrafoni e kalimba; Mike Johnston basso e campane, Nick Ashton alla batteria.

il disco esce solo in vinile per la visionaria Sagittarius A-Star nel gennaio 2012: 200 copie in tutto. 4 tracce, due per lato. il primo giugno scompare a 70 anni il leader Faruq Z. Bey gravemente malato e costretto a suonare già da molto tempo con le cannule per l’ossigeno.
il testamento sonoro di Faruq Z. Bey è un disco sornione, pachidermico e pieno di torpore; forse le condizioni di salute del leader, forse quel ritmo seduto che invoglia la quiete ed il sogno, forse entrambe le cose ma di certo l’andamento è da giungla, l’impasto notturno ed odoroso, il suono spirituale. i sei musicisti si muovono lentamente fra miscele africane dettate da kalimba e vibrafono, il basso in piena ipnosi ritmica e sonnolenta ed i sassofoni a fraseggiare nervosi all’unisono o in meditabonda solitudine. il clarinetto basso di Mike Carey al solito lavoro onirico e nasale.
il disco che vi propongo è la versione in cd contenente due brani in più dell’edizione vinilica (Cat and Mouse, Mamaka II). prendetelo come un ricordo di Faruq Z. Bey o forse solo per ciò che è: un pezzo di tempo che passa denso e sensuale, fradicio di bellezza e di grande musica.
buon ascolto.

Questa voce è stata pubblicata in 2012. Contrassegna il permalink.

5 risposte a Faruq Z. Bey with Northwoods Improvisers
Primal Waters

  1. Trickypau scrive:

    E’ vero! L’incedere lento e meditabondo degli strumenti richiama il passo della tigre tra la vegetazione della giugla. Quà e là i musicisti si concedono qualche piccola accelerazione, ma torpore e spiritualità sono i tratti distintivi del lavoro, sospeso tra il Julius Hemphill di Dogon A.D., il Piero Umiliani più esotico, e la nuova scuola di Chigago che tanto ci piace (Jason Adasiewicz, Mike Reed). Grazie Borg per questo SPLENDIDO regalo!

    Dispiace per Faruq, ci mancherà.

    • borguez scrive:

      sono lieto che ti piaccia!
      evochi suggestioni gradite, segno che questa musica apre orizzonti di bellezza.
      la giungla è il posto più tranquillo di questi tempi.
      a presto (io resto in ascolto, lo sai)

  2. SigurRos82 scrive:

    Ciao TrickyPau!!!!

    Nel ringraziare l’amico Borguez per il prezioso regalo, colgo l’occasione per augurare a tutti i lettori borgueziani e uababiani buone feste!!!

    🙂

  3. Mike Johnston scrive:

    I recently came across this review and comments on “Primal Waters”. I’m moved by the thoughtful listening and response to the music. They hit home and ring true for me. Thank you for sharing them.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.