Gainsbourg e le sue Repetto

repettoLo stile non si compra e tantomeno si vende, ma se ne possono vendere i simboli e i simulacri. La leggenda risale al 1947, quando Rose Repetto, madre del ballerino Roland Petit, volle creare per il figliuolo un paio di calzature estremamente comode per la danza. La suola era cucita al contrario e ribattutta per ottenere l’estrema flessibilità della scarpa. Qualche anno più tardi Brigitte Bardot richiese a Rose un paio di ballerine rosse per girare il film “Et Dieu crèa la femme” di Roger Vadim. Ma fu Serge Gainsbourg che creò il mito. Nel 1969, durante l’année érotique, adottò le Repetto Zizi. Rigorosamente bianche, allacciate e insostituibili per la danza jazz (così battezzate infatti, in onore del ballerino Zizi JeanMarie). Jane Birkin affermò: “Serge cercava dei guanti per i suoi piedi!”. E dunque a piedi nudi scivolava nella pantofola jazz. Affermava Serge: “Repetto à perpet’!” e infatti l’accessorio era consumato in grande e copiosa quantità. 30 paia all’anno!!!! La nuvola di Gitanes, i jeans Lee Cooper, l’eau de toilette Van leef & Arpel, il doppio pastis “102” alla mano, la barba mal rasata e l’aria sporca e sensuale di un legionario! Gainsbarre, appunto… Per chi volesse, alla modica cifra di 130 euro, se ne può avere un paio. 22, Rue de la Paix, Paris.

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