l'ipotesi che vacilla

a gennaio fioccano le classifiche e le valutazioni dell’anno appena concluso, e dunque raffronti e confronti, omissioni e solite valutazioni contestabili. ma per una volta vorrei giocare d’anticipo, tentare un’ipotesi al buio, a tentoni nel futuro possibile dei miei desideri. e dunque ecco la lista dei dieci dischi che vorrei ascoltare quest’anno…
bill callahan with a strings orchestra… e giunto il momento che quella voce così sexy calchi i palcoscenici della classicità, che qualcuno gli cucia addosso un pugno di torch songs da cantarsi con voce da crooner, come avrebbe fatto il miglior johnny hartman o il sinatra più indecente.
billie holiday and the duke… da una bobina tenuta nascosta non so dove e non so per quanto, qualcuno (furbescamente) ritrova le registrazioni di un mattino di primavera del ’54 a manhattan, dove ellington and lady day si incontrarono e piacevolmente si accompagnarono a vicenda fra le finestre aperte alla luce del sole, fra cinguettii e schiamazzi di bambini.
leonard cohen prodotto da rick rubin… un’operazione non dissimile da quella meraviglia che è l’esperienza con cash, qualcosa come ascoltarlo da vicino, attorno ad un tavolo con pane e salame e bottiglie di vino quasi vuote, dentro il mistero di quelle ballate e di quella voce.
will oldham duets… dieci ballate eseguite im meravigliosi duetti muliebri con altrettante piccole o grandi regine. erykha badu, marianne faithfull, pj harvey, joanna newsom, cocorosie, joni mitchell, charlotte gainsbourg, sade, oumou sangare e dolly parton.
jimmy giuffre 3 (1961) outtakes… ritrovato il terzo disco che si credeva perduto delle storiche incisioni riedite dall’ecm. swallow al basso, bley al piano e jimmy giuffre ai confini della sperimentazione! dopo fusion e thesis questo si potrebbe chiamare… limits!
brian eno che produce i radiohead… il gruppo abbandona i beat frenetici e i suoni elettronici e riprende in mano le maniere acustiche per dar seguito ai dischi proto ambient degli anni settanta del producer… songd and music for the desert!
byrne/veloso/cooder/lindsay… 4 menti, otto mani e il viaggio dentro la musica brasiliana può cominciare. giù in profondità attraverso la vastità di quel paese e dentro le radici di quella musica, come un’onda che rimbalzi fra africa e latinoamerica!
boubacar ‘karkar’ traorè… il nuovo disco dell’ultimo grande cantore del mali. commuovente come lo furono le litanie per la moglie scomparsa, profondo come il suono gigantesco del continente. nell’attesa consiglio, come minimo, di riascoltare i vecchi dischi!
lou reed e john cale… dopo il capolavoro enorme che fu songs for drella, i due ritornano insieme per rileggere alcuni classici della canzone americana. porter, carmichael, berlin e mercer e hart fino a giungere a randy newman, waits e dylan!
… l’ultimo disco vorrei davvero fosse quello che proprio non mi aspettavo e che neppure osavo immaginare!

Questa voce è stata pubblicata in Playlist. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.