ritorno un poco indietro nel tempo.
ad una discussione tanto animata quanto fintamente belligerante per la vaghezza stessa del contendere. una di quelle diatribe artamente costituite e destinate a spegnersi per loro stessa vacuità.
avevo visto Caetano Veloso a Milano e mi concedevo alcune righe su questo stesso blog.
un professionista seminatore di zizzanie spronò alice a manifestare la sua sacrosanta preferenza per Chico Buarque De Hollanda e aizzando una contrapposizione fra il “suo” Chico versus il “mio” Caetano.
la discussione si sviluppò nei commenti e invece di raccogliere tempesta seminando vento si preferì, come è bene che sia, e come sanno fare persone dotate di “maraviglia”, togliere dal mezzo ostacoli e far assomigliare chi si assomiglia.
alice non aveva un blog. non è certo necessario averne uno. ma ha parole. di quelle si nutre.
di precise parole si vive, di canto e discanto, accidenti, ritmi della terra e fasi della luna, di incerto movimento. di oscure canzoni e intelligenze, di come fare, di come dire, di discorsi leggeri e di ballo sociale come in quella canzone di Ivano Fossati.
così, se un giorno per caso ci si chiedesse cosa si stia combinando, una delle possibili risposte potrebbe anche essere: ho un blog!
: in maraviglia;
questo è il blog (neonato) di alice. e a lei lascio spiegare il perché di un battesimo.
per me tengo il piacere della presentazione e lo squisito privato della lettura.
lo seguirò. come i cani respirando dal naso.
restando nei paraggi.
accidenti,
ero struccata, in ciabatte e con una maschera di argilla e cannella (perché un odore ci vuole sempre…) e tu mi hai presentato senza nemmeno suonare al campanello!
che si dice in questi casi?
piacere, salve, entrate
o semplicemente “grazie”?
da dove spunta fuori quella faccina?
era una parentesi
non una faccina!
o è wordpress che mi fa il ritratto?
“emoticon” lo leggo alla francese: stupideria
io non spronai nessuno!
io semplicemente copiai-incollai una conversazione da skype!
lo so, è stato subdolo, e posso essere colpevolizzati di ciò…
ma non di tutto quello che è venuto dopo!
ah, The Black Saint And The Sinner Lady è da dove ho cominciato con Mingus…
RESPECT!
Mingus per leccarsi le ferite!
lo trovo sensato!
questa volta sono stato io a provocarti. amorevolmente. non me ne volere.
non è certo tua la colpa. piuttosto il pretesto!
alice,
le presentazioni, le mie, solitamente non hanno molto del formale. sono piuttosto dita puntate ad indicare, curiose e piuttosto infantili. sperando che si guardi alla luna e non al dito. la tua ospitalità farà il resto.
a grazie si risponde solitamente con un prego. o con un altro grazie, piacere mio… in questo caso!
Mi fai sentire un incrocio tra Marta Flavi, Vittorio Sgarbi e Piero Chiambretti.
Mi fai sentire un mostro! 🙂
:
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire
e passerà
l’auto l’ombra e il tram
citazione assai dotta!
e quantopiù appropriata!
tutta la gente non sa…
non era l’auto il ponte e il tram?
mi piacciono i ponti…