Strombettensteppen

Un amico di ritorno da Amsterdam mi raccontò di aver scoperto nei meandri del Rossebuurt (zona rossa) un piccolo vicolo a fondo chiuso dal nome buffo: strombettensteppen. Ridemmo. Ridemmo perchè pareva una curiosa onomatopea delle attrattive che riserva quella parte della città ai ludici visitatori. Apparentemente dimenticai quel nome. Era il 1986.
Pochi anni dopo quando appresi della notizia della morte di Chet Baker mi tornò improvviso alla mente. Chet Baker morì la notte del 13 maggio 1988 cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Qualcuno parlò di suicidio, qualcuno disse che era fatto di eroina, qualcuno pensò ad un pusher stanco dell’ennesima bugia. Un libro di James Gavin provò ad indagare più a fondo sulla sua vita e su quella fine tragica. C’era una foto esclusiva in quel libro. Una foto in bianco e nero. Un vicolo buio di notte, un corpo raggomitolato sotto un lenzuolo e le scarpe fradicie in primo piano. Una sindone blasfema.
Ho cercato in rete se esistesse effettivamente quel nome ad Amsterdam. Nessun risultato. Trovare la collocazione di quell’hotel potrebbe essere davvero veloce, così come scoprirne l’indirizzo. Per me, evidentemente, continuerà a chiamarsi strombettensteppen.

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