l’attesa di poterlo (ri)ascoltare inscatolato in un lussuoso packaging è nulla in confronto a quella sopportata nel lungo tempo prima di poter assistere ad un suo live set (e già se ne parlò)! sto parlando certamente di Tom Waits e di questo disco che giunge a coronare il lungo tour Glitter And Doom: compressa e reclusa dentro un supporto fonografico, quella maledizione benedetta, appare ancora più vera, sanguinante e ruvida, purissima! è una memoria di questo tempo sbagliato, il segno inequivocabile che se è vero che non ci salveremo è pur vero che lo potremo fare fieramente e consci di aver vissuto lo stesso tempo di Tom Waits. perché è di questo che bisogna rendersi lieti: della fortuna di poter ponderare la statura di questo artista, la capacità che ha avuto di portarci in luoghi dove non avremmo mai immaginato giungere! e lo scrivo con un sorriso beato sulle labbra, che non si vede, e che lascio immaginare!
Glitter And Doom esce per la fidata Anti: lo ascolto e mi vieto di tentare una qualsiasi descrizione! mi assoggetto allo stupore: questo sì! e alla vanagloriosa ed egoistica gratificazione di aver potuto accedere a questo postribolo di suono e poesia sbagliata!
17 grumi di suono iconoclasta e perverso, 17 canzoni monumentali e sporche! sature e così lontano dalla mediocrità che viene voglia di seguirle e definitivamente perdersi lì dentro! ma c’è una sorpresa: come la polverina dorata che Waits estrae dal cilindro! c’è un secondo disco, ed è il collage di alcuni di quegli istanti affabulatori in cui Tom Waits prende le distanze da ogni cosa:
...racconta e straparla, si vaneggia e pavoneggia, temporeggia, gigioneggia, cazzeggia, rocambola e istrionizza raccontando storiellette esilaranti di avvoltoi affamati, zuppe d’alfabeti, ratti che si consumano i denti, elefanti indiani con le campanelle al naso, leggi dell’Oklahoma, gamberetti egoisti, pappagallini chiacchieroni, turni di notte, strani disturbi estivi, insetti, odore della Luna, frittate di uova di struzzo, Sara Bernhardt, Barnum, schiacciamosche, Neil Armstrong, Buzz Aldrin, feti di maiali, bagagli perduti, maschi e femmine di ragno, 250 milioni di spermatozoi, limone sul pesce, preservativi, cellulari che fanno foto, occhiali e biciclette. Insomma tutto ciò che veramente, unicamente importa nella vita. (…) E’ per fan, solo per fan, questo disco, certo; ma non è la vita stessa, a essere solo per fan? (Stefano I. Bianchi, Blow Up #138)
si chiama Tom Tales e sono 35 minuti di un delirio lucido e splendido. l’inglese è sputato e masticato ma vale la pena scervellarsi nella comprensione: si otterrà la chiave per leggere a ritroso una carriera irripetibile e il (non) segreto di una semplicità disarmante! il disco è in uscita il 23 novembre! nell’attesa di poterlo far ruzzolare nelle mani come il souvenir di un tempo che è valso la pena vivere, mi permetto di regalarmi un biglietto per il circo…
Tom Waits Glitter And Doom Live
(link rimosso – come richiesto)
Se “Tom Tales” vale un millesimo della storiella raccontata prima di “Train Song” nel live vecchio (“Big Time”), c’è da sganasciarsi. Attendo con ansia la questione “…maschi e femmine di ragno…”
…e c’è da sganasciarsi, te lo assicuro!
qui l’affabulazione è divenuta maniera e sistema! ma pur sempre la migliore in circolazione: garantisco!
a Milano ne raccontò una, non compresa qui (e immagino quante ne siano state escluse), a proposito di un cibo per cani che rendesse fosforescenti le simpatiche deiezioni di quest’ultimi! rimedio praticissimo per evitare notturne calpestazioni!
raccontata al pianoforte con quella voce lì era irrestibile!
come questi 35 minuti imperdibili!
qual’è l’animale che in proporzione ha il pene più lungo? hahahahah grande tom! e disco se non imprescindibile quanto meno doverosamente collezionabile e collezionato 🙂
credo che Tom Waits sia imprescindibile a prescindere!
il secondo disco rischia di rendersi assai più memorabile del primo: credo sia sbagliato! non vi sarebbe l’uno senza l’altro: e viceversa!
imprescindibile!
ok, ok: imprescindibbile! (con la doppia ‘b’ enfatica!) 🙂
Stavo giustappunto pensando a Glitter and Doom quando apro la tua pagina, borguez, e scopro che siamo telepatici 😀
…diciamo buongustai!
buon appetito!
Vado a perdermiCi.
…Aspettavo con ansia e trepidazione questo momento!!
Quest’uomo…con la sua voce, i suoi suoni e la sua poesia, da venti anni a questa parte ha profondamente segnato il percorso della mia vita, condizionandone ritmo, tempo, spazio e azione.
In attesa di avere quel gioiello (spero nel vinile!) che mi accarezza le dita e l’anima, ti ringrazio di cuore borguez per questa fantastica anteprima!
mi piace pensare di poter godere di lui e di quel tour sulla distanza, magari ascoltando e guidando in auto.
perché dopo quel concerto si è aggiunta troppa bellezza alla bellezza e di Milano e di quel circense non sono riuscita a trattenere molto. non per suo demerito, non per mio, piuttosto per poesia che annebbia la poesia.
ho cercato, senza trovarlo, uno spezzone di quel brutto film – Wristcutters, 2006 – in cui Tom Waits mi regala una scena perfettamente ironica e ironicamente perfetta, per la quale ho riso sguaiatamente. un tacchino, uno spruzzino e Waits. non potrei mai raccontarla a parole digitate… se il padrone di casa riuscisse a scovarla? a montarla? a donarla?
Nespole, ti è apparso Leopardi ignudo? 🙂
QUANDO LEGGO CHE CI SONO PERSONE CHE COME ME CONDIVIDONO LA PASSIONE PER QUESTO ARTISTA CHE DEFINIRE ARTISTA E ANCHE PIUTTOSTO RIDUTTIVO….MI VIENE QUASI DA COMMUOVERMI. ERO A MILANO MA TUTTO E DURATO TROPPO POCO!!!!!!! FUORI DAL TEATRO GIA NON CAPIVO PIU UN CAZZO, HO COMPRATO SOLO UNA TSHIRT, MA NE AVREI VOLUTE 100, FACEVO FOTO A DESTRA E A MANCA MA ERO COME STORDITO AL SOLO PENSIERO CHE PER UN ATTIMO, SOLO PER UN ATTIMO IO E TOM ERAVAMO STATI NELLO STESSO POSTO, ALLO STESSO APPUNTAMENTO E PERCEPIVO CHE QUELLO CHE PROVAVO IO LO PROVAVANO TUTTE LE GENTI DI MEZZA EUROPA CHE ERANO VENUTE IN PELLEGRINAGGIO. NO NON E STATO UN CONCERTO E STATO MOLTO DI PIU. DA ALLORA PENSO SOLO A QUANDO MAI POTRO RIINCONTRARLO E SE POTRA MAI SUCCEDERE. HO PERSINO FATTO UN GRUPPO SU FACEBOOK CHE SI CHIAMA “QUELLI CHE RIVORREBBERO TOM WAITS SUBITO IN ITALIA”…..SE VOLETE POTETE SEGNARVI, OGNI GIORNO SCRIVO ALLA ANTI RECORDS E ANCHE A LUI SEMPRE SU Fb. SAPETE LA FOLLIA………DEL DISCO NON SI PUO DIRE NIENTE CONCORDO CON CHI HA DETTO QUESTO. COSA VUOI DIRE???? MI DISPIACE SOLO CHE CHI COME ME NON CAPISCE UN CAZZO DI INGLESE IL SECONDO SE LO SOGNA…..ANZI A PROPOSITO SE C’E QUALCHE BUON ANIMA CHE AVESSE VOGLIA DI METTERE IN RETE LA TRADUZIONE O SE QUALCUNO E AL CORRENTE DOVE SI PUO RIMEDIARE………SALUTI