senza certo giungere all’ossessiva maniacalità di Georges Perec nel circondarsi e descrivere i nostri oggetti quotidiani e senza neppure lasciarsi sommergere passivi dall’accumulo inutile, mi piacerebbe comunque ritrovare il tempo e la maniera di recuperare una qualche forma di rapporto con essi. sono le “cose”, quelle che ci appartengono e che hanno un valore solamente nel nostro universo domestico. sconosciute ai molti ma imprescindibili per noi stessi. un fazzoletto di seta, un fermacarte, un mestolo o una spugna. l’innaffiatoio oppure le vecchie forbici, l’infilascarpe caro a Montale o lo strofinaccio liso. dentro all’armadietto del mio bagno c’è da molto tempo una confezione di Allume di Rocca.
trattasi del nome comune del minerale composto da solfato doppio di alluminio e potassio idrato (e se sbaglio mi si correggerà) e sotto questa veste non sembra essere esattamente la cosa più necessaria, e soprattutto a fare cosa? ma è oggetto prezioso. cosa a me preziosa e carica di lontani ricordi. non così lontani da giungere alle vicende di papa Pio II (il celeberrimo Piccolomini) e alla discoperta dei preziosi giacimenti turchi (Rocca dovrebbe essere effettivamente un’antica città della Mesopotamia), ma più semplicemente alla toletta di mio nonno. pare servisse per conciare le pelli e per fissare tinte, e che sia pure un ottimo deodorante naturale, ma l’immagine a me cara resta indossolubilmente legata alla rasatura di mio nonno, ambita ed osservata dalla posizione bassa e privilegiata di nipote.
emostatico naturale idoneo e ideale dopo il rasoio. qualcosa di squisitamente antico, qualcosa che malgrado tutto non aveva, e non ha, esaurito la sua carica funzionale con l’avvento della modernità. la forma era, ed è, quella di una piccola saponetta, l’apparenza quella di un cristallo… umidificata e passata sul volto dopo il rasoio è davvero formidabile. credo la si possa trovare in profumeria ad un prezzo che non supera i due euro. la sua durata (così promettono) si potrebbe aggirare fra i due e tre anni a seconda dell’uso… esistono ancora oggetti così?
in francese dovrebbe chiamarsi alun de roche, mentre nei paesi anglosassoni alum block. ha spesso confezioni vagamente vintage e dal gusto retrò. le aveva anche quando andavo a spiare nascosto gli oggetti del bagno, fra rasoi e pennelli, lamette e acque di colonia. allora pensavo fossero un retaggio del passato, qualcosa che avesse viaggiato a lungo provendo da chissà dove… un souvenir dai luoghi bellici dove mio nonno era stato oppure uno scambio con un commilitone. poco importava, era sufficiente per innescare la fantasia.
ma ancora oggi il packaging non sembra aver subito grosse rivoluzioni e lo stile anni ’50 impreziosisce l’involucro del cristallo. utilizzarlo ogniqualvolta mi è necessario è un piacere del tutto mio. ed anche un suggerimento, insieme a quello di non trascurare le cose intorno a noi. neppure i nani da giardino!
Ossessiva maniacalità parlando di Georges Perec è dir poco! Ma quant’è bello La vita istruzioni per l’uso…
L’allume di rocca io lo uso (e se non è lui c’assomiglia molto) come deodorante, è una di quelle cose geniali che per qualche misteriosa ragione restano misconosciute, o sono considerate bizzarrie perchè non più di moda, o peggio escono di produzione. Come il pettine d’alluminio che non elettrizza i capelli, di cui possiedo un tanto prezioso quanto raro esemplare. Come le cuffie stereo per il walkman, in italia (e solo qua) fastidiosamente soppiantate dagli auricolari. O come i nani da giardino, ingiustamente bistrattati!!
…coincidenza?
chissà!
all’improvviso, qualche giorno fa, è apparsa sulla mensola del bagno di casa
questa strana confezione con all’interno uno strano parallelepipedo minerale!
…e che sarà ho pensato, qualche cosa per i piedi?
la mia ignoranza era totale, non riuscivo neppure ad immaginarlo un deodorante con tali spigoli!
…poi mi hanno erudito.
nei miei ricordi questo strano oggetto non era presente, forse perchè i miei nonni purtroppo, non lo sono stati, che per brevi periodi.
evviva il fronte nazionale per la liberazione dei nani da giardino!
non le chiamerei quasi mai coincidenze!
mi fa piacere che questa mia “maniacalità” trovi altri riscontri, e se mi rammarico di non poter usare il pettine di alluminio, di certo confermerei che quel cristallo deodorante potrebbe essere Allume di Rocca…
i nani sono ingiustamente bistrattati, sia detto una volta per tutte e la vita misteriosa dei nostri oggetti un’enigma insondabile!
Allume di Rocca? alla voce ‘cose da non fare da piccoli’ posso dispiegare una lunga lista di divieti (forse più igienici che morali) che venivano da me puntualmente infranti. Direi che toccare con la punta della lingua quel parallelepipedo informe, dal sapore più incerto del colore, dava una sensazione seconda solo al toccare con la punta della lingua i due poli ravvicinati di una batteria da 9V.
è già…Diego, esperienza fondamentale e formativa!
l’Allume di Rocca è più conosciuto di quanto pensassi!
heee!!!
la pil-ona con le linguette ottonate dell’ora di educazione tecnica!
…..il friccicore sulla punta della lingua n°1.
mi è stato chiesto di quell’infilascarpe di Montale ed è un piacere riportare qui quella poesia a me molto cara… dovrebbe essere in Satura e cioè nelle poesie raccolte fra il 1962 e il 1970… eccola
L’abbiamo rimpianto a lungo l’infilascarpe,
il cornetto di latta arrugginito ch’era
sempre con noi. Pareva un’indecenza portare
tra i similori e gli stucchi un tale orrore.
Dev’essere al Danieli che ho scordato
di riporlo in valigia o nel sacchetto.
Hedia la cameriera lo buttò certo
nel Canalazzo. E come avrei potuto
scrivere che cercassero quel pezzaccio di latta?
C’era un prestigio (il nostro) da salvare
e Hedia, la fedele, l’aveva fatto.
Eccoli:
Oggi pomeriggio sono in ferie. Vorrei sottolineare le attuali condizioni climatiche. Volevo andare al mare ed invece sono qua che guardo il mio giardino allagarsi, temendo per l’incolumità dei miei nani. Uff..
Non mi ha copiato i link!
Rieccoli:
Lei
Lui
portagli un te caldo al rum!
..mi dispiace per te!
locknlollmaud… quel eccoli mi aveva già fatto pregustare la visione dei piccolotti…
e invece? something’s wrong?
il thé caldo con il rhum delle Antille è un toccasana a prescindere….
Oh, leggo solo ora questo preciso e puntuale post sull’allume di rocca!! Nomenclatura corretta, nessun appunto: questo sale multi-uso è un ottimo addensante e può essere cicatrizzante, deodorante, collante, o addirittura utilizzato in agricoltura biologica per prevenire la maturazione delle banane! Mah… E io che non l’avevo mai sentito parlare, nè tanto meno l’ho mai assaggiato! Provvederò a procurarmelo, anche solo come oggettino d’arredamento!
FO-TO-DEI-NA-NI FO-TO-DEI-NA-NI!!!!!!!!!!! Voglio vederli anch’io Maud!!! (Vale in ferie che voleva prendersi un po’ di sole e invece vede i giardini degli altri allagarsi)
oltre che per la maturazione è anche utilizzato per prevenire la masturbazione delle banane?
(scusate, è che avevo letto male)
Diego…. suvvia!
Valentina, vedrai che Maud non ci tradirà…
…secondo me sti nani non li ha!
la tira troppo per le lunghe.
10 a 1
Ho postato il link ai nanetti, ma mi dice “Your comment is awaiting moderation”… boh…
riprovo:
Lei
Lui
polaroid?
sono commosso…
l’anonimo paghi pegno…
per i prossimi sei compleanni so già cosa regalarti….
Peraltro una cinefila come Maud non può non rammentare la giusta osservazione di Werner Herzog riguardo ai nani, al tirarla per le lunghe e alla maturazione delle banane: “Anche i nani hanno cominciato da piccoli”.
io ricordo citazioni meno nobili ma altrettanto folgoranti…
tipo: il nano più alto del mondo!
non all’altezza di Herzog certo…
liberateli!
Ciao a tutti, ho acquistato in erboristeria l’allume di potassio, vorrei sapere se è la stessa cosa dell’allume di rocca (l’erborista mi ha detto di sì).
Per piacere aiutatemi!!
le mie facoltà come chimico sono davvero esigue, ma per quanto ne so direi di sì… che è esattamente la stessa cosa! mi informerò presso l’unica persona che potrebbe derimere questo quesito e poi ti risponderò, a meno che non lo faccia lei stessa!
A quanto pare l’ “esperta” sarei io… e concordo con l’erborista e con Borguez: allume di potassio e allume di rocca sono la stessa cosa. Ma la chimica non c’entra! E’ semplicemente perchè l’allume di potassio è lo stesso famoso allume che si estraeva in quel di Rocca (Mesopotamia).
Ad ogni modo ecco una spiegazione tecnica: come giustamente ha scritto il caro Borguez dicesi ALLUME DI ROCCA il solfato doppio di potassio e alluminio idrato. Ho appurato che solitamente si definiscono “allumi” i sali composti da alluminio e da un catione come, nel nostro caso, il potassio. Per questo motivo il solfato doppio di potassio e alluminio idrato si chiama più comunemente “allume di potassio” o “alllume di Rocca”, date le sue nobili origini.
Uops, avevo dimenticato di firmarmi! quella sopra sono io, la Vale!
com’è bello il lieto fine!
Cinzia sarà soddisfatta e Valentina è stata puntuale e precisa… eccellente!
…e vissero felici e contenti!
(intendo l’alluminio e il potassio)
Circa eventuali conseguenze cancerogene dell’alluminio contenuto nel solfato doppio di alluminio e potassio sapete dirmi qualcosa? mi sono giunte voci in tal senso.
Saluti
Walter
Sarà per caso ma io lo usavo e ho avuto tumore al seno…
Qualcuno ha maggiori indicazioni riguardanti l’allume di potassio? Avevo intenzione di acquistare il cristallo di potassio come anti-odorante, e infatti è per questo che sono capitata in questo sito, ma mi sono venuti un sacco di dubbi al riguardo.