quando gli argomenti e le questioni si accavallano in grovigli apparentemente illogici e dipanare diviene difficile è bene astenersi dall’ostinarsi. così, saltata qualsiasi consecutio temporum, preferisco annotare qui in ordine sparso le diverse voci di un brogliaccio mentale che va allungandosi perigliosamente.
– possedevo un bel paio di biglietti per il concerto milanese di Gil Scott-Heron in data 28 aprile scorso. l’eccitamento e l’insinuante pensiero che non tutto sarebbe andato per il giusto verso si dibattevano in me; alcuni dubbi sull’affidabilità del personaggio destavano sospetti. avrei voluto vedere, godere ed eventualmente scriverne. un comunicato scarno e misterioso, da soviet supremo, rimanda ad altra data ed altro luogo l’avvenimento. l’ex-ragazzo sarebbe atteso anche a Roma in una serata del festival Dissonanze che fa venire l’acquolina. staremo a vedere. è per questo che metto in guardia l’amica che giustamente esulta.
– sempre a proposito di concerti: l’amico Lionel Essrog in qualche post precedente mi avvertiva e mi sollecitava in direzione Angelica a Bologna. sono già passati vent’anni dalla prima edizione a cui ricordo di aver assistito (sic!). se esiste un vero festival di musica altra è bene dire che è questo. gli appuntamenti sono così tanti che è bene annotarli diligentemente sul calendario e sperare di trovare, giorno per giorno, tempo e denaro per raggiungerli. John Zorn, Mike Cooper, Arto Lindsay e Giovanna Marini, per non fare nomi.
– così mentre apprendo dell’annullamento di Baby Dee al Locomotiv, sempre a Bologna, è l’amico Hank a consolarmi con la notizia che attendevo da tempo: Leonard Cohen dal vivo a Firenze il primo settembre. andrò, senza se e senza ma, e consiglio a chiunque pensa di avere a cuore la musica, e la forma canzone in particolare, di non assentarsi.
– per sdebitarmi minimamente con Hank gli offro fresco fresco un disco tributo al personaggio qui sopra. se ignorate l’esistenza di John Prine sarà lo stesso Hank a togliervi il saluto.
Broken Hearts & Dirty Windows: Songs of John Prine esce per l’etichetta OhBoy Records dello stesso Prine. americana in purezza scintillante interpretata da tali Bon Iver, Lambchop, Josh Ritter e Conor Oberst. per non dimenticare i maestri.
p.s. al medesimo proposito di maestri mi sovviene quel Introducing Townes Van Zandt Via The Great Unknown di cui parlai altrove.
– sto acquistando dischi in mp3! chi l’avrebbe mai detto: considerazione personale e privata che si spalma su vari e diversi argomenti che affollano, al riguardo, la rete. il mio amico Luca Sartoni va dicendo da tempo immemorabile che il cd è morto e sepolto. io so per certo che avrà ragione, come del resto su qualsiasi questione riguardante la rete e dintorni, ma sono curioso di vedere per quale verso e in quale maniera.
– tre siti per curiosi di musica e dintorni di essa. Point Of Departure è una rivista online sobria ed essenziale. parla di jazz e lo fa in inglese. parla di jazz “altro” e lo fa con stile e misura. assomiglia al mondo che vorrei. Monsieur Délire è il portale giornalistico e di attivismo musicale di François Couture che invia le sue dispense dal Quebec. ancora musica altra, dagli estremi e dai confini della galassia dell’altrove. interessante il podcast radiofonico periodico dal titolo Délire Actuel ascoltabile in questo sito. Radiodiffusion Internasionaal è un delirio globale di suono dalle periferie del mondo, una radiolina gracchiante sintonizzata su frequenze irraggiungibili per noi pedestri. un disclaimer, un blog e una trasmissione radiofonica (purtroppo cassata) determinano i confini di questa cornucopia di mirabilia acustiche del mondo tutto. consiglio di perderci alcune mezz’ore, ne trarrà giovamento la sensazione di essere figli di un mondo ben più vasto della nostra percezione e incapace di passare tutto per il tubo catodico.
– spostare mobili immobili da lungo tempo può condurre al ritrovamento di oggetti smarriti e creduti persi. impolverato e dimenticato giaceva al buio e riverso al muro Folk Is A Four Letter Word: una raccolta risalente al 2005 a cui sono affettivamente legato. mi ricorda un tempo solitario riempito di antico folk lisergico e sognante. il disco fu compilato dalla testa pensante della Twisted Nerve, tale Andy Votel, e fu compilato bene: meraviglie nascoste nelle pieghe del tempo passato che mi aprirono mondi conseguenti. è giusto riproporlo e aggangiare ad esso un disco per certi versi simile uscito da poco.
Shifting Sands: 20 Treasures From The Heyday Of Underground Folk raccoglie venti distillati di folk acido e misconosciuto. autori anglosassoni perlopiù ignoti accomunati da quel medesimo spirito freak che valicò i ’60 e si protrasse nei ’70 rimbalzando nelle sponde dell’oceano atlantico. li offro volentieri entrambi affinchè possano allietare un fine settimana primaverile a calpestare maggesi o altipiani, spiagge o divani comodi. da qualche tempo i link proposti trovano spazio nei commenti: è un accorgimento sciocco e stupido per evitare quei simpatici sceriffi che ancora si ostinano a difendere l’indifendibile. pratica e uso che valga da ora e per il tempo a venire.
è tutto. prolisso e confuso ma sono riuscito a dire ciò che volevo.
ci aggiungo anche un buon fine settimana a chi legge.
Various Artists Broken Hearts & Dirty Windows: Songs of John Prine
Various Artists Folk Is Not A Four Letter Word
Various Artists Shifting Sands: 20 Treasures From The Heyday Of Underground Folk
Ho letto della data milanese di Gil, a quanto pare i biglietti per MI sono ‘convertibili’ in biglietti per Vigevano…
…che dire, speriamo in bene 😀
Non ho resistito, dovevo acquistarlo 🙂
diciamo che è bene sperare per il meglio.
i biglietti di Milano mi verranno rimborsati e per il momento attendo di scrutare l’orizzonte prima di acquistarne altri.
il tuo entusiasmo è comprensibile ed è il medesimo che ebbi quando acquistati quelli di Milano, ma, come ho scritto, una strana sensazione mi perseguitava da allora.
il fatto che non esistano video su YouTube dei suoi live di quest’anno mi fanno sospettare un tour difficoltoso per vari e diversi motivi.
ma ci voglio credere.
intanto aspettiamo di vedere cosa succede a Roma fra qualche giorno.
E’ il caso di dire che che Mike Cooper si esibirà con Lol Coxhill (wow!) e Roger Turner in solo e poi insieme.Farò di tutto per esserci anche se ancora non so come prenotare i biglietti(il numero del Teatro san Leonardo è inesistente..). Una segnalazione merita pure Ganesh Anandan + Hans Reichel , Radu Malfatti e Zorn con gli Electric Masada.E ieri il grandissimo Henry Threadgill & Zooid.
Cercherò di venire al castello di Vigevano per Gil..Sapete se fanno già prevendita e dove?
Io compro già da tempo dischi in mp3. Abbastanza conveniente emusic, per 20 euri ti danno la possibilità di acquistare 75 brani. Anche se mi angoscia l’idea di non vedere più il cd, il booklet, i box e il negozio in cui cercare e chiacchierare…
Saluti
ps:a proposito di cd hanno appena ristampato Go Home dell’Art Ensemble in accoppiata con Chi Congo.E che copertina http://www.amazon.com/Home-Chi-Congo-Ensemble-Chicago/dp/B0038AN1Y6
bene hai fatto a precisare molto altro del cartellone di Angelica. io, come la volpe con l’uva, ho negato di interessarmi a tutto il programma perché so già che assai molto mi perderò, purtroppo.
al Teatro San Leonardo (bellissimo, per altro) solitamente non ci sono problemi di spazio: io ti inviterei ad andare fiducioso di trovare i biglietti in loco. e non è escluso che io faccio lo stesso. nel caso ti avvertirò personally.
per i biglietti di Scott-Heron credo che TicketOne sia l’indirizzo che cerchi.
la considerazione sui dischi in mp3 riguardava una sensazione che ancora mi pare strana, malgrado mi succeda da tempo. cosa ne sarà del cd lo vedremo a breve io credo. piuttosto fammi sapere cosa acquisti e, come si faceva con le figurine a scuola, scambiamoci le doppie.
apprezzo la tua puntualità nel giungere dietro ai miei ragionamenti: quel disco dell’Art Ensemble è lì esattamente per celebrare l’uscita del doppio che hai segnalato (e che copertina!!!). possedevo (in mp3) quel disco da tempo e ho pensato fosse giunto il momento di condividerlo.
grazie dell’attenzione cosciente, attendo tue nuove qui o in privato.
a presto
Che dire, dita incrociate 🙂
incrociate assai
luca ha sempre ragione quando ha ragione
e sopratutto nella rete si sa muovere
del resto tutto è già morto in qualche modo
i supporti e i vestiti cambiano velocemente
(i miei vestiti meno)
avremo sempre bisogno di musica
certamente io
e credo molti con me
questo per dire che la nuova forma nel lungo periodo dovrà riconoscere per forza il valore che diamo a questa roba chiamata “musica”
per forza
magari ci vorranno 1000 anni
(non magari)
ciao
Mille anni al mondo
mille ancora
che bell’inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo
che bella compagnia
cantava un saggio in proposito.
staremo a guardare dalle nostre finestre adornate.
Nespole, il tributo a John Prine! Considerati sdebitatissimo!
Quanto ai cd, so che è una battaglia di retroguardia e che quel menagramo di Luca non può che aver ragione… Io cedo alla tentazione di imbrattare questo magnifico blog con un francesismo (ovvero: mi do una bella sfregata agli zebedei) e abbraccio forte il libretto di “Love Is The Song We Sing” e i miei digipak nuovi di Fela Kuti 🙂
caro Hank (perché solo Hank scrive ancora nespole),
io non tifo per nessuno, sia ben chiaro. ma di fronte al precoce invecchiamento dei nostri organismi (quelli intrinsechi e quelli estrinsechi) fingo virtù giovanili e mi voglio pensare capace di stare al passo dei tempi che cambiano. non ci riuscirò, lo so, ma sulla rete si può pure fingere giovinezza e spavalderia.
mia nipote (5 anni) a guardato alcuni vinili appoggiati alla mia libreria e mi ha chiesto cosa fossero. ho provato a spiegarglielo e non credo abbia capito, e non perché è tonta.
così, per consolare te, me, e anche lei, continuo ad omaggiarti con il nome che hai appena sfoderato: Fela Kuti!
a presto mio caro
GRAZIE per FELA!!!!!!!
🙂
sempre grazie a Fela!
Just want to say what a great blog you got here!
I’ve been around for quite a lot of time, but finally decided to show my appreciation of your work!
Thumbs up, and keep it going!
Cheers
Christian, watch south park online