dublab

il mio amore incondizionato per la radio penso sia un segreto che non mi sentirei più di mantenere. sarebbe inutile e improduttivo! e forse tedioso! arrecherebbe noia così come lo è elencare la miriade di ricordi che hanno i transistors e le onde come protagoniste. o la filodiffusione con la quale mio padre affondava riappacificato dentro le notti. o un vecchissimo esemplare valvolare ricoperto da un’orribile coperta all’uncinetto che troneggiava nel soggiorno dei miei nonni. funzionava, ma solo per la ricerca di una fantomatica radio moscovita che avrebbe annunciato la ritrovata rivoluzione d’ottobre… mio nonno ne era convinto! io e la nonna di nascosto ci accontentavamo di Musica per Voi dall’altrettanto sovietica Radio Capodistria!

lo stesso amore che oramai era divenuto assolutamente monogamico e maniacale per quella che è la prova udibile che in Italia si può ancora affrontare cultura e intelligenza, approfondimento e ricerca. RadioTre ha accompagnato lustri interi della mia vita dopo la scomparsa delle radio libere e conseguentemente al fatidico avvento delle radio commerciali con quel carico immondo di stupidità e fascismo strisciante. la mia relazione con il canale nazionale era apparentemente stabile e soddisfacente e lasciava presagire una serena convivenza e un futuro di appagante tranquillità.

poi un viaggio e la scoperta di altre modulazioni di frequenza. di altre monopole di sintonizzazione e di nuovi virgulti musicali e sussulti dal sottosuolo. ma più di ogni altra cosa di altre modalità di fruizione! dal mio pc (dal mio mac) la scoperta di quello straniamento lieto che procura ascoltare le informazioni sul traffico di una metropoli francese mentre te ne stai affondato dentro un divano di provincia. Radio Grenouille faceva al caso mio, accentuava piacevolmente quel senso d’altrove che procura l’ascolto solitario di frequenze lontane. ne parlai già nel mio vecchio blog e probabilmente da lì potrei far cominciare la mia attitudine fedifraga.

il mio nuovo amore si chiama dublab ed è americano, di Los Angeles precisamente! promette positività, un lifestyle incentrato sul relax e precetti condivisibili di peace, love and good music for all! per ora sta mantenendo le promesse, ma si sa i primi mesi sono solitamente quelli splendidi e indimenticabili. non essendo geloso propongo, a coloro che vorranno, di godere del dubstream gioiosamente e di lasciare lentamente invadere le proprie stanze dai suoni di curiosi e insaziabili dj’s. varie playlist indossate come abiti diversi in diverse ore della giornata, nessun tipo di notiziario o pubblicità, poche e rare voci divertenti e un po’ stonate e per nulla disturbanti ad annunciare proclami di illogica allegria e quiete cosmica.

…tutto questo fino al prossimo amore!

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0 risposte a dublab

  1. hrudi v. bakshi scrive:

    grazie per la dritta!
    provo la francia e poi l’america
    …restando fermo in italy
    davanti al mio pc
    facendo finta di girare il potenziometro del volume.

  2. diego scrive:

    Converrete con me che il piacere di girare un potenziometro non può essere sostituito pienamente da un Mac (o qualsiasi altro PC, per non discriminare). Però questa è la tecnologia e ce la facciamo bastare. Ringraziamo Borguez (a cui faccio notare l’inquetante corrispondenza delle frequenze di RadioGrenouille con quelle locali di RadioDeeJay) per queste dritte preziose.

    Pochi giorni fa guidavo sul G.R.A. e mi sono imbattuto nelle frequenze di Radio Città Aperta… un selezionatore alquanto saccente e simpatico mi ha deliziato per più di ora, arrivando pure a filodiffondere un vecchio e casuale brano dei Karate! Poi niente pubblicità, niente di niente. E dopo quel programma la mia serata filaccianese è stata allieta dalle stesse frequenze con più di due ore di radical rigoroso ska & rocksteady… e il mio apparato uditivo in brodo di giuggiole!

    In alcune grandi città italiane esistono ancora belle realtà indipendenti in modulazione di frequenza, per fortuna.

  3. diego scrive:

    Borguez, risparmiaci il post su Sabani 😉

  4. hrudi v. bakshi scrive:

    una bella cofana di sabadoni sono più graditi!
    magari quelli al forno,
    in apnea nella saba per 3 o 4 giorni.

  5. borguez scrive:

    Osto però…i Sabadoni, loro sì che meriterebbero alcune righe e non è escluso che…!

    caro Diego,
    ho volutamente omesso il discorso autoradio e tutte le inerenti meraviglie rappresentate dal viaggio accompagnato dalla musica. mi vengono in mente American Graffiti o Vanishing Point (Punto Zero) o Dean Moriarty che attraversa gli States… ma vedrai che aldilà dell’iconografia assai classica non tarderà presto un tempo in cui le nostre radioline automobilistiche saranno connesse ad una rete finalmente globale e non sarà difficile ascoltare ogni cosa in ogni dove!

  6. maud scrive:

    mi hai fatto venire un’idea geniale!!!!! te la esporrò al più presto. intanto mi sto documentando…

    ho recentemente scoperto anch’io, a seguito di ore di smanettamenti finalizzati al reperimento del fottuto plug-in, il magico mondo di radio3 in streaming…
    considerato che il segnale analogico di radio3 è solitamente il più disturbato di tutti, almeno dalle mie parti, è stata davvero una svolta: ascoltarla con una qualità sonora decente è davvero una gran bella faccenda!

  7. borguez scrive:

    attendo l’idea geniale orgoglioso di essere generatore di tanto!
    vedrai che quella RadioTre ascoltata da un altrove oltremanica lenirà ferite nostalgiche!
    a disposizione

  8. Hank scrive:

    Anche a me ne è venuta una: la web-radio The Magnificent “Terrabusi-Borguez Connection” On Air, dedita ad ascolto e promozione di musicisti rigorosamente deceduti o che perlomeno non si sentono tanto bene 🙂

  9. gagaryn scrive:

    osto però, mica male dublab come nuova carta da parati sonora dei pomeriggi casalinghi. ciò mi ha portato alla ricerca di una radio che ascoltavo diversi anni fa. ed esiste ancora! è la quintessenza della frivolezza. ha la capacità di anestetizzarti dolcemente i neuroni uno dietro l’altro (in senso buono, s’intende).
    http://www.luxuriamusic.com

  10. gagaryn scrive:

    “Surf Music, Bossa Nova, Exotica, Space-Age Bachelor Pad, Jazz, Soft-Psych, Sunshine Pop, Wall of Sound, Latin, Go-Go, and Film & TV music of the past 50 years”
    e ancora
    “It’s for hipsters well-versed in both The Brady Bunch and The Wild Bunch; Nick at Nite and Playboy After Dark; Disneyland and DisPepsi; Josie & The Pussycats and Faster, Pussycat! Kill! Kill!”

    anche qui siamo nella città degli angeli, hollywood per la precisione

  11. borguez scrive:

    Hank, in quella radio avresti un posto d’onore sul trono di produzione, se non erro è tua la frase: “Bisognerebbe ascoltare solo musica antecedente il 1954!” (cito più o meno a memoria!)
    L’idea di una web radio mi stuzzica da almeno 30 anni (credetemi!) e in qualche maniera ho già mosso i primi passi, lentissimi e goffi, ma passi sono pur sempre. in quel caso scellerato, credo che tutti coloro che partecipano attivamente alle discussioni di questo blog potrebbero avere un ruolo importante e fattivo, tenuto conto dell competenza e della curiosità che li contraddistingue!
    chi vivrà vedrà!

    gagaryn suggerisce ed io accolgo ringraziando aggiungendo questa radio alla lista di web radio che aggradano i tempi domestici e solitari. come procede la convalescenza spaziale?

  12. Hank scrive:

    Sarebbe magnifico! Io mi candido alla direzione della rubrica “Radio(spizio)”, con consigli di prima mano su dentiere e cateteri rallegrati da inserti di blues rurale pre-bellico. E buona convalescenza, a proposito, al paleocomunista!

  13. borguez scrive:

    Stay tuned Hank!
    il tuo supporto onora la mia idea. diciamo che rappresenta una dei progetti per l’autunno caldo. la tua rubrica già imprescindibile…

    un’oretta di luxuriamusic e il tardo pomeriggio assume tinte pastello!
    thanx to gagryn!
    chi avesse altre dritte radiofoniche non si astenga!

  14. maud scrive:

    ho il sospetto che la mia illuminazione geniale mattutina non fosse particolarmente originale… beh, comunque ho già il nome: Radio Herzog (probabilmente ne esisteranno altre 15000, uff…).
    quando mi metto in testa un’idea sono un panzer tedesco: ho già letto diversi tutorial ed il problema che mi si presenta è il seguente: streaming o podcast? il primo è sicuramente più allettante, anche perchè consente la gestione live e dona agli ascoltatori la possibilità di inserirsi in un punto a caso di una trasmissione che procede comunque per conto suo… è vera radio, insomma. Ma d’altra parte richiede sforzi tecnici decisamente superiori, mentre il podcast mi pare più semplice.
    Sto gia sognando ricchi palinsesti…

  15. borguez scrive:

    credo inoltre e piuttosto che siano i diritti d’autore e la legge italiana a rappresentare l’ostacolo maggiore, ma sai ciò che farò? mi presenterò al Romagna BarCamp con un block notes fitto di domande e interrogherò tutti coloro che avranno il vago aspetto di saperne un po’ più di me (presumo chiunque)…
    tu Maud continua a studiare, le idee sono geniali anche se condivise da molti… capitò in Ottobre in Russia, a fine ‘700 in Francia e nella nostra Ravenna in principio di secolo, ma te ne parlerò più avanti!

  16. gagaryn scrive:

    osto però, queste idee sono molto più che solleticanti. pensate che è da anni che stavo progettando un esproprio proletario di radio zero facendomi grosso con l’accompagnamento di uno stuolo composto dai migliori esemplari di ominidi subsahariani (quelli che hanno anche la catenona al collo e la bandana). non avevemo neache emai preso in considerazione le nuove tecnologie.
    io mi candido invece per la rubrica, ovviamente, Radio(spazio) – meno efficace il gioco di parole, ma con hank può competere solo queneau – musica di questa terra che sembra possa venire da un altro pianeta o dall’iperuranio.

  17. borguez scrive:

    Stay tuned Gagaryn!
    ma quell’attacco a quella radio fallo comunque…

  18. gagaryn scrive:

    Maud, non so gli altri, ma io amo werner herzog ormai in maniera viscerale. deceduto il pover vonnegut (r.i.p.) herzog è il mio nuovo padre putativo. nella scorpacciata di film di questi giorni mi sono goduto la ballata di stroszek. a parte che uscito da un film di herzog stenti a riprenderti fino al giorno dopo stando comunque ben alla larga dalla coltelliera, ci sono alcuni pezzi incredibili, tra cui non posso esimermi dal ricordare quello sul banditore d’asta e il sublime finale con il twist della gallina

  19. gagaryn scrive:

    borguez, ma sei in ferie, piede malfermo o hai il wifi sulla bici?
    io ho ricominciato ad andare un po’ in ufficio che nel cortile del mio palazzo non succede mai un cazzo

  20. borguez scrive:

    accessi pubblici interni all’ufficio a obseleti pc antelucani che tutti guardano come la peste. pochi colleghi si avvicinano incuriositi guardandomi come una scimmia che sa contare o con lo stesso stupore con cui guarderebbero la donna barbuta.
    ma cosa stai facendo?
    …ed io non so mai cosa rispondere!!!

    se gli dico che scarico la posta(!?!) non faccio altro che complicargli la vita!!!

    mi viene in mente una celebre massima dell’immenso Flaiano:
    “Se lei si spiega con un esempio, io non capisco più niente…!”

  21. maud scrive:

    uomo dello spazio (o uomo spaziale, ehehehe), in realtà il mio herzog è quello dell’omonimo romanzo di Saul Bellow… è un personaggio assillato dal bisogno di esternare opinioni, cosa di meglio per una radio? e ciò mi fa venire in mente, or ora, un format che ci starebbe a pennello!

  22. valentina scrive:

    il tecnico del mio vecchio laboratorio, dato che aveva molto da fare, aveva fatto una web radio che si poteva ascoltare dal suo sito. Io e la mia collega avevamo registrato anche gli stacchetti pubblicitari! Poi credo l’abbia chiusa perchè ha scoperto che non era legale…

    Nei campus delle università americane ci sono sempre almeno un paio di radio. Io ascoltavo sempre radio 1190 KVCU e tra l’altro sul sito ci sono sempre consigli musicali interessanti. Di solito mi fido sempre del “cd del mese”, che per settembre è Angels of Light’s “We Are Him”.

  23. gagaryn scrive:

    cara maud, a me era venuto subito in mente il buon werner proprio perchè mio nuovo padre putativo.
    comunque “sciapò” a quel fantastico tomello di bellow di cui mi sembra abbiamo già entusiasticamente disquisito inaltre sedi

  24. Maud scrive:

    a seguito di ricerche approfondite confermo: trattasi di attività illegale, la cui regolarizzazione implicherebbe l’esoso onere di inviare alla siae la scaletta di tutti i brani suonati, in maniera tale che la stessa possa ripartire i ricchi utili. Presumibilmente il costo amministrativo di tale attività supera di gran lunga, per codesto malefico ente, quello degli introiti.
    considerato che lo streaming casalingo consente l’ascolto al massimo ad una decina di utenti contemporanei (od utenti concorrenti, come si dice in gergo IT), la faccenda è abbastanza comica, e forse ovviabile.
    anch’io attendo il barcamp per raccogliere informazioni… quantomeno vorrei sapere se si rischia la pena detentiva!

    ps: sciapò anche all’illustre werner!

  25. Hank scrive:

    Sono tutt’altro che esperto in materia, ma temo che il problema dei diritti d’autore non sia aggirabile. Ma forse se ne può scantonare trasmettendo musica nostra coeva, cioè vecchissima e svincolata dal copyright…

  26. borguez scrive:

    riassumendo…
    – vedo che citare diritti d’autore e copyright ha fatto venire in mente a tutti la stessa cosa, me ne compiaccio e dispiaccio contemporaneamente!
    – Valentina credo si riferisse a questo! molto probabilmente, così come accade per quasi tutte le web radio, dietro c’era (e c’è) effettivamente una radio old style preesistente! il consiglio Angels of Light lo accolgo volentieri, anche se Vic CHESSNUT…
    – Hank è ineffabile quando ci si mette, sornione e guascone quanto basta! l’idea non è da scartare!
    – la cara S.I.A.E. è amata da tutti e ci rendiamo perfettamente conto tutti dell’indispensabilità della sua esistenza!
    – varie ed eventuali

  27. Luca Sartoni scrive:

    qui si calpesta il mio territorio…

    Non esprimo alcuna consulenza in questa sede.

    Se venite al RomagnaCamp, potete chiedere tutto quello che volete ai ragazzi di RadioNK, una delle più famose radio in podcast italiane.

    Dopo il barcamp esprimerò il mio giudizio anche qui 🙂

    RomagnaCamp 7 8 9 settembre @ Bocabarranca dalle 10 alle 18
    non mancate.

    Si lo so sono un markettaro.

  28. borguez scrive:

    prostituirsi meno!
    prostituirsi tutti!

  29. Hank scrive:

    Vic Chesnutt è il più grande musicista, artista ed essere umano vivente. Augh.

  30. borguez scrive:

    Se ti sente Zimmerman!

  31. diego scrive:

    Cazzo Hank m’hai bruciato il post su Vic… come ho scritto su SMS:
    Album dell’inverno.
    E ora vado ad accendere il fuoco così arriva prima
    .

  32. borguez scrive:

    …è fra i miei five easy pieces da qualche giorno!
    in quella griglia di cinque dischi girano solamente quelli da cucinarsi con parsimonia, lentamente e con cura! mi parli di bruciato e di accendere il fuoco e ho la sensazione di una leggiadra deformazione professionale!
    Chessnut è comunque a tratti indecentemente bello anche se alcune sfuriate elettriche debbo ancora metabolizzarle…di certo profondissimo!

  33. chris scrive:

    vic chesnutt lo rimando all’inverno altrimenti accendo il camino e non esco più di casa

  34. gagaryn scrive:

    proprio in gamba il buon vecchio vic… (…questa è proprio brutta, me la banni borgz? si dice così?)

    a proposito di omonimi chesnuTT… (…e qui qualcuno spero che sviluppi…)

  35. Hank scrive:

    “Once there was a path, and a girl with chesnut(t) hair…”
    (Leonard Cohen, “Dress Rehearsal Rags”)

    Ecco il generale Inverno…

  36. borguez scrive:

    per quest’anno facciamo che viene prima l’autunno dell’inverno, così, tanto per cambiare!

  37. chris scrive:

    qui cadono come foglie…

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