il 2012 è iniziato fra singulti oscurantisti e grandi dischi, e se proprio potessi scegliere quale di questi due fenomeni eliminare istantaneamente non credo ci possa essere dubbio al riguardo della mia preferenza. ci possiamo tenere i grandi dischi, certo, ma una malsana ombra lugubre continua ad imperversare minacciosa su di loro. sono questi i tempi (spaventosi) della saggezza, del risparmio e della correttezza. e poi buone maniere, economie da soccorrere e morigeratezza di costumi. è in questi momenti che servono uomini pazzi, imprevedibili e squisitamente geniali per sparigliare e spettinare gli sceriffi e gettare il panico nelle aule dell’Inquisizione.
per fortuna l’uomo che fa per noi non ci ha lasciati soli: Mike Cooper ha deciso di iniziare a festeggiare l’anno che porterà il suo settantesimo compleanno con un nuovo disco. un disco dal vivo, bello, necessario e gratuito.
Distant Songs Of Madmen (Room40, 2012) è la registrazione di un set acustico palermitano del giugno scorso. Mike con la sua celebre chitarra National Steel, la sua voce, qualche aggeggio elettronico ed un pugno di canzoni in mente e nel cuore. canzoni distanti di uomini pazzi, appunto; e fra queste alcune delle sue, non meno distante e pazzo di loro. Mike Cooper invita i suoi uditori ad accomodarsi fra Tim Buckley, Van Dyke Parks e Woody Guthrie lasciando la libertà di scegliere il quarto per il tresette. senza dimenticare Sam Shepard (dal quale è mutuato lo splendido titolo), William S. Burroughs e Thomas Pynchon: uomini folli e necessari.
il folk stralunato e sciamanico di Mike Cooper riempie questi indispensabili 38 minuti di bellezza, ma la grande lezione del nostro uomo giunge allorché impone all’etichetta Room40 la gratuità del disco e chiosa la sua presentazione con queste parole:
“I find most ‘folk’ singers, folk clubs and festivals are incredibly conservative these days and my wish is that a niche might be found in there for some forward musical movement and thinking to bring itself into the 21st century and that this cd might be a small contribution toward that end.”
il disco è qui sotto o sul sito Room40 previa registrazione.
buon ascolto e buon compleanno Mike.
Mike Cooper Distant Songs Of Madmen