dunque si parlava di dischi che giungono inattesi, di piccoli doni che piovono smarriti sulla superficie lattea del laptop e che altrettanto misteriosamente prendono il sopravvento sopra ogni altro ascolto. comincio seriamente a sospettare che vi sia una stagionalità intrinseca anche per certe musiche così come per frutta e vegetali! vabbè… questo disco in realtà aveva già tentato di farsi notare spuntando fuori dalle pagine di una rivista musicale e ancor più segnalato nella rubrica “emozioni” nel blog londinese di Fabio. nel mio modo pagano di percepire le cose due avvertimenti come questi sono molto di più di una richiesta d’attenzione!
Susanna (Karolina Wallumrød) è norvegese e canta. da quella landa nordica pare abbia ereditato occhi di ghiaccio, algida sensibilità e quel talento che, considerata la fervida scena locale, evidentemente servono a colazione sin da piccini. il suo debutto nel 2004 con la ragione sociale di Susanna and The Magical Orchestra (in realtà un duo insieme al pianista Morten Qvenild, già Jaga Jazzist) per la Rune Grammofon, il titolo è List Of Lights And Buoys. la critica non resta indifferente e si appunta il nominativo fra coloro da tenere d’occhio. ma e con Melody Mountain (Rune Gammofon, 2006) che si impongono definitivamente all’attenzione generale. album di cover (da Dylan a Prince, dagli AC/DC ai Fairport Convention) nel quale non sfugge davvero a nessuno l’interpretazione di Love Will Tear Us Apart…
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adesso Susanna un’orchestra a sua disposizione sembra avercela davvero, ma paradossalmente sceglie la carriera solistica omettendo un cognome dal suono ostico e appellando il suo nuovo lavoro con il nome buffo di Sonata Mix Dwarf Cosmos (non azzarderei traduzioni!). ancora Rune Grammofon e ancora appunto una schiera di musicisti alla corte di una voce che si complica e scende ulteriormente in profondità giocando con pause e sospensioni, impercettibili afonie e testi da cantautrice consumata. un theremin, un’arpa, un mellotron assieme a chitarre acustiche e pianoforte, un basso ed una batteria più che discreta. una piccola orchestra da camera appunto, ma scomposta e utilizzata singolarmente per seguire le tinte e le sfumature di dodici sottili canzoni. qualcuno inevitabilmente ha azzardato paragoni per cercare di intrappolare e imbrigliare una voce che invece pare già avere il carattere per essere lei stessa termine di confronti. chi dice Bjork e chi Stina Nordenstam, chi Sidsel Endresen… io penso semplicemente a Joni Mitchell! un sapore comune, come due profumi che si assomigliano solamente ma che la memoria olfattiva tende a confondere! ma autunnale lo è, questo sì! e scarno. e nudo come un’albero spoglio…
mi ripeto: questa la mia suggestione odierna, domani è già un’altro giorno!
la curiosità è divenuta desiderio, puoi esaudirlo per me?
rune grammofon è di certo una delle label più vitali del momento.
wire la coccola un passo dopo l’altro. pubblicandone recentenmente addirittura una compilation.
credo che il trademark possa realmente essere quello “delle atmosfere” nel senso che ogni nuova uscita ne ha una propria.
da sogno per susanna , noise per moha!, noir per ultralyd, fino ai chiaroscuri di supersilent. mentre le chiese continuano a bruciare.
promessa fatta ad Adele…
è interessante sapere che la denominazione dell’etichetta proviene dal nome del suo fondatore (Rune Kristofersen), e che tutto questo abbia il sapore di attività ludica, come una specie di hobby che il nostro persegue scandagliando la scena gelida norvegese!
…con le taniche in garage e i crocifissi sepolti nel kindergarden!
Rune Grammofon, i miei più stretti sanno che la adoro da tempo, non si tocca. in realtà però è proprio Susanna uno dei principali motivi per cui penso che le sue ultime uscite non bissino la solita qualità media delle proposte -tipo l’ultimo Alog, l’ultimo Arve Henriksen… la stessa Susanna mi è sempre sembrata un po’ il tentativo cash’n’carry di usar soldi su una cantautrice spalleggiata dal Giro giusto (quelli che ti fan suonar bene qualsiasi cosa, per capirci) piuttosto vuota di idee e talento; naturalmente spero che tutto ciò sia sempre e solo frutto della mia folle corsa al Pacco -come tanti vogliono scoprire per primi cosa funzionerà, io cerco di scoprire per primo cosa non funziona più 🙂
moha! e ultralyd spaccano, susanna non saprei ma l’amico kristofferson dovrà pur divertirsi qualche volta. mica sempre in giro a bruciar chiese
dispiaciuto un poco di aver incensato troppo la parte melodica dell’etichetta cara al caro Kekko, ma non volevo farne una questione di scuderia…
il disco è interessante. il fatto che appartenga a quella label potrebbe forse non essere rilevante oppure guastare la mesta festa!
anch’io un tempo amavo l’ECM…
e non più?
disamori, dissapori, diaspore….diapason!
Forse lo sapete tutti, ma si può ascoltare da PostEverything
https://www.posteverything.com/releases/22474
ma invece non lo sapevo e ringrazio Marco del suggerimento.
si tratta di samples, ma l’opportunità di ascoltare è preziosa!
da tempo sto cercando di inserire musica su questo blog, ma wordpress pare rigida e ostile, a meno che non risponda a quel gesto che mi viene fatto sfregando assieme indice e pollice! (vile denaro)
se qualcuno poi avesse altre dritte o suggerimenti in merito sarebbe assai gradito!
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