prima o poi doveva e poteva succedere.
mi sono domandato se questo fosse il luogo idoneo per ospitare gli appunti unti e macchiati che più spesso stanno a fianco dei fornelli, fra pentole e coltelli. e alla fine mi son risposto con un sì! e con un perché no! le ricette fanno parte da molto tempo dei miei giorni. mi divertono e, vista l’umana necessità di soddisfare il fabbisogno calorico, direi che siano necessarie. per la maggior parte conservate in memoria e in altri casi scribacchiate su foglietti volanti, le “mie” ricette sono spesso un pretesto per viaggiare, per immaginare e per ascoltare un paio di dischi mentre si è intenti nella realizzazione. ecco dunque una neonata rubrica (Come On In My Kitchen) che inaugurerò con una ricetta originale rubacchiata e spiata, ma che ho aiutato a realizzare ed eseguire. se poi il legittimo proprietario vorrà attribuirsene la paternità, lo spazio qui sotto è a sua completa disposizione.
Tajine di Pollo al Melone Giallo, Miele e Zenzero
Ingredienti per 4 persone: burro, scalogno, zenzero in polvere, zenzero fresco, 1,2 kg di pollo (coscie e petto), melone giallo (detto melone d’inverno o melone giallo di Paceo), pepe bianco, sale, un cucchiaio di miele.
se non si possedesse la classica terracotta di origine berbera (tajine), sarà comunque possibile utilizzare una normale pentola alta e dal fondo pesante. soffriggere lo scalogno tritato nel burro e aggiungere successivamente i pezzi di pollo (le coscie intere e il petto ridotto a cubetti) per farli rosolare a fuoco alto.
abbassare il fuoco e salare a piacimento, spolverare con pepe bianco e zenzero in polvere. aggiungere poi lo zenzero fresco (3 0 4 pezzi), senza pelarlo e tagliato a listarelle e lasciare quindi insaporire ancora un po’. ripulire il melone da buccia e semi e ridurlo a cubetti (2 cm) e quindi metterlo in pentola. allungare il tutto con due bicchieri di acqua e rialzare la fiamma per poi coprire in parte con un coperchio. lasciare sobbollire per 30/40 minuti finché il composto non si è in parte asciugato e quindi aggiungere un cucchiaio di miele e mescolare fino a fine cottura. servire accompagnato con riso basmati fumante.
ottimo sarebbe accompagnare il tutto con una buona birra scura di provenienza nordica o con un riesling che parli un poco alemanno (nel senso tedesco del termine) non scordando il francese. e comunque con molti bianchi altoatesini. o con una birra che si ha in casa.
piatto caldo invernale dalle volute dolci, agre e speziate. lo immagino sub-equatoriale, malgascio o caraibico. necessità e virtù isolana. ottimo per fuggire da una nebbia padana o dalle notizie politiche del belpaese. piatto conviviale, va da sè. di coppia o di gruppo. è stato preparato ascoltando Chico Buarque Ao Vivo Paris Le Zenith e mangiato assieme ad uno dei dischi più belli dell’anno scorso Mario Lucio Badyo.
ma non escluderei neppure l’ipotesi di altri (o ulteriori dischi): The Rough Guide to the Music of Madagascar per cercare un’eventuale madre terra (isola), oppure immergersi nelle dilatazioni di Erik Truffaz & Murcof e nella loro visione del Mexico. landa di spezie e pollami.
si può certamente ascoltare ciò che si vuole, così come non è vietato aggiungere in cottura alcuni pistacchi o pinoli sgusciati. così tanto per tentare un diversivo persiano o un sapore di sponda mediterranea. l’importante è continuare a mischiare (nel senso di melting pot) la meraviglia di saperi, sapori, pancie e bocche da sfamare.
buon appetito!
Buonissimo il pollo col melone bianco, me lo ha cucinato Alice.
Mati invece ha commentato “schiiiiiiiiifoooooooo….
Il senso del gusto per me rimane un mistero, chissà se le persone hanno una percezione dei sapori diversa ..
Gnam. Doveroso inoltre sottolineare che
“Se non si possedesse la classica terracotta di origine berbera”
è il miglior incipit di sempre. “Se non si possedesse la classica terracotta di origine berbera, vabbé, chiamatemi Ismael comunque”.
P.S. Ne approfitto per prenotare il portapacchi del torpedone per Mulatu.
…ottimo suggerimento buon borguez…sono contento di questa nuova rubrica essendo un instancabile ed inguaribile gastronauta anch’io…
…trovo molto appropriato l’accostamento della birra nordica o del bianco mitteleuropeo con la erre moscia….
…volevo solo aggiungere una curiosità:
Il melone giallo “invernale”,in realtà,si chiama melone “honey dew”,tipicamente di produzione brasiliana in inverno,si esprime in maniera eccelsa nei mesi molto caldi in terre sabbiose e ricche di azoto,possibilmente non lontane dal mare,può(anzi deve)raggiungere anche ben 18 gradi brix(gradi zuccherini),e per fare un paragone,le nostre angurie del mese di luglio possono raggiungerne 13…14 solo nel torrido ed indimenticabile 2003(gradi misurati personalmente con un rifrattometro!)…le produzioni italiane,tipiche del “ciapanese”(in quel di Trapani),zona molto vocata,sono comunque veramente eccezzionali,e soprattutto intorno alla metà di agosto,il melone giallo honey dew,al culmine della sua produzione,si esprime in maniera veramente poetica…l’aggiunta del miele quindi…nella tua ricetta…dimostra veramente antica saggezza popolare caro borguez…
Infine vorrei esprimere un parere…un consiglio…un invito all’assaggio…
Tra i vini bianchi(che non sono il mio forte),nella tua ricetta etnomusicalpopolare,ci vedo bene anche un vino “abbastanza sconosciuto” purtroppo;vino anch’esso etnomusicalpopolare,dal nome anche un pò “folk”,anzi “bifolk”…il “pecorino”,tipica produzione abruzzese dei colli teatini,dal carattere forte e vigoroso…e con un bouquet che non ha niente a che fare con il nome meno male…cantina preferita: Pasetti.
Buon appetito a tutti e…Prosit.
dico a zazie che ha certamente assaggiato la ricetta direttamente dalle mani del vero ideatore della ricetta. e pure da lì che io l’ho sbirciata e ricopiata.
per quanto riguarda elucubrazioni sul senso del gusto…beh, che dire?
mi ritengo già fortunato ad averne uno….e a non doverlo scambiare con nessuno!
a presto
caro Hank,
portapacchi prenotato (strapuntino in gergo che ti è più consono) e ringraziamenti per quell’innata dote di riportare sempre un poco più in alto il tenore delle conversazioni. citare Ismaele qui! doveroso ossequio!
caro Costantino,
sempre grato ti sono per le tue puntuali lodi e per le altrettanto tempestive precisazioni. e per gli spunti e gli slanci e per quella sana voglia di non perdere la curiosità. davvero grazie mentre mi appunto il nome del produttore Pasetti e del suo pecorino (difficile da reperire e per questo assai più stimolante).
inavvertitamente mi sono spinto su territori che ti appartengono. la tua disamina sul melone giallo invernale meriterebbe uno spazio consono e ti assicuro che è quanto di più “fresco” ho letto negli ultimi giorni (quotidiani compresi).
tempo addietro credo di averti suggerito (o l’ho solo pensato?) di donare al web un tuo blog, perchè sei curioso, perchè hai storie da raccontare e perché sai essere molto più che divertente ed imprevedibile. non so se sia nei tuoi pensieri. non so proprio.
io ti faccio una proposta!
se vuoi, puoi prendere spunto dalla tua enorme conoscenza di una materia ai più sconosciuta e raccontarla a noi profani. sto parlando del tuo lavoro e delle conoscenze che hai messo in campo non appena sono entrato distrattamente nel tuo “orto”.
raccontarla con il tuo modo irriverente ed originale prendendo spunto ogni volta da un angolo diverso del giradino delle meraviglie (che conosci a menadito), e da lì partire per i tuoi voli pindarici (musicali/artistici/estetici/cinematografici etc. etc.).
io sarei disposto ad ospitarti volentieri sul mio blog.
che ne dici? (accordi e delucidazioni via mail)
a presto
…Interessante…molto interessante borguez…
…L’idea de “‘na rubrichetta” mi stimola assai…
…mi viene in mente Brokkoli and sax dei Residents…
Che ne pensi di PEPERONCINI URLANTI …niente male…
oppure ci sono….ZANZARE E ZENZERO….
Questo mi sembra più musicale…allitterante…direi quasi onomatopeico…degno di una filastrocca per bambini…mi fa pensare ad un buon finale per una banda di ottoni…ad un pomeriggio d’estate passato su un sofà leopardato con in bocca un kazoo…ai pruriti estivi con un sapore agropiccante tra le labbra…mi ci rivedo un pò…
Sono molto onorato e lusingato della tua proposta,ed anche se spesso ho un carattere dove mi piace impormi…sento che stavolta non ne sarei capace…e credo che sia opportuno in questi casi sapere anche che cosa ne pensano i tuoi lettori…Sì…i tuoi splendidi lettori…colgo anzi l’occasione per salutarli tutti…mi piacciono…tutti.
…Ho anche provato ad immaginarli i tuoi lettori…
I maschi…un bellissimo sciame di picciotti antifascisti e romantici…
Le femmine…graziosissime ballerine di boogie woogie vestite anni ’60 che mangiano caramelle alaskane…
……….Bellissimi borguez….essine fiero.
Nel frattempo(…sto disperatamente cercando il disco of “The Residents”…),ti faccio i miei più sentiti complimenti per il “tuo splendido lavoro”…ho letto anche delle cose vecchie…e finalmente…t’ho visto in faccia su You Tube…
Penso che se io fossi una donna…uno come te l’avrei sicuramente invitato a casa mia a vedere “la mia collezione di avverbi di modo onomatopeici…
Caro Costantino, sono una ballerina, sto sgranocchiando una caramella alaskana e VOGLIO che tu scriva una rubrichina proprio su questo blog. E scusa l’imperativo.
Caro Costantino,
ci sono ballerine che sgranocchiano caramelle alaskane
e altre che invitano a cena Borguez per tajine con meloni e parole.
Le conosco per nome, per faccia e per trascorso.
Una frotta di lettrici orgogliose che di certo spenderebbero un poco del loro prezioso tempo anni ’60 a leggere anche di te.
a quanto pare i primissimi pareri paiono alquanto entusiastici!
prendi tutto il tempo che vuoi per pensarci. qui nessuno ha davvero fretta.
t’ho visto in faccia su You Tube! è una di quelle frasi che non avrebbero saputo dire i nostri nonni. disponiamo di un nuovo alfabeto. sapremo usarlo a dovere? chissà!
comunque grazie per le lusinghe alle quali, assai spesso, cedo languidamente!
a presto caro Costantino!
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