Paris, Texas

quanto tempo deve passare prima che mi accorga che troppo tempo è passato? prima che la memoria si smussi e il ricordo confonda in un susseguirsi di sovrapposizioni e rimandi, opachi e lontani. di certo più di vent’anni, e vent’anni sono tanti! troppo tempo è passato dall’ultima volta che ho visto Paris, Texas di Wim Wenders.

era una videocassetta oramai smarrita, era un pomeriggio solitario sperduto in mezzo agli anni ’80. era un’idea acerba e provvisoria di cinema, una coscienza di sè che si andava formando e un tempo di prospettive incerte. quel film stabilì da allora (e per il mio sempre) che esistevano film brutti che non sarebbe stato necessario vedere, che non ci sarebbe stato il tempo di vedere. quel film rappresentò il punto di non ritorno delle mie future visioni, incendiò le pellicole inutili e battezzò i miei occhi cinematografici. come un giustiziere, come San Giovanni nel deserto.

e col tempo mi accorsi che c’era altro, molto altro. che inconsapevolmente c’era una musica che si faceva strada dentro me senza avvertirmi e senza pietà. la colonna sonora di Ry Cooder è stata allontanata troppe volte, reclusa e respinta per allontanare ricordi insopportabili fino ad una riappacificazione, una tregua perdurante, una pace terrificante. adesso posso riascoltarla e lasciarmi sorprendere improvvisamente appoggiato ad un bancone in un’ora che non è più notte e non ancora domani.

adesso che le non-coincidenze si sono fatte pressanti ed insistenti, e sbattono e si arrabattano sulla superficie ingenua della mia attenzione, adesso mi dico, è giunto di nuovo il tempo di quel film. ed esco di casa in una domenica mattina di sole finto per incontrare un giovane commesso (che lui non era neppure nato) che stabilisce in 9,90 euro il prezzo di questo biglietto di ritorno. e prima di sprofondare nella dimensione subacquea della visione scrivo queste righe, prima che passi altro tempo, prima di spingere play…

[youtube=http://it.youtube.com/watch?v=2jMAWY5JRPw]

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0 risposte a Paris, Texas

  1. mr.crown scrive:

    ricomprato anche io recentemente in dvd in saldi da edicola.
    wenders non si è più ripetuto mentre harry dean stanton entra nell’olimpo dei miei attori cult. un giorno parlerò sui crownicles di un carissimo 7″ nella mia collezione.
    nastassia sex symbol per sempre.

    crown

  2. alice scrive:

    Era appiccicato sulla porta con scotch d’altritempi e la non-curanza di un babbo separato e solo. Era la prima cosa che vedevo quando dopo la scuola mi bastava attraversare la strada e fare visita a mio padre. Era il manifesto fuori formato di parix-texas – 100×140 – che lui aveva preso da non ricordo più dove, ma probabilmente direttamente dalla teca del cinema nel 1984. Se quel manifesto è per me reliquia preziosa di una stagione della mia vita passata da figlia innamorata del proprio padre, ora rivivo ogni volta questo capolavoro di film come una madre innamorata della propria figlia, una madre che parte, che è partita e che partirà. Per tornare. Sarà per tutto baule di motivi che ogni volta piango alla visione di questo film. E ogni volta per ragioni sempre differenti.

    (da palermo, dove Wim Wenders si aggira tra la Kalsa e la Vucciria, in una domenica lenta e fanfarona)

  3. borguez scrive:

    il film è appena finito…
    giusto il tempo di questi due commenti!

    ora non ho parole sensate da dire, mi sembrerebbero comunque banali, e finchè non si ferma questo sconquasso non c’è spazio per altro!
    dico solo che non mi sbagliavo, che quel ragazzo appena maggiorenne non si sbagliava…

    …e c’era pure John Lurie!

  4. maud scrive:

    anch’io l’ho visto tanto tempo fa… non ricordo molto, e da tempo mi sono riproposta una nuova e più consapevole visione!

    questa sera intanto mi dedicherò a “walk the line” ovvero (lo scopro ora grazie al beneamato wikipedia) “quando l’amore brucia l’anima” nella orrenda traduzione italiana.

  5. luCa scrive:

    Comprato qualche settimana fa in Dvd ma ancora non visionato per mancanza di tempo.
    Dopo aver letto i vostri commenti stasera non me lo lascio scappare…thanks

  6. luCa scrive:

    Comprato qualche settimana fa in Dvd ma ancora non visionato per mancanza di tempo.
    Dopo aver letto i vostri commenti stasera non me lo lascio scappare…thanks

  7. borguez scrive:

    mi pare di intuire che per luCa si tratti di una prima visione e solo questo basterebbe per ricoprire il suo gesto di un’invidia interminabile!
    davvero mi piacerebbe sapere il tuo parere, dopo!
    il cinema, come le parole, sono entrate da tempo nella tua vita!

  8. borguez scrive:

    volevo solo annotare a margine e dopo aver lasciato depositare un poco le emozioni che ho riscoperto dialoghi al limite della perfezione, senza eccessi e con quella “banalità” che è delle nostre vite. Sam Shepard ha probabilmente scritto una sceneggiatura eccellente, e Wenders ha fatto il resto. fotografia abbacinante di troppa bellezza e colori da lasciare muti.
    i capolavori sono fatti di questo, di poco, di mancanza e di struggente bellezza.

    a questo punto sono curioso di saperne di più a proposito di un 7” di Harry Dean Stanton, di un poster, di una nuova visione di Maud e della prima volta di luCa!

  9. alice scrive:

    io non ho molte altre parole per questo film
    ma aggiungo una riga alla lista di cose da fare
    e vi consiglio di leggere
    sam shepard, motel chronicles
    dove stanno molte di queste parole perfette
    dove sta molto di paris-texas

  10. luCa scrive:

    Esatto…per me sarà una prima visione Paris, Texas. Puoi invidiarmi eheh
    Appena l’avrò visto ti farò sapere qui sul post.
    Parlando di Motel Chronicles di Sam Shepard è una vita che lo cerco in libreria ma sempre la stessa risposta … FUORI CATALOGO … sfiga
    Fortuna l’ho letto tempo indietro a sbafo da Zazie

  11. alice scrive:

    Potete venire in prestito a casa…
    Sam Shepard gironzola tra le case “Lucci”, eredità di babbo.
    Vecchio volume che costava ancora poche lire. Un capolavoro pure quello.

  12. luCa scrive:

    Mi sa tanto che la copia che dici tu Alice è la stessa che ho avuto per le mani io, prestito di tua sorella…ringraziamo tutti Luciano

  13. borguez scrive:

    mi prenoto per il prestito, come un diligente frequentatore di biblioteche e a mio modo rilancio.
    forse non tutti sanno che Sam Shepard è stato pure batterista, verso la fine dei ’60, di un delirante gruppo che portava il nome di Holy Modal Rounders!
    YouTube certifica…

  14. diego scrive:

    Paris-Texas, uno di quei film che vorrei ri-vedere in “home-wide-screen”…
    solo che la lista dei film che vorrei ri-vedere è davvero lunga… e per giunta non quanto quella di certi film che vorrei vedere e non ho ancora visto!

  15. zazie scrive:

    “Attraversò furtivamente la piscina
    dall’Holiday Inn
    e sentì una fitta di inutlità

    La vista di una piscina
    a mezzanotte
    in Texas

    Povero Texas
    scolpito dentro
    come tutto il resto”.

    (Sam Shepard- da “Motel Chronicles)

    Questo libro menzionato più volte nei commenti ce l’ho io, insieme a “La luna del falco” e “Pazzo d’amore” entrambi di Sheppard. Prenotarsi per il prestito…

    Agli amanti di Wenders consiglio l’altro grande scrittore con cui lui ha collaborato per le sceneggiature e cioè Peter Handke (“Nei colori del giorno”, soprattutto per chi adora la pittura di Cezanne).

  16. borguez scrive:

    Eccomi prenotato!
    Senza fretta!

    Diego, quei 9,90 euro mi hanno reso possessore. oltre al film naturalmente, di una versione commentata dal regista, di alcuni ciak e scene tagliate commente dallo stesso, di un backstage del super8 (un film nel film), e di una lussuosa intervista a Wenders!

    Tutto disponibile e a sua disposizione…

    Attendevo un commento di luCa prima di passare ad altre parole e ad altri pensieri…
    Arriverà!

  17. alice scrive:

    Me l’hai rubato di nuovo dalla libreria… la sorella della sorella… la solita sorella…
    Bellissimo pure La Luna nel Falco.
    E io opterei per una visione comune a casa… tipo con cena e vino… se sono permesse le lacrime in fondo.
    Mi chiedo se lo abbiate visto in lingua originale…
    perché ecco, una cosuccia che mi stonava un pò era il doppiaggio.
    Poi l’ho rivisto ancora e ancora in lingua originale.
    Ancora ancora meglio.

  18. alice scrive:

    Diego, non è per romperti… da Palermo non saprei farlo…
    ma non puoi lasciare passare troppo tempo…
    va rivisto
    assolutamente.
    Cena e vino e videoproiettore?

  19. zazie scrive:

    Diego commenterà al suo solito “..pessimo doppiaggio..”; questo è stato il suo resoconto su “I diari della motocicletta”. Il primo parere che gli ho chiesto di un film che a me è piaciuto.
    Quindi voi due vi guardate tutti i film che volete in separata sede se avete questo bisogno incontrollato di criticare i doppiaggi. Diamine.
    Alice, credo che la tua giornata di oggi a Palermo faccia venire in mente le pellicole di Dario Argento. Altro che Wenders…

  20. borguez scrive:

    non accetto visioni con doppiaggio!
    la voce di Harry Dean Stanton non si doppia!

  21. alice scrive:

    sorella della sorella… ci sono i sottotitoli, non preoccuparti… ma ti giuro che tutto in quel film ha un senso se visto e ascoltato come pensato in originale… ed ha talmente senso che i sottotitoli sono quasi superflui…

    (la mia giornata palermitana è stata all riscoperta dell scrittura… questa città è violenta e dolce allo stesso tempo… qui dicono che è come una cipolla, dopo uno strato ce n’è un altro e ancora e ancora… puzza e fa piangere ma è buona cotta al forno… wenders non baglierà nemmeno qua)

  22. luCa scrive:

    Dear Borguez,
    onorato nel sentire un mio commento così atteso, ma purtroppo in questi giorni indaffarati faccio fatica a ritagliare due orette per vedere “Paris, Texas”… passa pura al prossimo argomento.
    Poi non appena potrò lascierò comunque qui il mio commento 🙂
    thanks

  23. adele scrive:

    rientro in città e trovo questo, un post che mi pare perfetto, così prezioso da leggersi…a questo film sono molto affezionata, la prima volta lo vidi su grande schermo, in occasione di una rassegna a faenza…da allora esso cambiò la mia idea su wenders, lo fece passare direttamente nella schiera dei registi di cui cercare cercare cercare, film e scritti, così ho scoperto “l’atto di vedere” e “stanotte vorrei parlare con l’angelo”, nei quali perdersi ripetutamente…
    il film lo amo troppo, non saprei da dove cominciare, solo posso dire che la scena del dialogo allo/dietro lo specchio è incredibile, che resta impressa e suscita nuove emozioni e lacrime ad ogni ri-visione…

    [ma possono davvero essere troppi due giorni per lasciare un post? sono questi, tempi troppo veloci per me…]

  24. borguez scrive:

    bentornata in città Adele!
    a quanto pare il parere su questo film è unanime, e le lacrime necessarie. inevitabili sentori di capolavoro (Tullio Kezich scrisse, nel momento stesso dell’uscita, che si trattava già di un “classico”)!

    il tuo spunto sui tempi di permanenza di un post mi interessa!
    ora sono le 7:13 del mattino e non ho lucidità per ragionare, ma ciò che ti vorrei dire è che questo post non si autodistruggerà, che la curiosità (per fortuna) è sempre molta, che le parole non basteranno mai. la direzione è avanti. ognuno con i suoi tempi, con i suoi modi. il tuo elogio della lentezza è assai gradito.

  25. Roberto Rosetti scrive:

    Questo film ha qualcosa di catartico. Almeno a me ha fatto questo effetto.
    Prima mi ha deluso. Poi è emerso in forma di ricordo, e ad ogni inquadratura mentale che ricordavo la mia delusione si tramutava sempre più in incanto.
    Adesso anch’io lo considero un classico, sebbene non mi consideri un estimatore di Wenders…

  26. 1mark13 scrive:

    devo vederlo, allora! belli i fotogrammi che hai scelto, mi hanno invogliato.
    la colonna sonora di ry cooder la conosco da parecchio invece. è naturalmente fantastica.

    marco

  27. borguez scrive:

    Marco, c’è una certa invidia verso te che puoi affrontare questa visione ignaro della meraviglia che ti invaderà!
    Buona visione, e magari attendo un tuo parere…

  28. Pingback: Nick Cave & Warren Ellis The Assassination of Jesse James « borguez

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