Yarou Diguidirou, Boukakarou, Groupe Super
Bénin: Musique Bariba

fra le tante etichette discografiche (visionarie e coraggiose) capaci di condurre gli ascoltatori in splendidi luoghi d’ailleurs (un’altrove indefinibile) non mi pare di aver mai menzionato in queste pagine la francese Ocora, diretta emissione e branchia della Radio France nazionale. me ne scuso, me ne rammarico e provo a porre rimedio.
l’intento dell’etichetta è quello di esplorare, nel più puro spirito etnomusicologico, quei luoghi del globo terracqueo ancora in grado di emettere un suono autentico, vitale ed il più possibile incontaminato dalla globalizzazione galoppante. luoghi impervi, inimmaginabili, lontani, d’ailleurs appunto. come la regione storica del Borgou, incastonata fra le sponde del fiume Niger e la catena montuosa dell’Atacora: luogo in bilico fra le nazioni di Niger, Nigeria e Bénin. è in quella terra che vive la comunità Bariba: 600.000 anime di fede musulmana suddivise in diverse componenti etniche e con una lingua (un dialetto) comune denominato dendi. fino laggiù si sono spinti i microfoni dell’etichetta di Radio France per provare a riportare all’occidente parte delle musiche della comunità Bariba.

Yarou Diguidirou, Boukakarou, Groupe Super Bénin: Musique Bariba (Ocora, 2013) prova a raccontare parte di questo patrimonio culturale suddividendosi in tre parti e raccogliendo le musiche ed i canti di tre diverse realtà di questa cultura. Yarou Diguidirou è un griot dalla voce magica e straziante: accompagna il suo canto con un liuto a tre corde con anelle metalliche fissate al manico dello strumento che vibrano e risuonano alla percussione delle corde (è detto dambararou); con lui Mouhamed Baboni al gon, una percussione fatta risuonare da una sola bacchetta e a tonalità variabile a seconda della tensione della pelle. le canzoni di Yarou Diguidirou hanno lo spirito epico degli avi e le epopee delle genealogie aristocratiche come orizzonte.
Boukakarou sono invece un gruppo di etnia hausa composto da quattro elementi e con la voce di Adama Mamon Guogué in bella evidenza: è il suo canto ad incarnare la funzione terapeutica di guarigione per malati e posseduti. con lei i tamburi della tradizione e l’ipnotico incedere del vièle e del gogué (strumenti a corda suonati come un violino: come quello raffigurato in copertina del disco).
la terza incarnazione della cultura Bariba è rappresentato dal Groupe Super: ensemble vocale femminile composto da una solista e dal coro intona lodi al profeta e difende il ruolo femminile nella società autoctona. il loro call and response è sorretto da due percussionisti al bararou e al gon: un incanto epifanico nel quale non sarà difficile riconoscere le origini di molte manifestazioni culturali approdate (loro malgrado) sull’altra sponda dell’Atlantico.

un piccolo spaccato della vita e delle musiche di un popolo che difficilmente avrebbe varcato i confini dei propri territori se la lungimiranza di questa etichetta non avesse messo in campo tutto lo spirito di ricerca che la contraddistingue. per chi si diletta con le musiche africane potrebbe rappresentare un piccolo universo inaudito: riconoscibile ed eppure così diverso da altre rappresentazioni del grande continente.
un fotogramma acustico di una lunga storia che non ha esaurito la sua parabola: un talismano sonoro da tenere a portata d’orecchio, un suono capace di portare altrove, lontano. una bellezza intonsa, atavica, pura.
buon ascolto

Questa voce è stata pubblicata in 2013. Contrassegna il permalink.

3 risposte a Yarou Diguidirou, Boukakarou, Groupe Super
Bénin: Musique Bariba

  1. SigurRos82 scrive:

    Grazie amico mio, ne avevo davvero bisogno 🙂

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