Rob Mazurek Calma Gente

la residenza brasiliana di Rob Mazurek sta producendo radiose e luminescenti intuizioni in seno ad un tumulto creativo individuale che, se anche costretto in un sottoscala, produrrebbe comunque bellezze e meraviglie. ma il Brasile è pur sempre il Brasile e dunque è così giusto che per l’autoctona Submarine Records escano i più recenti frutti del continuo magma creativo del cornettista di Jersey City.
frutti che avrebbero potuto rischiare di far bella mostra di sé solamente sulle bancarelle brasiliane e giapponesi se non fosse che questa bene(male)detta rete non consente più questi tipi di aggiotaggio culturale e, una primizia ortofrutticola di tale portata risveglia oramai languori in ogni angolo dell’orto globale.

Calma Gente (Submarine, 2010), ultimo lavoro a nome personale di Mazurek, era in realtà destinato esclusivamente al mercato interno brasiliano e a quello acuto giapponese. ma, così come invita il titolo, non è il caso di preoccuparsi ma è piuttosto bene prepararsi all’ennesima delizia del nostro eroe che si circonda di alcuni sodali amici e sfodera l’ennesima interpretazione di questa sua moderna visione del jazz degli anni ’10 del secolo bimillenario.
Thomas Rohrer, Nicole Mitchell (straordinaria), membri della Exploding Star Orchestra, dei brasilici Hurtmold, dei compari del São Paulo Underground, e pure dei Black Earth Ensemble assieme al prestigioso Kiko Dinucci sono i compagni di viaggio per questa esplorazione postmoderna della giungla acustica di questo tempo. evocazioni magmatiche, ipnotiche, suggestioni da moderna exotica deliziano l’avventuriero sonoro più blasé: Obliqua è quantomeno contagiosa come la puntura di una zanzara tropicale, The Passion of Yang Kwei-Fe ipnotica e notturna come il desiderio; Purple Sunrise pare un frevo ribollito in salsa globale.
lavoro che parrebbe istintivo e spurio, intriso di un suono al quale l’odierno auscultatore non riesce (e non vuole, io credo) a dare nome e definizione, ma al quale il tempo a venire fuori da questa giungla darà ragione e tributo. Rob Mazurek è uno di quei condottieri baciati da una affollata solitudine che continuano a perseguire una traiettoria visionaria e liberatoria malgrado i tempi (avversi) e i luoghi (malsani): da tempo seguo le sue piste mal battute e consiglio agli avventurieri sonori che approdano a queste sponde di fare altrettanto.
buon ascolto.

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6 risposte a Rob Mazurek Calma Gente

  1. SigurRos82 scrive:

    Che musica altra, ragazzi. Che suggestioni…

  2. SigurRos82 scrive:

    Mamma mia, ribadisco…

    …Purple Sunrise, paradiso…ma anche il resto del disco O_O

  3. borguez scrive:

    Rob Mazurek: basta la parola! (recitava uno slogan incline a tutt’altre suggestioni)

  4. umberto scrive:

    Rob Mazurek finds the River …
    http://www.youtube.com/watch?v=XhPxU6G6luc

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