grazie!
dovrei fermarmi qui, ma risulterei oscuro e pertanto poco efficace. quel grazie abbisogna di un poco di prolissità per chiarirsi e palesarsi. volevo dire grazie a tre ragazzi nati così lontano da me che avremmo potuto non incontrarci mai! invece le loro traiettorie hanno raggiunto questo paese, il mio, ingrato e irriconoscibile, eppure mio. hanno portato fieramente con loro le discendenze nobili di griot, di musicisti, di testimoni di una tradizione antica. non hanno smesso di farla risuonare in loro.
debbo dire grazie a Madya Diebate a Omar Suso e a Naby Camara per i loro sorrisi e per la musica che hanno portato con loro. il tempo passato assieme è tempo prezioso. immaginavo, ma non sapevo. non sapevo di qualcosa che va oltre la musica, gli sguardi e le parole dette, le strette di mano e gli arrivederci. qualcosa che provo a racchiudere dentro un grazie, ma che non ci sta e non lo so dire altrimenti.
il concerto dell’altra sera esige molti altri grazie. a tutti coloro che sono intervenuti ed hanno fatto sentire calore e benedetta curiosità. all’amministrazione del Comune di Russi che ha creduto e voluto ed ha reso possibile questo. agli spiriti di Palazzo San Giacomo che hanno presieduto e concesso benevolenza e al vento fermatosi opportunamente. grazie a Marco e a tutti i ragazzi della Favela Chic che hanno voluto scommettere su questa opportunità. questa ne farà nascere altre! grazie ad Alice che ha sopportato la mia fotta di questi giorni, da uomo distratto, preso e rapito! grazie a Duna, che se non ci fosse…
grazie alla brigata romana di TP Africa che ha abbandonato la capitale per annusare ed ammirare i rèfoli e i colori della campagna romagnola, le esse grasse e la benevolenza di quei bonaccioni antipapalini e testoni che sono i suoi abitanti! a Cristina, Marcella, Giulio Mario, Alessandro e Maurizio dico grazie. a Costantino ne tocca uno doppio, per il suo entusiasmo e per aver inconsciamente reso possibile tutto questo. da loro giungeranno a breve filmati, memorie, racconti e suoni. li attendo per raccontare meglio e ricordare.
grazie all’impagabile Enrico Henry Rambaldi che mi fa giungere solerte le prime foto (sue quelle di questo post), gli debbo diversi drink e continua fratellanza.
qui mi fermo. perché l’inesprimibile non si vince insistendo e perché non voglio annoiare. la memoria è mia, ma è stata costruita assieme, per merito condiviso e per coraggio comune. è qualcosa che ricorderò a lungo e che porterò con me. questo sarà domani e dopo domani ancora; per oggi, vale appunto un grazie!
ci ho messo un po’ di quella benedetta cuoriosità… e sono stato ben ripagato!
grazie.
ho annusato curiosità, in effetti!
ed è stato piacevole averti in un luogo (forse) nuovo, per te, come per molti!
per tutte le altre informazioni del caso sai dove trovarmi!
grazie a te
Grazie alla gente di Ravenna, di Russi e di Alfonsine, che ci ha accolto e ospitato al meglio, e ci ha fatto sentire un calore che a Roma è esperienza rara. Grazie al pubblico che è venuto a Palazzo S. Giacomo, non solo giovani ma anche adulti e anziani, che ha ascoltato con attenzione e partecipato con gioia e curiosità. Grazie agli amici di Favela Chic, abituati a osare. Grazie all’ingegnere di cui non ricordo il nome, e alla sua famiglia, alla quale abbiamo invaso casa per un giorno e una notte.
E soprattutto grazie a te, caro Borguez, che ci hai accolto in casa tua come fossimo fratelli. Oramai fai parte di questa strana famiglia che si allarga con il tempo, e che unisce l’Italia al Mali, al Senegal, al Gambia, alla Guinea, alla Costa d’Avorio, alla Nigeria, al Brasile. Mi sento di dire che dovunque vorrai andare, se c’è un membro della famiglia c’è anche l’ospitalità.
faccio di sì con la testa in segno di assenso, mentre leggo parole care.
non si comprenderebbe il mio gesto silenzioso e per questo lo traduco in segno.
aggiungo soltanto che avete (abbiamo) appena incominciato…
a presto, e adesso attendo immagini, suoni e parole!
…bonaccioni antipapalini e testoni…
finalmente una definizione che rende orgogliosa la mia origine… non avrei mai pensato potesse venire da un tipo del nord con la esse grassa…
grazie
ma non solo per questo
grazie a tutte le braccia allargate che abbiamo incontrato
fanno sentire meno soli e auspicano grandi inizi
che di questo c’è bisogno
che la ‘fotta’ sia con noi
ReeBee
e allora auspichiamo grandi inizi!
ed il bisogno si sente… di un marea che monta!
ricominciando dai suoni, le immagini e le parole di TP Africa, appunto!