una firma

mentre mi accingo a scrivere di musica, come da anni faccio su queste pagine in maniera pressoché esclusiva, proprio oggi (come ieri e l’altro ieri ancora) non riesco a non estendere un appello che con la musica poco c’entra: e allora almeno oggi tacciano i suoni.
sfuggo e rifuggo dalla politica e da problemi sociali di questa povera italia per stanchezza, impotenza e forse anche per proteggere quel briciolo di integrità emotiva (e/o intellettuale) che tengo lontano da questo squallore. credo e spero che chi mi conosce solo in maniera “virtuale” (ossai dalle pagine di questo blog) abbia percepito l’ambito dei miei pensieri rispetto a questa povera nazione perduta, mentre a chi mi conosce personalmente non credo di aver mai fatto mancare le mie incazzature al riguardo.
conoscevo da troppo tempo attraverso l’immenso lavoro di Gabriele Del Grande e del suo Fortress Europe la vergogna di questo nostro tempo, la nostra vergogna. soltanto gli stupidi, gli stolti e gli struzzi non erano (e non sono) al corrente di quanto sta accadendo ad esseri umani costretti a rinunciare alla dignità per cercare un briciolo di fortuna altrove rischiando la propria vita e quella dei propri figli. in questi anni ho cercato di aiutare qualcuna di queste persone che sulla terra ferma erano riuscite ad arrivare, mi sono informato, ho partecipato a discussioni ed incontri e ho pure versato qualche spicciolo disponibile per una causa ben più enorme di un gruzzolo di inutile denaro.
c’è voluta l’ennesima tragedia che raggiungesse il numero esorbitante di centinaia di corpi allineati in anonime bare perché ogni cittadino di questo paese non potesse più nascondersi dietro nessun dito. tralascio il dolore, un groppo amaro allo stomaco e lacrime soffocate in privato: ciascuno soffre a modo proprio. ma la vergogna è nostra, di ciascuno di noi. e assieme alla vergogna la sensazione di disarmante impotenza.
questo sfogo vorrebbe condurre chi legge all’unica operazione sensata che giustamente a messo in piedi un’altro sito che seguo da tempo Progetto Melting Pot Europa: un appello per l’apertura di un canale umanitario fino all’Europa per il diritto d’asilo europeo da rivolgere alle autorità competenti in grado di cambiare questa vergogna di questo nostro tempo.
una firma, ce ne sono già tante: oggi mi pare l’unica possibilità e domani si vedrà.
questo volevo dire, è tutto, nient’altro.

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