Mike Cooper / Viv Corringham
Rembetronika

ho (inaspettatamente) il piacere di ricevere mail e commenti da parte di Mike Cooper: e posso davvero dire che si tratta di piacere. la sua vita errante e la mia pigrizia indomita non ci hanno ancora permesso di stringerci la mano, ma entrambi sappiamo che succederà e per ora ci vogliamo bene come due amici emigrati in direzioni opposte. questo blog prova a seguire la sua carriera zigzagante e vagabonda e lui, umanamente, non smette di sostenerlo.
l’ultima missiva di Mike Cooper (con il suo italiano divertente) mi annunciava l’uscita della rinnovata collaborazione con la cantante Viv Corringham nel progetto Rembetronika.

il disco esce per l’etichetta Hipshot (Hip 030, 2011) dello stesso Mike Cooper e vede la partecipazione di Chris Abrahams, Roger Turner e Lol Coxhill (e questo sia il mio modo di salutarlo da qui). Greek Rembetika music re-located/re-configured into electronic soundscapes questa l’esplicazione data dallo stesso Cooper. per chi conosce la musica rembetiko e l’approccio di Cooper all’universo musicale non sarà difficile fare l’addizione e non restare spiazzati, a tutti gli altri lascio il piacere della sorpresa. territori elettronici improvvisati attraversati dalla chitarra di Mike Cooper fanno da scenario alle litanie di Viv Corringham che, organicamente, prova a traghettare questa musica fuori dal suo tempo dimenticato, oltre le crisi di una nazione e verso una possibile rinascita.

il disco ha due peculiarità fondamentali: innanzitutto è di ottundente bellezza e in secondo luogo è stato pubblicato da Mike Cooper con licenza Creative Commons (si chiama ancora così?) ossia gratuitamente scaricabile da qui. è evidente come la lezione avanguardista di Mike Cooper non si espliciti solamente nella sua musica ma anche nella maniera di offrirla. i suoi 70 anni stanno dando lezioni di modernità è attualità a vecchi bacchettoni borbottanti che non riescono ad abbandonare un vecchio sistema di fruibilità musicale che sta imbarcando acqua da tutte le parti, mentre loro provano a svuotarlo con la tronfia nostalgia del passato che fu e con un mestolo forato.
l’imprendibilità di Mike Cooper, la sua sfuggente creatività sono il blasone più nobile di cui un musicista di questo tempo dovrebbe fregiarsi: lui lo fa perseguendo la bellezza e quell’umile trascuratezza che dovrebbe contraddistinguere gli umani.
buon ascolto e, come mi scrive Mike Cooper, tutti a Grecia!

Questa voce è stata pubblicata in 2011, 2012. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Mike Cooper / Viv Corringham
Rembetronika

  1. borguez scrive:

    il disco è qui.
    oppure qui.

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