Bob Dylan
More Blood, More Tracks The Bootleg Series Vol.14 (Deluxe Edition)

Bob Dylan
More Blood, More Tracks The Bootleg Series Vol.14 (Deluxe Edition)
(Columbia, 2018 6cd)
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Questa voce è stata pubblicata in 1974, 2018, Bob Dylan, Folk, Song. Contrassegna il permalink.

4 risposte a Bob Dylan
More Blood, More Tracks The Bootleg Series Vol.14 (Deluxe Edition)

  1. Luigi scrive:

    che esagerazione! Blood on the tracks è uno dei miei Dylan preferiti, ma sei dischi di take?

    • borguez scrive:

      Caro Luigi, penso che ognuno abbia un proprio Dylan preferito, un periodo, un disco o anche solo un live! Lo richiede la mastodontica e camaleontica carriera del nostro. Le ragioni di questa affezione possono essere le più svariate, ma resta il fatto che se Dylan lo si ama (esiste anche chi non lo fa e mi dispiaccio per loro) si finisce per preferire qualcosa piuttosto che altro!
      Ecco io, come te, sono affetto da una passione particolare per Blood On The Tracks (questioni personali che qui hanno poco valore): dentro quel disco credo di averci “abitato” per almeno due o tre decenni! Ora, continuando ad usare la metafora domestica, vedo spalancarsi le finestre ed allargarsi i muri, scoperchiarsi i tetti ed allargare gli spazi. Quel luogo già di per sé perfetto dove a lungo mi sembrava di vivere benissimo ora è esploso, e l’esplosione è di pura gioia. Ogni spigolo, angolo, anfratto risplendono di luce nuova! Non sono pure takes o false partenze ma diverse versioni di una storia che conoscevo a menadito e che ora mi viene raccontata ogni volta diversamente! E ne resto basito, davvero!
      Se ami quel disco non mi farei mancare questa meraviglia!
      Forse sono scaduto un poco nel melenso e nel sentimentale (capita con dischi del genere) ma credo tu abbia capito cosa volevo dirti!
      Insomma non si tratta di un’esagerazione (o meglio lo è di certo, ma si tratta di Dylan, la più grande esagerazione del ‘900, per cui…).
      Fidati, io rientro in casa!
      A presto

      • Luigi scrive:

        O mio Borghesi, il tuo sentimentalismo (da cui io pure sono affetto) mi ha convinto. Corro ad ascoltare! E, come sempre, grazie.

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